Stretching per il pene
Egregi dottori del forum,
più di un mese fa (conscio di quanto mi stava accadendo) mi sono recato dal dermatologo venereologo, il quale ha diagnosticato la presenza di una parafimosi (anche se è l'anello prepuziale ad essere stretto), originatasi in seguito ad una balanopostite.
Presentavo piccoli taglietti sull'anello del prepuzio, con screpolatura della pelle, guariti al momento della visita; tutto ciò che rimaneva era solo lo strozzamento del fusto, mentre riuscivo a scoprire il glande facilmente sia a pene eretto che allo stato flaccido.
La terapia consiste nell'utilizzo di "Monoderma E5 mondosi" due volte al giorno, per due mesi, e di un detergente più delicato (inoltre mi ha prescritto gli esami del sangue, relativi al diabete, che per fortuna non ho).
Dopo un mese di terapia la pelle è molto morbida, anche dove c'è l'anello fimotico, ma, sebbene a pene eretto lo strozzamento dopo un po' sparisca, lascia dietro sé arrossamento, dolore e prurito, concentrato soprattutto alla base del glande dov'è l'attaccamento col frenulo, che sembra molto irritato (c'è un arrossamento visibile) e sembra quasi come se si volesse spezzare di nuovo.
Volevo chiedervi consiglio sulla prosecuzione della terapia e magari sul possibile affiancamento di esercizi di stretching della pelle (se giovano), per non procedere alla cieca.
Inoltre, visto il comportamento del frenulo, poteva essere quest'ultimo la causa di tutto; sono già stato sottoposto ad un intervento di frenulotomia ed in quel caso era presente uno strozzamento meno marcato, che si risolse dopo l'intervento.
Grazie in anticipo del tempo e dell'attenzione concessami e della vostra risposta.
Caro paziente,
lasci stare i suoi esercizi di stretching genitale e si rechi iunvece da un urologo che le programmi una bella circoncisione, che risolverà i suoi problemi.
Un salutone
Per approfondire: Cos'è la fimosi?
Luigi Mocci MD
mi permetto di aggiungere il mio parere complementare in merito.
Una fimosi che insorge in età matura, o ancor di più una parafimosi (che è l'impossibilità di richiudere l'anello prepuziale sul glande) deve essere guardata con attenzione: solitamente questa ultima condizione deriva da un processo infiammatorio acuto che deve essere chiarito.
Per quanto mi riguarda, tale condizione può avere dei caratteri di urgenza quando importante per il rischio di sequele necroiche dei tessuti. In situazioni più modeste ma ripresentantisi ed in linea generale sempre, la determinazione con il dermatologo venereologo è necessaria: questo poiché se esiste una situazione infiammatoria (da una postite infettiva, allergica o irritativa fino a molto altro) questa deve essere curata prima di tutto.
Altro non si può asserire da questa sede telematica.
Cari saluti e ci tenga informati se vorrà
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Ho sempre avuto un cerchietto di pelle più nero e lievemente stretto, sin da quando mi operai al frenulo (circa 8 anni fa), ma non mi ha dato mai fastidi; probabilmente era prevedibile che prima o poi evolvesse la situazione. Il dermatologo venereologo che mi ha visitato da vicino, mi ha detto che tutto è a posto ed è rimasta la sola fimosi da provare a curare prima di intervenire chirurgicamente.
La mia fimosi immagino si possa definire di lieve entità: l'elasticità della pelle sembra buona, riesco a scoprire il glande senza difficoltà, sia nello stato flaccido che in erezione, notando inoltre che in questo stato, dopo un po', l'anello scompare, lasciando il posto però ad un lieve rossore. Anche se sono consapevole che non andrà migliorando, ho notato che l'anello è un po' più grande. Forse sono solo false speranze e sto cominciando a pensare alla circoncisione.
Mi piacerebbe effettuare una circoncisione parziale, ma la paura è che poi la fimosi potrebbe ripresentarsi e volevo chiedervi quanto è alta la probabilità che possa ripresentarsi?
Nel caso della totale, ho letto di una pratica che si sta diffondendo di lasciare un minimo di lembo di pelle sotto il glande: è possibile? è meno pericolosa della parziale riguardo a "ricadute"? viene praticata davvero?
CITO:
"Iniziamo solitamente con anestesia locoregionale (a livello del prepuzio stesso e del solco balanoprepuziale, ovvero alla base del glande) e procediamo con l'incisione coronale. Se la sclerosi non è troppo estesa cerchiamo di preservare un lembo di prepuzio basale, di modo da assicurare una maggior "sensibilità" residua, che risulta molto apprezzata dai pazienti per quanto riguarda il lato sessuale. E' una tecnica relativamente nuova che comnuque non inficia l'efficacia dell'intervento e spesso risulta vincente per quanto riguarda appunto la sensibilità. Vengono poi dati punti di sutura a livello dell'incisione coronale e del frenulo (andiamo dai 12 ai 17 punti, dipende dalla sezione coronale del membro e dall'estensione dell'incisione); il frenulo risulta infatti molto vascolarizzato, quindi in questa maniera si evitano emorragie problematiche, ma non pericolose per la vita..."
Grazie ancora per il vostro tempo e i vostri consigli.
Cari saluti
Dott. Laino
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