Analisi del sangue per malattie veneree
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 27 anni che ha contratto gonorrea in seguito a un rapporto orale non protetto con una prostituta in un wellness center austriaco. In base all'esito del secondo tampone uretrale (il primo non aveva prodotto esiti chiari) mi è stata prescritta terapia antibiotica mirata (Rocefin + Bassado) e sono attualmente in cura.
Parallelamente al secondo tampone, quindi 17 gg dopo il rapporto non protetto (14 gg dopo i primi sintomi di gonorrea), mi hanno fatto anche un prelievo di sangue per le analisi riguardanti le malattie sessualmente trasmissibili (analisi che ovviamente ripeterò fra qualche mese).
Mi chiedevo e vi chiedo due cose:
1) dopo soli 17 gg dal rapporto a rischio è possibile sapere con buona attendibilità la positività/negatività alle malattie veneree? Perchè ho letto che, per esempio, l'HIV ha un periodo "finestra" di alcuni mesi.
2) premesso che ho imparato la "lezione" e che non farò mai più a meno del preservativo, vorrei sapere se in attesa di conoscere gli esiti delle analisi (che, come già scritto, ripeterò in ogni caso) posso stare abbastanza tranquillo in questa circostanza, visto che il contatto non protetto è stato solo tra il mio pene e la bocca della prostituta (ovviamente non posso sapere se avesse o meno ferite in bocca); o ci sono gli stessi rischi di un rapporto vaginale e quindi devo preoccuparmi?
Grazie
sono un ragazzo di 27 anni che ha contratto gonorrea in seguito a un rapporto orale non protetto con una prostituta in un wellness center austriaco. In base all'esito del secondo tampone uretrale (il primo non aveva prodotto esiti chiari) mi è stata prescritta terapia antibiotica mirata (Rocefin + Bassado) e sono attualmente in cura.
Parallelamente al secondo tampone, quindi 17 gg dopo il rapporto non protetto (14 gg dopo i primi sintomi di gonorrea), mi hanno fatto anche un prelievo di sangue per le analisi riguardanti le malattie sessualmente trasmissibili (analisi che ovviamente ripeterò fra qualche mese).
Mi chiedevo e vi chiedo due cose:
1) dopo soli 17 gg dal rapporto a rischio è possibile sapere con buona attendibilità la positività/negatività alle malattie veneree? Perchè ho letto che, per esempio, l'HIV ha un periodo "finestra" di alcuni mesi.
2) premesso che ho imparato la "lezione" e che non farò mai più a meno del preservativo, vorrei sapere se in attesa di conoscere gli esiti delle analisi (che, come già scritto, ripeterò in ogni caso) posso stare abbastanza tranquillo in questa circostanza, visto che il contatto non protetto è stato solo tra il mio pene e la bocca della prostituta (ovviamente non posso sapere se avesse o meno ferite in bocca); o ci sono gli stessi rischi di un rapporto vaginale e quindi devo preoccuparmi?
Grazie
[#1]
Salve,
direi che dovrebbe stare tranquillo, perchè non vedo molti possibili rischi per la cosa. Credo che i prelievio gli abbiano fatti non per l'HIV, perchè c'è un periodo finestra di qualche mese, ma bensì per una ipotetica sifilide, ma visto il meccanismo del rapporto, ritengo difficile un contagio in tal senso.
Si affidi comunque ad un valente dermatologo per la gestione della cosa, i medici di base e gli altri specialisti, a parte sporadici casi, non hanno conoscenze tecniche sufficienti.
Un caro saluto
Mocci
direi che dovrebbe stare tranquillo, perchè non vedo molti possibili rischi per la cosa. Credo che i prelievio gli abbiano fatti non per l'HIV, perchè c'è un periodo finestra di qualche mese, ma bensì per una ipotetica sifilide, ma visto il meccanismo del rapporto, ritengo difficile un contagio in tal senso.
Si affidi comunque ad un valente dermatologo per la gestione della cosa, i medici di base e gli altri specialisti, a parte sporadici casi, non hanno conoscenze tecniche sufficienti.
Un caro saluto
Mocci
Luigi Mocci MD
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.2k visite dal 20/01/2010.
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