La balanopostite sia evidenza

Gentili Dottori,
ho 28 anni e da circa 7 anni presento una balanopostite, con una infiammazione intensa sul prepuzio e sul glande, oltre a gonfiore del meato uretrale. Ai primi segni del problema mi sono rivolto ad un andrologo, il quale mi ha curato con cicli di antibiotico per prostatite cronica. La prostatite ha avuto momenti di risoluzione nel corso del tempo, mentre la balanopostite è rimasta bene o male sempre la stessa. Quello che però ho notato è che la qualità dell'erezione era direttamente proporzionale all'intensità dell'infiammazione del glande e del prepuzio.

Dopo qualche anno mi sono rivolto anche ad un dermatologo, il quale ha diagnosticato una dermatite seborroica sul cuoio capelluto, mentre non ha trovato nulla di anomalo sul glande e prepuzio: accade sempre così, quando sono di fronte ad un dottore che mi visita i genitali mi sento imbarazzato e mi accorgo visivamente che il glande quasi impallidisce, facendo scomparire il rossore. Dopo qualche anno, di fronte ad un nuovo dermatologo, ho quindi portato delle foto per ovviare a questo problema: alla visione ha detto che quel rossore è indice di una infiammazione batterica. Nel corso del tempo ho effettuato diversi tamponi balano-prepuziali ed uretrale, riscontrando e. coli ed enterococchi per la maggior parte delle volte e in pochi casi una candida: tutte le terapie antibiotiche non hanno modificato la mia balanopostite.

Per questo ritengo che eventuali agenti patogeni non siano la causa della mia balanopostite (altrimenti avrei risolto il problema visto la quantità di antibiotici presi nel tempo).

Il punto è questo: confermo la dermatite seborroica sul cuoio capelluto, a volte con notevole forfora e prurito che cerco di controllare più o meno bene con nizoral shampoo(tra l'altro nei periodi più critici noto un'aumentata perdita di capelli); credo di avere una dermatite anche sullo sterno, con puntini rossi e prurito in certi periodi dell'anno; mi domando allora se la mia balanopostite sia un'espressione di una dermatite seborroica, dato che gli antibiotici non mi hanno risolto il problema, anzi la balanopostite a volte sembrava peggiorare. Qualche volta per brevi periodi ho preso anche antimicotici, riscontrando miglioramenti lievi o poco significativi. Una volta ho preso per un periodo di 5 mesi il micostatin per cicli di 15 giorni (per una sospetta candida) e sembrava leggermente migliorare, ma nulla di significativo.

Qualche volta ho applicato su consiglio dell'andrologo una crema locale cortisonica: infiammazione peggiorata notevolmente, dopo un breve apparente miglioramento e riduzione dell'infiammazione.

Capisco che non è possibile fare una diagnosi per via telematica, ma è possibile che anche la balanopostite sia evidenza di una dermatite seborroica?

Un'ultima cosa: ho preso il propecia circa tre anni fa, e ho ricominciato circa due mesi fa notando in entrambi i casi una riduzione della forfora e della dermatite sui capelli. E' normale?

Grazie mille
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

una balanopostite che dura 7 anni o e' una cosa seria o non e' una balanoposite.

Questa affermazione per dirle in via non vincolante che la prima visita dermatologica che ha effetuato non ha prodotto diagnosi alcuna. Non creda che l'occhio del dermatologo non sia in grado di valutare una situazione patologica Anche in condizioni basali:

quando una patologia dermatologica e' presente e' visibile o evincibile con tests specifici.

Personalmente credo poco alla dermatite seborroica del glande, ma la mia opinione da tal sede e' e rimane a carattere generale.

Non perda comunque la fiducia di avere una diagnosi che dee essere prodotta
solo nella sede di visita specialistica venereologica che la invito a riprodurre per porre una parola chiara sulla sua salute.

Dott. Laino, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Utente
Utente
Come consigliato la settimana scorsa ho posto la questione al dermatologo. Tenendo conto della mia storia personale, e dopo visione diretta, la diagnosi è di "balanopostite infiammatoria aspecifica". Ha consigliato advantan per 7 giorni e pasta all'ossido di zinco al 10%.

Come pasta all'ossido di zinco il farmacista mi ha dato la pasta di lassar: è corretto? (il dermatologo non mi ha scritto sul foglio un prodotto specifico)

Al contrario dell'advantan (7 giorni), per quanto tempo posso utilizzare la pasta di lassar, posso utilizzarla a lungo senza rischi?

Grazie.
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

La pasta di lassar non e' a mio avviso un ausilio congruo: questo accade quando il farmacista non si adegua alle prescrizioni fatte: la presenza di acido salicilico all' interno della passar appunto, rende il presidio topico non indicato per le mucose poiche' cheratolitico e quindi sensibilizzante in quella sede.

La cosa migliore e' attenersi alle prescrizioni che in questo caso sono solo sintomatiche e ripetere la visita venereologica in virtù della temporanea aspecificita del quadro così come dichiarato ed in virtù della necessita di una diagnosi precisa.

Dott. Laino, Roma
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