Prurito e irritazione glande, secchezza prepuzio post cura
Salve, sono un ragazzo di 22 anni e da qualche mese ho un problema al glande, mi scuso se nel resto del testo potrei non usare un linguaggio medico appropriato.
I sintomi manifestati per la prima volta sono stati rossore sulla punta del glande, unito a piccole bollicine.
Cio è avvenuto durante una mia vacanza all'estero, dopo una visita sul luogo mi è stata data una pomata antifunginea che ho applicato mattina e sera per 10giorni, con risultati apparentemente soddisfacenti. Tornato in italia mi sono sottoposto ad analisi del sangue & urine per la ricerca di eventuali malattie che non hanno però individuato niente di strano.
Il problema si è però verificato un mese dopo, e avanzandomi la crema ho ripetuto la stessa procedura. Devo dire che forse la punta del glande questa volta era rimasta di un colore rosso più scuro, però non notando altri problemi e non avendo dolori o impedimenti in ambito sessuale non mi sono preoccupato più di tanto.
Se non che il rossore e le bollicine si sono ripresentate tempo dopo, soprattutto dopo rapporti sessuali e/o masturbazione...ho deciso quindi di sottoporre il problema al mio medico di base.
Faccio inoltre presente che la mia ragazza (unica persona con cui ho rapporti da diversi mesi) ha avuto un problema di candida, nel suo periodo di cura abbiamo ovviamente interrotto ogni rapporto.
Il mio medico, non mi ha proprio visitato....diciamo che appena ha saputo del problema di candida della mia ragazza mi ha subito diagniosticato una candida e prescritto due pillole di Fluconazolo (una la sera e una la mattina seguente) e Pevaryl crema da applicare fino alla scomparsa del rossore.
Il rossore e bollicine sulla punta del glande sono praticamente scomparsi, però la pelle del prepuzio sta iniziando a ritirarsi e mi provoca un leggero dolore nello scoprire il glande, ho trovato anche due taglietti sul prepuzio, immagino provocati proprio da questa secchezza e dall'operazione di scoprire il glande e applicare la crema.
Ho consultato nuovamente il mio dottore che telefonicamente mi ha detto di non preoccuparmi, che è semplicemente il percorso dell'infiammazione e di continuare con la crema.
Ora...forse sono io a preoccuparmi troppo, è plausibile ciò che dice il mio dottore e tutto si risolverà nel giro di un pò di giorni, oppure la situazione potrebbe aggravarsi e quindi invece di restare con le mani in mano e continuare con il Pevaryl dovrei farmi immediatamente visitare (in tal caso meglio un dermatologo? urologo?) e cambiare terapia?
Oppure, vi prego ditemi di no, sottopormi ad un'operazione di circoncisione? spero sia presto per arrivare a tale soluzione....
Altre informazioni:
potrei aver esagerato, preoccupato dal prurito, con la dose di Pevaryl....possibile che sia questa ad aver dato la secchezza e restringimento?
pratico sport quotidianamente, con annesse docce quotidiane, possibile che il responsabile sia un detergente?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e le risposte, scusate la mia "ansia"!!!
I sintomi manifestati per la prima volta sono stati rossore sulla punta del glande, unito a piccole bollicine.
Cio è avvenuto durante una mia vacanza all'estero, dopo una visita sul luogo mi è stata data una pomata antifunginea che ho applicato mattina e sera per 10giorni, con risultati apparentemente soddisfacenti. Tornato in italia mi sono sottoposto ad analisi del sangue & urine per la ricerca di eventuali malattie che non hanno però individuato niente di strano.
Il problema si è però verificato un mese dopo, e avanzandomi la crema ho ripetuto la stessa procedura. Devo dire che forse la punta del glande questa volta era rimasta di un colore rosso più scuro, però non notando altri problemi e non avendo dolori o impedimenti in ambito sessuale non mi sono preoccupato più di tanto.
Se non che il rossore e le bollicine si sono ripresentate tempo dopo, soprattutto dopo rapporti sessuali e/o masturbazione...ho deciso quindi di sottoporre il problema al mio medico di base.
