Neo sospetto
[#1]
Genitle utente,
Perdoni la franchezza, ma per l'utilità di tutti coloro che leggono questo tipo di messaggi è opportuno chiarire quanto segue:
La DIAGNOSI PRECOCE del Melanoma, tumore cutaneo a partenza dai nei o dalla cute sana, che negli stadi avanzati lascia purtroppo poche speranze e che ogni anno colpisce migliaia di persone in tutto il mondo, deve essere affrontato in maniera seria ed ultraspecialistica:
Il miglior modo di fare prevenzione del Melanoma al giorno d'oggi è fortunatamente semplice, rapido ed indolore per il paziente oltre ad essere molto accurato:
Ognuno di noi almeno una volta nella vita dovrebbe effettuare quanto segue:
- VIsita specialistica Dermatologica per il Controllo dei NEI
- Epiluminescenza per la "mappatura" e la diagnosi ultrasttrutturale dei nei sospetti
Queste due cose possono essere eseguite semplicemente afferendo ai servizi od agli specialisti dermatologi che effettuano tale metodica.
Grazie a questa tecnica infatti è possibile non solo identificare i nei sospetti od il melanoma in fase iniziale (ed in quest'ultimo caso si salva una vita..) ma anche evitare interventi chirurgici incongrui per nei che sembrano sospetti ma in realtà all'epiluminescenza non lo sono affatto.
questo è assolutamente il messaggio che deve passare, poichè non ha alcun senso "parlare" o "descrivere" questo tipo di lesioni senza averle sottoposto all'occhio esperto.
Carissimi Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Perdoni la franchezza, ma per l'utilità di tutti coloro che leggono questo tipo di messaggi è opportuno chiarire quanto segue:
La DIAGNOSI PRECOCE del Melanoma, tumore cutaneo a partenza dai nei o dalla cute sana, che negli stadi avanzati lascia purtroppo poche speranze e che ogni anno colpisce migliaia di persone in tutto il mondo, deve essere affrontato in maniera seria ed ultraspecialistica:
Il miglior modo di fare prevenzione del Melanoma al giorno d'oggi è fortunatamente semplice, rapido ed indolore per il paziente oltre ad essere molto accurato:
Ognuno di noi almeno una volta nella vita dovrebbe effettuare quanto segue:
- VIsita specialistica Dermatologica per il Controllo dei NEI
- Epiluminescenza per la "mappatura" e la diagnosi ultrasttrutturale dei nei sospetti
Queste due cose possono essere eseguite semplicemente afferendo ai servizi od agli specialisti dermatologi che effettuano tale metodica.
Grazie a questa tecnica infatti è possibile non solo identificare i nei sospetti od il melanoma in fase iniziale (ed in quest'ultimo caso si salva una vita..) ma anche evitare interventi chirurgici incongrui per nei che sembrano sospetti ma in realtà all'epiluminescenza non lo sono affatto.
questo è assolutamente il messaggio che deve passare, poichè non ha alcun senso "parlare" o "descrivere" questo tipo di lesioni senza averle sottoposto all'occhio esperto.
Carissimi Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Concordo a pieno col collega Laino. Vorrei soltanto aggiungre che le metodiche su menzionate, come tutte le metodiche utilizzate in campo medico, hanno sempre una minima percentuale di falsi (positivi o negativi). Questo a maggior ragione significa che diventa INDISPENSABILE farsi visitare da un dermatologo e qualora vi sia da parte di questi un sospetto, seguire il consiglio dello specialista perchè certamente non potrà far altro che pensare alla sua salute.
Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Liardo
Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Liardo
Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it
[#3]
mi associo ai consigli forniti dai colleghi che mi hanno preceduto nelle risposte. nulla da aggiungere a quanto detto, dunque.
saluti
saluti
Dr Marcello Stante
STUDIO MEDICO DERMOESTETICO
V. Berardi 18 - Taranto
dottstante@tele2.it
www.reteimprese.it/9291
tel 339-3567228
[#4]
Concordo anch'io con il sempre preciso e puntuale Collega Laino.
