Naso gonfio
Gentile Dottore,
innanzitutto complimenti per la precisione e competenza delle risposte e per il servizio di pubblica utilità generosamente offerto.
Vengo al mio caso:ho 44 anni e da parecchio tempo ho notato che di frequente il mio naso, soprattutto in condizioni di stress, tende a gonfiarsi e ad aumentare di dimensioni, per poi tornare normale. Basta che lo stress aumenti un po' e comincio a sentire un indolenzimento e formicolio al naso che inizia a gonfiarsi e arrossarsi. In tali circostanze, quasi sempre, la pelle del viso e del naso in particolare presenta un forte aumento della temperatura. Mi capita ancor più quando mi corico dopo lunghe fatiche o dopo i pasti. Soprattutto se mangio pesante o se assumo molti carboidrati. Preciso che sono astemio da sempre e non ho mai assunto alcolici.
Ho anche notato che se bevo più the o caffè il naso tende a sgonfiarsi. Così se sto a lungo a riposo. Ho visto, poi, che bevendo più acqua ottengo qualche beneficio. Soprattutto perchè abbasso la temperatura corporea.
D'estate l'esposizione solare acuisce il fenomeno, così il freddo intenso e il vento dell'inverno.
Un paio di volte mi è capitato di notare che il gonfiore persistente si è accompagnato a perdita di secrezione sieroso-sanguinolenta dal bordo interno della narice in prossimità del setto. Evenienza in seguito non più ricomparsa, nonostante perduri tuttora l'alternarsi tra il fenomeno del gonfiore e ritorno alla normalità.
Va detto che dal dermatologo mi è stata diagnosticata una leggera acne rosacea, che forse è correlata a questo fenomeno.
Mi sono sottoposto a una seduta di terapa a luce pulsata, ottenendo beneficio per il resto del viso, ma uscendone con il naso più gonfio di prima. Gonfiore perdurato alcuni giorni, più a lungo del solito. Ripresentatosi poi nuovamente ad episodi ricorrenti.
Il naso, infatti, si gonfia e si sgonfia da un giorno all'altro e va a periodi alterni.
Parlo di un fenomeno molto evidente, con un volume del naso che quasi raddoppia. Non so che fare. Sono abbastanza a disagio e chiedo consiglio.
Grazie infinite fin d'ora,
innanzitutto complimenti per la precisione e competenza delle risposte e per il servizio di pubblica utilità generosamente offerto.
Vengo al mio caso:ho 44 anni e da parecchio tempo ho notato che di frequente il mio naso, soprattutto in condizioni di stress, tende a gonfiarsi e ad aumentare di dimensioni, per poi tornare normale. Basta che lo stress aumenti un po' e comincio a sentire un indolenzimento e formicolio al naso che inizia a gonfiarsi e arrossarsi. In tali circostanze, quasi sempre, la pelle del viso e del naso in particolare presenta un forte aumento della temperatura. Mi capita ancor più quando mi corico dopo lunghe fatiche o dopo i pasti. Soprattutto se mangio pesante o se assumo molti carboidrati. Preciso che sono astemio da sempre e non ho mai assunto alcolici.
Ho anche notato che se bevo più the o caffè il naso tende a sgonfiarsi. Così se sto a lungo a riposo. Ho visto, poi, che bevendo più acqua ottengo qualche beneficio. Soprattutto perchè abbasso la temperatura corporea.
D'estate l'esposizione solare acuisce il fenomeno, così il freddo intenso e il vento dell'inverno.
Un paio di volte mi è capitato di notare che il gonfiore persistente si è accompagnato a perdita di secrezione sieroso-sanguinolenta dal bordo interno della narice in prossimità del setto. Evenienza in seguito non più ricomparsa, nonostante perduri tuttora l'alternarsi tra il fenomeno del gonfiore e ritorno alla normalità.
Va detto che dal dermatologo mi è stata diagnosticata una leggera acne rosacea, che forse è correlata a questo fenomeno.
