Due macchie sul pene: micosi?
Gentilissimi Medici,
sono un ragazzo di 23 anni, che circa cinque giorni fa ha avuto un rapporto a rischio con rottura (per due volte!!!) del preservativo. Mi sono prontamente presentato, entro le prime 24 ore, al Pronto Soccorso di un grande ospedale Milanese, per una visita con un infettivologo. Il medico ha ritenuto che le probabilità di aver contratto una qualche patologia venerea fossero molto basse, a causa della brevità dell'esposizione (pochi secondi in entrambe le rotture) e della disinfezione accurata dell'area (con neoxidina) da me effettuata entro i primi 90 minuti dal contatto. Mi è stato comunque prescritto, specialmente a scopo "ansiolitico", il test HIV-DNA / HIV-RNA /TMP da fare dopo 15 giorni dal possibile contagio.
Tuttavia, tralasciando il discorso sull'HIV, ci sono due aspetti di carattere dermatologico che mi impensieriscono. Il primo è dato da quella che in origine appariva come una micro-abrasione proprio vicino alla punta del glande, cui l'infettivologo ha dato scarsa importanza. In effetti, essa era già visibile un'ora e mezzo dopo il rapporto sessuale (cosa che reputo improbabile per una micosi), e si presentava come una leggera irritazione, simile a quella prodotta per sfregamento da jeans troppo stretti. Nulla di proccupante, insomma, se non fosse che oggi, a quasi 6 giorni di distanza, non è ancora sparita; il che mi pare anomalo, visto che una semplice irritazione da sfregamento, già capitatami in passato, scompariva nel giro di due/tre giorni.
La seconda cosa, invece, riguarda la comparsa l'altro ieri, a 96 ore circa dal rapporto, di una macchia rossa sulla pelle esterna del prepuzio. Essa è quasi invisibile col pene "a riposo"; se tuttavia si tira indietro il prepuzio per scoprire il glande, al tendersi della pelle diventa chiaramente visibile: di forma circolare, con diametro di circa 5mm, somiglia quasi a un piccolo livido, se non fosse per il colore molto più tendente al rosso che al violaceo. Al tatto non risulta essere in rilevo. Il suo aspetto, e soprattutto la sua comparsa a quattro giorni dal rapporto a rischio, mi hanno fatto pensare a una micosi o qualche - ahimè peggiore - patologia.
Per precauzione, ieri sera ho acquistato una confezione di Euclorina e ho iniziato stamane a fare dei bagni con essa.
Come mi devo comportare? E' il caso di prenotare una visita dermatologica/venereologica, o è meglio attendere ancora qualche giorno e vedere se le due "macchie" (quella sul glande e quella sul prepuzio) si riassorbono? Posso chiedere un consulto altrettanto attendibile allo stesso infettivologo che mi ha già visitato?
Vi ringrazio per la pazienza e il tempo dedicato. Spero possiate farvi un quadro chiaro della mia situazione, perchè l'incertezza di questi giorni mi sta davvero facendo perdere la ragione.
sono un ragazzo di 23 anni, che circa cinque giorni fa ha avuto un rapporto a rischio con rottura (per due volte!!!) del preservativo. Mi sono prontamente presentato, entro le prime 24 ore, al Pronto Soccorso di un grande ospedale Milanese, per una visita con un infettivologo. Il medico ha ritenuto che le probabilità di aver contratto una qualche patologia venerea fossero molto basse, a causa della brevità dell'esposizione (pochi secondi in entrambe le rotture) e della disinfezione accurata dell'area (con neoxidina) da me effettuata entro i primi 90 minuti dal contatto. Mi è stato comunque prescritto, specialmente a scopo "ansiolitico", il test HIV-DNA / HIV-RNA /TMP da fare dopo 15 giorni dal possibile contagio.
