Spessore max della lesione secondo breslow mm 0,60
Egregio Dr., sono un 47enne di Padova con molti nevi su tutto il corpo da sempre e sotto controllo da anni (mappatura).
Recentemente dopo l’asportazione di 1 nevo parzialmente displastico sul braccio dx, di 1 nevo totalmente displastico sul petto e di un melanoma in situ sul dorso (eseguito allargamento), ora mi è stato asportato un melanoma nell’areola del capezzolo dx con il seguente esame istologico:
“Losanga di cute di cm 0,8x0,9 comprendente neoformazione pigmentata di cm 0,3x0,4, rilevata a margini sfumati, a pigmentazione disomogenea, distante al minimo cm 0,2 dai margini laterali di exeresi. Melanoma maligno ad estensione superficiale, non ulcerato, a cellule epiteliodi a basso indice mitotico (0mitosi/mmq), con infiltrato linfocitario di grado moderato ed estese aree di regressione, livello III di Clark, spessore max della lesione secondo Breslow mm 0,60. Fase di crescita non valutabile per i fenomeni regressivi.”
Ora dovrò fare l’allargamento di 1cm attorno, con quasi sicura asportazione del capezzolo.
Follow up: Rx torace, ecografia epatica, ecografia linfonodale ascellare dx, routine ematochimica con funzionalità epatica; eventuale visita da medico genetista.
Le chiedo:
- ho letto che con spessore di Breslow<=0,75 e III livello di Clark la sopravvivenza a 5 anni è del 92,8% (corrispondente all'incirca all'intervallo libero da malattia); con l’allargamento il problema sarà praticamente risolto o devo aspettarmi comunque sorprese in futuro?
- l’esecuzione di controlli periodici dello specialista (con che frequenza?) è sufficiente a diagnosticare in tempo altri eventuali melanomi?
- è utile, per maggior sicurezza, rivolgersi eventualmente in contemporanea anche ad un’altra struttura più attrezzata per la diagnosi precoce?
Mi dia per cortesia qualche risposta e soprattutto consigli. Grazie.
Recentemente dopo l’asportazione di 1 nevo parzialmente displastico sul braccio dx, di 1 nevo totalmente displastico sul petto e di un melanoma in situ sul dorso (eseguito allargamento), ora mi è stato asportato un melanoma nell’areola del capezzolo dx con il seguente esame istologico:
“Losanga di cute di cm 0,8x0,9 comprendente neoformazione pigmentata di cm 0,3x0,4, rilevata a margini sfumati, a pigmentazione disomogenea, distante al minimo cm 0,2 dai margini laterali di exeresi. Melanoma maligno ad estensione superficiale, non ulcerato, a cellule epiteliodi a basso indice mitotico (0mitosi/mmq), con infiltrato linfocitario di grado moderato ed estese aree di regressione, livello III di Clark, spessore max della lesione secondo Breslow mm 0,60. Fase di crescita non valutabile per i fenomeni regressivi.”
Ora dovrò fare l’allargamento di 1cm attorno, con quasi sicura asportazione del capezzolo.
Follow up: Rx torace, ecografia epatica, ecografia linfonodale ascellare dx, routine ematochimica con funzionalità epatica; eventuale visita da medico genetista.
Le chiedo:
- ho letto che con spessore di Breslow<=0,75 e III livello di Clark la sopravvivenza a 5 anni è del 92,8% (corrispondente all'incirca all'intervallo libero da malattia); con l’allargamento il problema sarà praticamente risolto o devo aspettarmi comunque sorprese in futuro?
- l’esecuzione di controlli periodici dello specialista (con che frequenza?) è sufficiente a diagnosticare in tempo altri eventuali melanomi?
- è utile, per maggior sicurezza, rivolgersi eventualmente in contemporanea anche ad un’altra struttura più attrezzata per la diagnosi precoce?
Mi dia per cortesia qualche risposta e soprattutto consigli. Grazie.
[#1]
Gentile utente,
come sempre asserisco da questa sede, un Melanoma asportato in fase iniziale o un melanoma superficiale, può salvare la vita ad un paziente; lei ha tolto un melanoma superficiale; mi sembra tra l'altro ben seguito.
La cosa fondamentale ora sono i controlli, soprattutto sugli altri nevi del suo corpo.
scelga e si affidi al suo dermatologo di fiducia. Lui saprà consigliarla al meglio.
cari saluti
come sempre asserisco da questa sede, un Melanoma asportato in fase iniziale o un melanoma superficiale, può salvare la vita ad un paziente; lei ha tolto un melanoma superficiale; mi sembra tra l'altro ben seguito.