Faccio inoltre presente che la mia ragazza (unica persona con cui ho rapporti da diversi mesi) ha avuto un problema di candida, nel suo periodo di cura abbiamo ovviamente interrotto ogni rapporto.
Il mio medico, non mi ha proprio visitato....diciamo che appena ha saputo del problema di candida della mia ragazza mi ha subito diagniosticato una candida e prescritto due pillole di Fluconazolo (una la sera e una la mattina seguente) e Pevaryl crema da applicare fino alla scomparsa del rossore.
Il rossore e bollicine sulla punta del glande sono praticamente scomparsi, però la pelle del prepuzio sta iniziando a ritirarsi e mi provoca un leggero dolore nello scoprire il glande, ho trovato anche due taglietti sul prepuzio, immagino provocati proprio da questa secchezza e dall'operazione di scoprire il glande e applicare la crema.
Ho consultato nuovamente il mio dottore che telefonicamente mi ha detto di non preoccuparmi, che è semplicemente il percorso dell'infiammazione e di continuare con la crema.
Ora...forse sono io a preoccuparmi troppo, è plausibile ciò che dice il mio dottore e tutto si risolverà nel giro di un pò di giorni, oppure la situazione potrebbe aggravarsi e quindi invece di restare con le mani in mano e continuare con il Pevaryl dovrei farmi immediatamente visitare (in tal caso meglio un dermatologo? urologo?) e cambiare terapia?
Oppure, vi prego ditemi di no, sottopormi ad un'operazione di circoncisione? spero sia presto per arrivare a tale soluzione....
Altre informazioni:
potrei aver esagerato, preoccupato dal prurito, con la dose di Pevaryl....possibile che sia questa ad aver dato la secchezza e restringimento?
pratico sport quotidianamente, con annesse docce quotidiane, possibile che il responsabile sia un detergente?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e le risposte, scusate la mia "ansia"!!!
[#1]
Gentile utente
dal suo messaggio traspare un discreto stato di ansia assolutamente non giustificato dai sintomi che accusa che sono frequenti e di regola risolvibili. Il consiglio è quello di rivolgersi al dermatologo che per la duplice competenza (esperto dei problemi della pelle e delle mucose e delle malattie a trasmissione sessuale, ma anche , se dovesse essere necessario, chirurgo della cute e delle mucose) potrà sicuramente valutare correttamente i suoi problemi.
Cordiali saluti
dal suo messaggio traspare un discreto stato di ansia assolutamente non giustificato dai sintomi che accusa che sono frequenti e di regola risolvibili. Il consiglio è quello di rivolgersi al dermatologo che per la duplice competenza (esperto dei problemi della pelle e delle mucose e delle malattie a trasmissione sessuale, ma anche , se dovesse essere necessario, chirurgo della cute e delle mucose) potrà sicuramente valutare correttamente i suoi problemi.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Biagioli
UOS Dermochirurgia
Az Ospedaliera Universitaria Senese
[#2]
Utente
Dr. Biagioli la ringrazio davvero per la rapidissima risposta, come ha capito sono abbastanza preoccupato per questi sintomi e spero che non si aggravino nei prossimi giorni. Non vorrei che la diagnosi del mio medico (basata soltanto sulla descrizione dei sintomi e sulla malattia, nel frattempo risolta, della mia partner) sia sbagliata. Nel frattempo continuo comunque con il Pevaryl, sperando che questa secchezza passi...la prossima settimana consulterò un dermatologo...spero davvero che la situazione non peggiori nei prossimi giorni...
La ringrazio nuovamente!
La ringrazio nuovamente!