La nevoscopia, che io preferisco chiamare dermoscopia in quanto è una tecnica non finalizzabile all'esclusivo studio dei "nei", è un esame assolutamente indispensabile, che andrebbe praticato da tutti almeno una voplta l'anno.
Aggiungerei a quanto detto esclusivamente un concetto, non secondario: l'utilità di questa tecnica è grandissima, ma deve essere intesa esclusivamente come una tecnica tesa a dare indicazioni circa la condotta da tenere nei confronti della lesione in esame. In pratica, è paragonabile ad altri esami di diagnostica per immagini (es.: ecografia), in base ai quali il medico può decidere se è meglio tenere una lesione o piuttosto eliminarla.
Tutto qui.
A sua disposizione per consulti futuri.
MSapgnoletti
ISCHIA
NAPOLI
AVELLINO
POZZUOLI
La nevoscopia, che io preferisco chiamare dermoscopia in quanto è una tecnica non finalizzabile all'esclusivo studio dei "nei", è un esame assolutamente indispensabile, che andrebbe praticato da tutti almeno una voplta l'anno.
Aggiungerei a quanto detto esclusivamente un concetto, non secondario: l'utilità di questa tecnica è grandissima, ma deve essere intesa esclusivamente come una tecnica tesa a dare indicazioni circa la condotta da tenere nei confronti della lesione in esame. In pratica, è paragonabile ad altri esami di diagnostica per immagini (es.: ecografia), in base ai quali il medico può decidere se è meglio tenere una lesione o piuttosto eliminarla.
Tutto qui.
A sua disposizione per consulti futuri.
MSapgnoletti
ISCHIA
NAPOLI
AVELLINO
POZZUOLI
DOTT. MARCO SPAGNOLETTI
NAPOLI
POZZUOLI
ISCHIA
AVELLINO
[#5]
Egr. utente, allego come risposta un mio articolo sulla prevenzione dei nei che può scaricare gratuitamente dalla pagina www.salutare.info Troverà passo passo quanto brillantemente qui esposto dai colleghi del forum Medicitalia. Cordiali saluti.
Dott. Antonio Del Sorbo
MELANOMA: BASTANO POCHI MINUTI PER STABILIRE SE UN “NEO” È SEMPLICEMENTE UN “NEO”.
a cura del Dott. Antonio Del Sorbo
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia e Venereologia
Ambulatorio di Dermatologia – Scafati (Salerno)
COS’E’ IL MELANOMA: costituisce il 3% di tutte le neoplasie maligne ed origina solitamente dai melanociti della cute e delle mucose. In questi ultimi anni la sua incidenza nel mondo è aumentata (in Italia è superiore a 10 casi all’anno ogni 100.000 abitanti) ed è oggi responsabile di almeno l’1% dei decessi per tumori. Il melanoma può svilupparsi sulla cute sana o può insorgere in associazione con un neo preesistente.
FATTORI DI RISCHIO: sono la predisposizione familiare, l’elevato numero di nei, un fototipo basso (pelle chiara che si ustiona facilmente al sole) ed un’errata esposizione al sole soprattutto in età pediatrica. Chiaramente l’errata esposizione al sole non è l’unico fattore scatenante, in quanto il melanoma può insorgere anche in zone non esposte al sole come la pianta del piede e l’area genitale.
COME SI PRESENTA: esistono forme di melanoma sia piane che rilevate sul piano cutaneo, che possono in molti casi somigliare ad un comune neo (foto) ed è proprio per questo che è importante la diagnosi precoce attraverso un controllo ambulatoriale periodico presso il proprio dermatologo di zona.