Mi sono sottoposto a una seduta di terapa a luce pulsata, ottenendo beneficio per il resto del viso, ma uscendone con il naso più gonfio di prima. Gonfiore perdurato alcuni giorni, più a lungo del solito. Ripresentatosi poi nuovamente ad episodi ricorrenti.
Il naso, infatti, si gonfia e si sgonfia da un giorno all'altro e va a periodi alterni.
Parlo di un fenomeno molto evidente, con un volume del naso che quasi raddoppia. Non so che fare. Sono abbastanza a disagio e chiedo consiglio.
Grazie infinite fin d'ora,
[#1]
Gentile utente,
prendendo ovviamente per buona la diagnosi dermatologica di rosacea, direi di ripetere il consulto dermatologico non appena si ripresenti il problema per vedere il quadro in fase attiva.
cari saluti
prendendo ovviamente per buona la diagnosi dermatologica di rosacea, direi di ripetere il consulto dermatologico non appena si ripresenti il problema per vedere il quadro in fase attiva.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Caro Dottore, grazie infinite per la risposta e per l'attenzione.
Cercherò di ottenere un appuntamento in fase critica.
L'ideale sarebbe però subito dopo cena, dopo una giornata pesante di una settimana stressogena ed esponendomi prima al vento gelido. Nel momento in cui mi rilasso dopo i tre passaggi sopradescritti il fenomeno di "espansione" del naso è assicurato.
Sono stato visitato da tre dermatologi, concordi nella diagnosi di rosacea. Si sono però concentrati più sul rossore e sulle leggere teleangectasie che ho sugli zigomi, meno sul fenomeno del naso, che comunque non hanno mai potuto osservare al culmine del disturbo.
Io ho anche l'impressione che in un punto preciso, verso la punta al lato sinistro (dove si gonfia di più), ci sia un focolaio infettivo. Silente per lo più, ma mai eradicato. Ho sofferto a lungo di acne vulgaris e in quel punto preferenzialmente mi si formava spesso un grosso brufolo. Ho sempre l'impressione che ci sia un comedone ormai molto profondo e sottocutaneo. In passato lì da un poro affiorò un lungo "stoppino" biancastro che tirai con un pinzatta. Ma si spezzò e la gran parte si ritirò e spari nel poro.
Ora, il gonfiore generalizzato del naso è forse indipendente, ma sicuramente concomitante a al riacutizzarsi di questo punto critico.
Dico questo per completezza descrittiva, ringraziando per la pazienza e per il consiglio prezioso.
A presto e ancora grazie.
Cercherò di ottenere un appuntamento in fase critica.
L'ideale sarebbe però subito dopo cena, dopo una giornata pesante di una settimana stressogena ed esponendomi prima al vento gelido. Nel momento in cui mi rilasso dopo i tre passaggi sopradescritti il fenomeno di "espansione" del naso è assicurato.
Sono stato visitato da tre dermatologi, concordi nella diagnosi di rosacea. Si sono però concentrati più sul rossore e sulle leggere teleangectasie che ho sugli zigomi, meno sul fenomeno del naso, che comunque non hanno mai potuto osservare al culmine del disturbo.
Io ho anche l'impressione che in un punto preciso, verso la punta al lato sinistro (dove si gonfia di più), ci sia un focolaio infettivo. Silente per lo più, ma mai eradicato. Ho sofferto a lungo di acne vulgaris e in quel punto preferenzialmente mi si formava spesso un grosso brufolo. Ho sempre l'impressione che ci sia un comedone ormai molto profondo e sottocutaneo. In passato lì da un poro affiorò un lungo "stoppino" biancastro che tirai con un pinzatta. Ma si spezzò e la gran parte si ritirò e spari nel poro.
Ora, il gonfiore generalizzato del naso è forse indipendente, ma sicuramente concomitante a al riacutizzarsi di questo punto critico.
Dico questo per completezza descrittiva, ringraziando per la pazienza e per il consiglio prezioso.
A presto e ancora grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 49.4k visite dal 07/12/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.