[#3]
Gentile utente
Anche se il parere non è assolutamente vincolante data la distanza e il mezzo telematico, se ha correttamente applicato per alcuni giorni il pevaryl sulle manifestazioni del glande, credo che sia preferibile sospendere il trattamento in attesa del consulto dermatologico in quanto i problemi attuali non sembrerebbero di natura micotica. Il pevaryl non è una crema emolliente ed idratante da utilizzare in attesa di..... , ma un prodotto che ha una azione esclusivamente antimicotica da utilizzare solo a seguito di diagnosi circostanziata per il tempo indicato dal medico. I disturbi attuali non peggioreranno sospendendo il pevaryl per alcuni giorni e così il dermatologo potrà valutare la situazione senza interferenze dovute al trattamento. Ovviamente definisca e confronti il mio consiglio con il suo medico curante che avendo valutato il problema è sicuramente nelle condizioni migliori per esprimere un giudizio. I suoi disturbi non sono gravi ne particolari, ma hanno solo bisogno di una precisa diagnosi per avere la migliore soluzione.
Cordiali saluti e cari auguri di buon natale
Anche se il parere non è assolutamente vincolante data la distanza e il mezzo telematico, se ha correttamente applicato per alcuni giorni il pevaryl sulle manifestazioni del glande, credo che sia preferibile sospendere il trattamento in attesa del consulto dermatologico in quanto i problemi attuali non sembrerebbero di natura micotica. Il pevaryl non è una crema emolliente ed idratante da utilizzare in attesa di..... , ma un prodotto che ha una azione esclusivamente antimicotica da utilizzare solo a seguito di diagnosi circostanziata per il tempo indicato dal medico. I disturbi attuali non peggioreranno sospendendo il pevaryl per alcuni giorni e così il dermatologo potrà valutare la situazione senza interferenze dovute al trattamento. Ovviamente definisca e confronti il mio consiglio con il suo medico curante che avendo valutato il problema è sicuramente nelle condizioni migliori per esprimere un giudizio. I suoi disturbi non sono gravi ne particolari, ma hanno solo bisogno di una precisa diagnosi per avere la migliore soluzione.
Cordiali saluti e cari auguri di buon natale
[#4]
Utente
Gentilissimo Dr. Biagioli il fatto è che la sua valutazione ha le stesse basi di quella del mio medico, entrambe sulle mie parole e niente di più, non sono infatti stato visitato...
L'unico mio errore possibile, e probabile, è di aver abbondato i primi due giorni (ho iniziato quattro giorni fa) con la quantità di crema, può aver questo causato la secchezza e quindi il restringimento del prepuzio?
Comunque cercherò di farmi visitare appena possibile la prossima settimana, e aggiornerò la pagina con l'esito della visita.
Grazie per la risposta e per gli auguri che ricambio!
L'unico mio errore possibile, e probabile, è di aver abbondato i primi due giorni (ho iniziato quattro giorni fa) con la quantità di crema, può aver questo causato la secchezza e quindi il restringimento del prepuzio?
Comunque cercherò di farmi visitare appena possibile la prossima settimana, e aggiornerò la pagina con l'esito della visita.
Grazie per la risposta e per gli auguri che ricambio!
[#6]
Utente
certamente, lei ha perfettamente ragione, infatti col mio discorso di prima non volevo equiparare una diagnosi telematica con una valutazione visiva del problema, quanto recriminare per non esser stato visitato!
Da profano della medicina quale sono penso che FORSE la crema potrebbe ancora servire visto che le bollicine sono sparite, e il rossore è molto diminuito ma ancora presente seppur con una tonalità molto più chiara.
Comunque lei è stato davvero chiarissimo e la ringrazio, non potevo sperare in risposte più rapide.
Saluti
Da profano della medicina quale sono penso che FORSE la crema potrebbe ancora servire visto che le bollicine sono sparite, e il rossore è molto diminuito ma ancora presente seppur con una tonalità molto più chiara.
Comunque lei è stato davvero chiarissimo e la ringrazio, non potevo sperare in risposte più rapide.
Saluti
[#9]
Utente
Scrivo per informarvi che la secchezza è in gran parte scomparsa, così come i taglietti, la pelle sembra aver ripreso elasticità ma....il prepuzio è rimasto più stretto, in stato flaccido riesco a scoprire il glande anche se il tronco rimane "stretto" dal prepuzio, ho provato a farlo in erezione e scoprendo il glande provo dolore.