QUANDO PREOCCUPARSI: è importante monitorare periodicamente i propri nei, almeno una volta all’anno o secondo le indicazioni del proprio medico. In particolare è importante rivolgersi al dermatologo nei casi in cui si osserva che un neo ha cambiato aspetto nel giro di poco tempo. Il sanguinamento spontaneo di un neo è un altro elemento molto importante. Esiste una regola mnemonica indicata con le prime 7 lettere dell’alfabeto (regola ABCDEFG) che aiuta a ricordare alle persone quando rivolgersi al proprio medico. La lettera “A” sta per Asimmetria, nel senso che qualsiasi neo asimmetrico (cioè di forma irregolare) dovrebbe essere sottoposto almeno una volta al dermatologo. La lettera “B” indica Bordo irregolare, la lettera “C” indica Colore non uniforme, la lettera “D” indica un Diametro del neo superiore a 6 mm, la lettera E (la più importante delle 7) indica l’Evoluzione del neo. Un’evoluzione rapida (cambiamenti del neo nel giro di qualche mese) costituisce infatti un importante segnale di allarme. La lettera “F” indica invece la Familiarità per melanoma e pertanto i membri di una famiglia con casi di melanoma andrebbero monitorati più frequentemente. Tale lettera serve anche a ricordare il Fototipo (predisposizione alle scottature solari), in quanto i soggetti che al mare si abbronzano poco e si scottano spesso, sarebbero più inclini a sviluppare un melanoma. Infine la lettera “G” indica la Grande quantità di nei ed i soggetti con più di 50 nei andrebbero monitorati più spesso degli altri.
MAPPATURA DEI NEI: oggi il dermatologo dispone di una moderna tecnica di osservazione dei nei denominata DERMATOSCOPIA AD EPILUMINESCENZA, nota anche con il nome di nevoscopia o “mappa” dei nei. Tale esame viene effettuato al momento della visita dermatologica con uno strumento denominato dermatoscopio, che permette allo specialista di individuare dei particolari del neo invisibili a occhio nudo e di stabilire così per ciascun individuo una sorta di “profilo” nevico. La tecnica permette di valutare la morfologia e la disposizione degli addensamenti di melanina (reticolo pigmentario) e delle anse capillari, non apprezzabili alla semplice ispezione clinica. Il continuo perfezionamento delle tecniche di imaging digitale, permettono oggi al dermatologo una sorta di diagnosi “assistita” dalla macchina, in cui un computer attraverso un particolare software, identifica automaticamente il bordo del neo in esame e ne estrae i parametri relativi a dimensione, forma e distribuzione del colore. Quindi il sistema confronta l’immagine in esame con quelle inserite in un enorme archivio digitale (database). Nonostante i progressi della telemedicina, la diagnosi del melanoma resta ancora oggi di tipo clinico (cioè fatta dal medico e non dal computer), anche se in molti casi la macchina può fornire al dermatologo utilissime informazioni ai fini di una diagnosi sempre più raffinata.
Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale
Corso Nazionale, 139 – 84018 SCAFATI (Salerno)
Email: antoniodelsorbo@libero.it – Sito internet: www.scafati.it
Telefono Studio: 081/8502377 – Cellulare: 338/6422985
Dott. Antonio Del Sorbo
MELANOMA: BASTANO POCHI MINUTI PER STABILIRE SE UN “NEO” È SEMPLICEMENTE UN “NEO”.
a cura del Dott. Antonio Del Sorbo
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia e Venereologia
Ambulatorio di Dermatologia – Scafati (Salerno)
COS’E’ IL MELANOMA: costituisce il 3% di tutte le neoplasie maligne ed origina solitamente dai melanociti della cute e delle mucose. In questi ultimi anni la sua incidenza nel mondo è aumentata (in Italia è superiore a 10 casi all’anno ogni 100.000 abitanti) ed è oggi responsabile di almeno l’1% dei decessi per tumori. Il melanoma può svilupparsi sulla cute sana o può insorgere in associazione con un neo preesistente.
FATTORI DI RISCHIO: sono la predisposizione familiare, l’elevato numero di nei, un fototipo basso (pelle chiara che si ustiona facilmente al sole) ed un’errata esposizione al sole soprattutto in età pediatrica. Chiaramente l’errata esposizione al sole non è l’unico fattore scatenante, in quanto il melanoma può insorgere anche in zone non esposte al sole come la pianta del piede e l’area genitale.