La cosa fondamentale ora sono i controlli, soprattutto sugli altri nevi del suo corpo.
scelga e si affidi al suo dermatologo di fiducia. Lui saprà consigliarla al meglio.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Gentile utente
Probabilmente lei è portatore di lesioni pigmentarie atipiche e pertanto sta eseguendo un corretto programma di follow up clinico e strumentale finalizzato alla diagnosi precoce del melanoma con purtruppo un discreto successo (ha collezionato due melanomi, uno in situ e un altro in stadio T1a)
Penso che sia seguito da medici attenti ed esperti sia in ambito diagnostico che terapeutico. Eviti, soprattutto se ha un fototipo chiaro, l'eccesiva esposizione alle radiazioni ultraviolette. La consulenza genetica può essere utile anche e soprattutto ad individuare un assetto genetico particolare (peraltro abbastanza infrequente) che predispone allo sviluppo di melanoma, la quale cosa può essere importante per determinare il rischio anche per i familari (figli).
Prosegua con il programma di follow up a tempo indeterminato e con la frequenza che via via i colleghi le indicheranno.
Mi permetto di commentare l'esame istologico per quanto riguarda le "estese aree di regressione segnalate che non permettono una completa valutazione della fase di crescita". Personalemente in questi casi discuto sempre con il paziente, di concerto con l'oncologo con cui collaboro, la possibilità di eseguire la biopsia del linfonodo sentinella, non perchè sia obbligata, ma come opzione supplementare per una migliore definizione diagnostica
Cordiali saluti
Probabilmente lei è portatore di lesioni pigmentarie atipiche e pertanto sta eseguendo un corretto programma di follow up clinico e strumentale finalizzato alla diagnosi precoce del melanoma con purtruppo un discreto successo (ha collezionato due melanomi, uno in situ e un altro in stadio T1a)
Penso che sia seguito da medici attenti ed esperti sia in ambito diagnostico che terapeutico. Eviti, soprattutto se ha un fototipo chiaro, l'eccesiva esposizione alle radiazioni ultraviolette. La consulenza genetica può essere utile anche e soprattutto ad individuare un assetto genetico particolare (peraltro abbastanza infrequente) che predispone allo sviluppo di melanoma, la quale cosa può essere importante per determinare il rischio anche per i familari (figli).
Prosegua con il programma di follow up a tempo indeterminato e con la frequenza che via via i colleghi le indicheranno.
Mi permetto di commentare l'esame istologico per quanto riguarda le "estese aree di regressione segnalate che non permettono una completa valutazione della fase di crescita". Personalemente in questi casi discuto sempre con il paziente, di concerto con l'oncologo con cui collaboro, la possibilità di eseguire la biopsia del linfonodo sentinella, non perchè sia obbligata, ma come opzione supplementare per una migliore definizione diagnostica
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Biagioli
UOS Dermochirurgia
Az Ospedaliera Universitaria Senese
[#3]
Gentile utente,
come sempre asserisco da questa sede, un Melanoma asportato in fase iniziale o un melanoma superficiale, può salvare la vita ad un paziente; lei ha tolto un melanoma superficiale; mi sembra tra l'altro ben seguito.
La cosa fondamentale ora sono i controlli, soprattutto sugli altri nevi del suo corpo.
scelga e si affidi al suo dermatologo di fiducia. Lui saprà consigliarla al meglio.
cari saluti
come sempre asserisco da questa sede, un Melanoma asportato in fase iniziale o un melanoma superficiale, può salvare la vita ad un paziente; lei ha tolto un melanoma superficiale; mi sembra tra l'altro ben seguito.
La cosa fondamentale ora sono i controlli, soprattutto sugli altri nevi del suo corpo.
scelga e si affidi al suo dermatologo di fiducia. Lui saprà consigliarla al meglio.
cari saluti
[#5]
La regressione è un fattore prognostico assolutamente positivo. E' l'ulcerazione ad essere un fattore negativo.
Avendo il suo melanoma uno spessore di 0.6 mm la prognosi resta comunque molto buona. La invito a trattare un argomento così importante con i sanitari che l'hanno in cura ed affidarsi sin da ora ad un centro dermatologico esperto nel follow-up del melanoma cutaneo.
Cordialissimi saluti
Avendo il suo melanoma uno spessore di 0.6 mm la prognosi resta comunque molto buona. La invito a trattare un argomento così importante con i sanitari che l'hanno in cura ed affidarsi sin da ora ad un centro dermatologico esperto nel follow-up del melanoma cutaneo.
Cordialissimi saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 21.5k visite dal 15/11/2009.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).