C'è qualcosa che al momento potrei fare per questo problema? o che non dovrei fare?
Mercoledì mi visiterà un dermatologo, nel caso in cui sia una fimosi (come temo), è davvero necessaria l'operazione chirurgica come ho letto nel web? Anche nel mio caso in cui, pur con fatica, riesco a scoprire il glande?
Grazie per l'attenzione
C'è qualcosa che al momento potrei fare per questo problema? o che non dovrei fare?
Mercoledì mi visiterà un dermatologo, nel caso in cui sia una fimosi (come temo), è davvero necessaria l'operazione chirurgica come ho letto nel web? Anche nel mio caso in cui, pur con fatica, riesco a scoprire il glande?
Grazie per l'attenzione
[#10]
Gentile utente
Credo che il collega che valuterà tra pochi giorni la sua condizione potrà fornire una risposta molto più precisa e specifica di quanto è possibile in un consulto a distanza che ovviamente si può occupare solo del problema in senso generale.
Quello che si può dire è che la persistente difficoltà a scoprire il glande nell'adulto (diverso è il caso nel bambino) deve essere corretta e nella maggioranza dei casi questo si ottiene con la chirurgia (ambulatoriale e in anestesia locale).
Cordiali saluti
Credo che il collega che valuterà tra pochi giorni la sua condizione potrà fornire una risposta molto più precisa e specifica di quanto è possibile in un consulto a distanza che ovviamente si può occupare solo del problema in senso generale.
Quello che si può dire è che la persistente difficoltà a scoprire il glande nell'adulto (diverso è il caso nel bambino) deve essere corretta e nella maggioranza dei casi questo si ottiene con la chirurgia (ambulatoriale e in anestesia locale).
Cordiali saluti
[#11]
La cosa utile da fare in questi casi per meglio poter valutare la siatuazione è di NON applicare nulla che possa controvertire il quadro a chi dovrà interpretarlo.
L'esclusione di un lichen sclerosus andrà comunque fatta e per iompostare bene il discorso è utilissimo presentarsi allo specialista venereologo almeno dopo qualche giorno di astensione da ogni terapia
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
L'esclusione di un lichen sclerosus andrà comunque fatta e per iompostare bene il discorso è utilissimo presentarsi allo specialista venereologo almeno dopo qualche giorno di astensione da ogni terapia
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#12]
Utente
Grazie per la risposta Dr Laino, l'ultima applicazione del Pevaryl risale a lunedì mattina, e verrò visitato domani pomeriggio...spero che il lasso di tempo sia sufficiente.
Verrò visitato da un dermatologo, immagino non sia però la stessa cosa...ritiene che sia comunque una visita utile?
Saluti
Verrò visitato da un dermatologo, immagino non sia però la stessa cosa...ritiene che sia comunque una visita utile?
Saluti
[#13]
Il dermatologo è specialista in dermatologia e venereologia, non esiste un dermatologo e un venereologo, ma ambedue le competenze fanno parte del bagaglio essenziale di ogni specialista in dermatologia (e venereologia). Faccia la visita e segua le indicazioni del collega.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#14]
Utente
Scusate la mia perla di ignoranza!
Oggi ho fatto la visita, il responso è:
balanopostite data dall'umidità presente nella zona glande-prepuzio.
no fimosi, ma se questa infiammazione continua a presentarsi c'è il rischio che la fimosi si verifichi davvero.
E fin qui....da parte mia niente da dire.
La cura:
non esiste una pomata che possa risolvere questo problema, il rimedio migliore è eliminare l'umidità di questa zona aereandola (non con la circoncisione che viene lasciata come ultima risorsa) iniziando a tenere il glande scoperto, prima solo la notte per iniziare a farci l'abitudine, e poi anche durante il giorno, finché dopo un mese circa la pelle del prepuzio dovrebbe aver "memorizzato" questa nuova posizione e riuscire a mantenerla.
Mi ha quindi prescritto un unguento da mettere durante la notte sul glande, e un detergente per la pulizia intima.