COME SI PRESENTA: esistono forme di melanoma sia piane che rilevate sul piano cutaneo, che possono in molti casi somigliare ad un comune neo (foto) ed è proprio per questo che è importante la diagnosi precoce attraverso un controllo ambulatoriale periodico presso il proprio dermatologo di zona.
QUANDO PREOCCUPARSI: è importante monitorare periodicamente i propri nei, almeno una volta all’anno o secondo le indicazioni del proprio medico. In particolare è importante rivolgersi al dermatologo nei casi in cui si osserva che un neo ha cambiato aspetto nel giro di poco tempo. Il sanguinamento spontaneo di un neo è un altro elemento molto importante. Esiste una regola mnemonica indicata con le prime 7 lettere dell’alfabeto (regola ABCDEFG) che aiuta a ricordare alle persone quando rivolgersi al proprio medico. La lettera “A” sta per Asimmetria, nel senso che qualsiasi neo asimmetrico (cioè di forma irregolare) dovrebbe essere sottoposto almeno una volta al dermatologo. La lettera “B” indica Bordo irregolare, la lettera “C” indica Colore non uniforme, la lettera “D” indica un Diametro del neo superiore a 6 mm, la lettera E (la più importante delle 7) indica l’Evoluzione del neo. Un’evoluzione rapida (cambiamenti del neo nel giro di qualche mese) costituisce infatti un importante segnale di allarme. La lettera “F” indica invece la Familiarità per melanoma e pertanto i membri di una famiglia con casi di melanoma andrebbero monitorati più frequentemente. Tale lettera serve anche a ricordare il Fototipo (predisposizione alle scottature solari), in quanto i soggetti che al mare si abbronzano poco e si scottano spesso, sarebbero più inclini a sviluppare un melanoma. Infine la lettera “G” indica la Grande quantità di nei ed i soggetti con più di 50 nei andrebbero monitorati più spesso degli altri.
MAPPATURA DEI NEI: oggi il dermatologo dispone di una moderna tecnica di osservazione dei nei denominata DERMATOSCOPIA AD EPILUMINESCENZA, nota anche con il nome di nevoscopia o “mappa” dei nei. Tale esame viene effettuato al momento della visita dermatologica con uno strumento denominato dermatoscopio, che permette allo specialista di individuare dei particolari del neo invisibili a occhio nudo e di stabilire così per ciascun individuo una sorta di “profilo” nevico. La tecnica permette di valutare la morfologia e la disposizione degli addensamenti di melanina (reticolo pigmentario) e delle anse capillari, non apprezzabili alla semplice ispezione clinica. Il continuo perfezionamento delle tecniche di imaging digitale, permettono oggi al dermatologo una sorta di diagnosi “assistita” dalla macchina, in cui un computer attraverso un particolare software, identifica automaticamente il bordo del neo in esame e ne estrae i parametri relativi a dimensione, forma e distribuzione del colore. Quindi il sistema confronta l’immagine in esame con quelle inserite in un enorme archivio digitale (database). Nonostante i progressi della telemedicina, la diagnosi del melanoma resta ancora oggi di tipo clinico (cioè fatta dal medico e non dal computer), anche se in molti casi la macchina può fornire al dermatologo utilissime informazioni ai fini di una diagnosi sempre più raffinata.
Dott. Antonio DEL SORBO
Medico Chirurgo – Specialista in Dermatologia e Venereologia
Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale
Corso Nazionale, 139 – 84018 SCAFATI (Salerno)
Email: antoniodelsorbo@libero.it – Sito internet: www.scafati.it
Telefono Studio: 081/8502377 – Cellulare: 338/6422985
Dott. Antonio DEL SORBO
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Sito web: www.ildermatologorisponde.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 28.7k visite dal 08/05/2007.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).