Sarei quindi felice di avere la vostra opinione in merito alla cura prescrittami, è l'unica esistente? funziona?
grazie mille
Dimenticavo di dire, l'iniziale difficoltà a scoprire il glande che avevo dopo che si era "seccata" la pelle del prepuzio al momento è praticamente scomparsa.
Oggi ho fatto la visita, il responso è:
balanopostite data dall'umidità presente nella zona glande-prepuzio.
no fimosi, ma se questa infiammazione continua a presentarsi c'è il rischio che la fimosi si verifichi davvero.
E fin qui....da parte mia niente da dire.
La cura:
non esiste una pomata che possa risolvere questo problema, il rimedio migliore è eliminare l'umidità di questa zona aereandola (non con la circoncisione che viene lasciata come ultima risorsa) iniziando a tenere il glande scoperto, prima solo la notte per iniziare a farci l'abitudine, e poi anche durante il giorno, finché dopo un mese circa la pelle del prepuzio dovrebbe aver "memorizzato" questa nuova posizione e riuscire a mantenerla.
Mi ha quindi prescritto un unguento da mettere durante la notte sul glande, e un detergente per la pulizia intima.
Sarei quindi felice di avere la vostra opinione in merito alla cura prescrittami, è l'unica esistente? funziona?
grazie mille
Dimenticavo di dire, l'iniziale difficoltà a scoprire il glande che avevo dopo che si era "seccata" la pelle del prepuzio al momento è praticamente scomparsa.
[#15]
Gentile utente
Difficile e non opportuno esprimere giudizi sulla indicazione terapeutica ricevuta che comunque sembra razionale. In linea generale non esistono terapie uniche, ma trattamenti personalizzati che lo specialista adatta al singolo caso. Segua i consigli del dermatologo ed in caso di nuovi problemi faccia riferimento alla sua competenza senza esperimenti di automedicazione.
Saluti
Difficile e non opportuno esprimere giudizi sulla indicazione terapeutica ricevuta che comunque sembra razionale. In linea generale non esistono terapie uniche, ma trattamenti personalizzati che lo specialista adatta al singolo caso. Segua i consigli del dermatologo ed in caso di nuovi problemi faccia riferimento alla sua competenza senza esperimenti di automedicazione.
Saluti
[#16]
Utente
Una cosa che ho dimenticato di dire, il dermatologo che mi ha visitato ha parlato di smegma e di cattivi odori, sinceramente non mi ero mai accorto di questi "sintomi"....è possibile che sia per il fatto che faccio in media almeno una doccia al giorno?
Gentilissimo Dr. Biagioli, non intendo assolutamente lanciarmi in tentativi di automedicazione o simili! me ne guardo bene, anche perchè le mie conoscenze di medicina sono pari a zero. Nè pretendo di essere "visitato" telematicamente, so che è impossibile e sarebbe stupido da parte mia pretendere una cosa simile.
Volevo solamente sapere se la terapia consigliatami è plausibile e se come mi ha detto il dermatologo che mi ha visitato questa sia l'unico rimedio.
Visto che sono già stato deluso dal mio medico, non vorrei fare altri sforzi inutili e perdere ulteriore tempo nella cura di questo mio problema, perciò speravo di avere altri pareri riguardanti la terapia consigliatami.
Grazie nuovamente per le sue risposte, le auguro un buon Natale
Gentilissimo Dr. Biagioli, non intendo assolutamente lanciarmi in tentativi di automedicazione o simili! me ne guardo bene, anche perchè le mie conoscenze di medicina sono pari a zero. Nè pretendo di essere "visitato" telematicamente, so che è impossibile e sarebbe stupido da parte mia pretendere una cosa simile.
Volevo solamente sapere se la terapia consigliatami è plausibile e se come mi ha detto il dermatologo che mi ha visitato questa sia l'unico rimedio.
Visto che sono già stato deluso dal mio medico, non vorrei fare altri sforzi inutili e perdere ulteriore tempo nella cura di questo mio problema, perciò speravo di avere altri pareri riguardanti la terapia consigliatami.
Grazie nuovamente per le sue risposte, le auguro un buon Natale
[#17]
Gentile utente
Il collega che lo ha visitato ha individuato (correttamente secondo il mio parere)una serie di comportamenti e di supporti di tipo non farmacologico utili a gestire il suo problema soprattutto in una ottica di tipo preventivo. Ovviamente ne io ne lui possiamo essere sicuri che questo sarà la soluzione di tutto, ma mi sembra una strada razionale da percorrere anche perché non comporta i rischi legati ad approcci farmacologici non giustificati.
Cordiali saluti
Il collega che lo ha visitato ha individuato (correttamente secondo il mio parere)una serie di comportamenti e di supporti di tipo non farmacologico utili a gestire il suo problema soprattutto in una ottica di tipo preventivo. Ovviamente ne io ne lui possiamo essere sicuri che questo sarà la soluzione di tutto, ma mi sembra una strada razionale da percorrere anche perché non comporta i rischi legati ad approcci farmacologici non giustificati.
Cordiali saluti
[#19]
Utente
Salve, scusate se scrivo nuovamente qui piuttosto che riaprire una nuova discussione (in cui per completezza credo avrei dovuto comunque riportare ciò che è scritto qui).
Il problema ora è un pò diverso, non ho più notato il rossore e le bollicine che avevo sulla punta del prepuzio.
Ieri dopo aver avuto due rapporti con la mia ragazza avvertivo un forte bruciore diffuso sull'asta (sia durante che dopo i rapporti) e avevo delle difficoltà di inserimento....questo perchè, mi sono accorto dopo, si era formata sotto il glande una specie di ciambellina e risultava anche gonfia la pelle del prepuzio (che tengo tutt'ora scoperto come da indicazioni del dermatologo). Faccio presente anche avevo un orzaiolo sulla palpebra, e questo gonfiore sul pene era ed è simile a questo orzaiolo.
La mattina seguente il gonfiore sulla palpebra è passato, l'altro no....
Cosa posso fare?
Il problema ora è un pò diverso, non ho più notato il rossore e le bollicine che avevo sulla punta del prepuzio.
Ieri dopo aver avuto due rapporti con la mia ragazza avvertivo un forte bruciore diffuso sull'asta (sia durante che dopo i rapporti) e avevo delle difficoltà di inserimento....questo perchè, mi sono accorto dopo, si era formata sotto il glande una specie di ciambellina e risultava anche gonfia la pelle del prepuzio (che tengo tutt'ora scoperto come da indicazioni del dermatologo). Faccio presente anche avevo un orzaiolo sulla palpebra, e questo gonfiore sul pene era ed è simile a questo orzaiolo.
La mattina seguente il gonfiore sulla palpebra è passato, l'altro no....
Cosa posso fare?
[#20]
Utente
Cerco di darvi qualche informazione in più, al momento la "ciambellina" è diminuita di dimensioni, ma è sempre presente. Resta molto gonfia la parte terminale della pelle del prepuzio (proprio come se fosse un orzaiolo.....non so se sia possibile che le due cose siano connesse, si sono manifestate in contemporanea e al mio occhio inesperto i gonfiori sono molto simili, le paragono anche perchè non saprei in quale altro modo descriverle)
Posso scoprire-ricoprire il glande senza provare dolore.
Non vi so dire se questi sintomi fossero presenti prima del mio ultimo rapporto sessuale, in cui ho avuto difficoltà di inserimento e ho avvertito bruciore alla fine del rapporto, o ne siano una conseguenza.
Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per la "valanga" di domande/informazioni dovute anche al mio stato di ansia
Cordiali saluti
Posso scoprire-ricoprire il glande senza provare dolore.
Non vi so dire se questi sintomi fossero presenti prima del mio ultimo rapporto sessuale, in cui ho avuto difficoltà di inserimento e ho avvertito bruciore alla fine del rapporto, o ne siano una conseguenza.
Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per la "valanga" di domande/informazioni dovute anche al mio stato di ansia
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 75.5k visite dal 18/12/2009.
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