Tuttavia, tralasciando il discorso sull'HIV, ci sono due aspetti di carattere dermatologico che mi impensieriscono. Il primo è dato da quella che in origine appariva come una micro-abrasione proprio vicino alla punta del glande, cui l'infettivologo ha dato scarsa importanza. In effetti, essa era già visibile un'ora e mezzo dopo il rapporto sessuale (cosa che reputo improbabile per una micosi), e si presentava come una leggera irritazione, simile a quella prodotta per sfregamento da jeans troppo stretti. Nulla di proccupante, insomma, se non fosse che oggi, a quasi 6 giorni di distanza, non è ancora sparita; il che mi pare anomalo, visto che una semplice irritazione da sfregamento, già capitatami in passato, scompariva nel giro di due/tre giorni.
La seconda cosa, invece, riguarda la comparsa l'altro ieri, a 96 ore circa dal rapporto, di una macchia rossa sulla pelle esterna del prepuzio. Essa è quasi invisibile col pene "a riposo"; se tuttavia si tira indietro il prepuzio per scoprire il glande, al tendersi della pelle diventa chiaramente visibile: di forma circolare, con diametro di circa 5mm, somiglia quasi a un piccolo livido, se non fosse per il colore molto più tendente al rosso che al violaceo. Al tatto non risulta essere in rilevo. Il suo aspetto, e soprattutto la sua comparsa a quattro giorni dal rapporto a rischio, mi hanno fatto pensare a una micosi o qualche - ahimè peggiore - patologia.
Per precauzione, ieri sera ho acquistato una confezione di Euclorina e ho iniziato stamane a fare dei bagni con essa.
Come mi devo comportare? E' il caso di prenotare una visita dermatologica/venereologica, o è meglio attendere ancora qualche giorno e vedere se le due "macchie" (quella sul glande e quella sul prepuzio) si riassorbono? Posso chiedere un consulto altrettanto attendibile allo stesso infettivologo che mi ha già visitato?
Vi ringrazio per la pazienza e il tempo dedicato. Spero possiate farvi un quadro chiaro della mia situazione, perchè l'incertezza di questi giorni mi sta davvero facendo perdere la ragione.
[#1]
Gentile lettore,
l'area discromica sul prepuzio è in corrispondenza dell'area sul glande con il pene "a riposo"?
Quando si è avuta una situazione come la sua (rapporto a rischio per rottura del preservativo) vi è il rischio successivamente di eccedere con detergenti/disinfettanti locali, che possono a loro volta indurre una irritazione locale.
Il suggerimento pertanto è di sospendere terapie fai-da-te, di limitarsi a lavaggi locali con acqua semplice per la sua igiene locale, e di farsi valutare da un dermatologo.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
l'area discromica sul prepuzio è in corrispondenza dell'area sul glande con il pene "a riposo"?
Quando si è avuta una situazione come la sua (rapporto a rischio per rottura del preservativo) vi è il rischio successivamente di eccedere con detergenti/disinfettanti locali, che possono a loro volta indurre una irritazione locale.
Il suggerimento pertanto è di sospendere terapie fai-da-te, di limitarsi a lavaggi locali con acqua semplice per la sua igiene locale, e di farsi valutare da un dermatologo.
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
l'area del prepuzio interessata è proprio quella che, con pene a riposo, rimane la punta del prepuzio stesso. Tirando indietro la pelle per scoprire il glande, viene a trovarsi a metà dell'asta. Purtroppo, non ha affatto l'aspetto di un'infiammazione da eccesso di "igiene": l'area è liscia e non irritata, con questa formazione rossa che appare proprio come una macchia della pelle.
Quanto all'altro segno, quello sul glande, esso origina da una microabrasione (come riportato anche sul foglio di dimissione dal Pronto Soccorso).
l'area del prepuzio interessata è proprio quella che, con pene a riposo, rimane la punta del prepuzio stesso. Tirando indietro la pelle per scoprire il glande, viene a trovarsi a metà dell'asta. Purtroppo, non ha affatto l'aspetto di un'infiammazione da eccesso di "igiene": l'area è liscia e non irritata, con questa formazione rossa che appare proprio come una macchia della pelle.
Quanto all'altro segno, quello sul glande, esso origina da una microabrasione (come riportato anche sul foglio di dimissione dal Pronto Soccorso).
[#3]
Gentile utente,
questo tipo di situazioni sono compatibili in termini statisticamente significativi con:
-un ecchimosi da trauma
-una MST di tipo batterico/altro
In entrambi i casi concordo sulla necessità di una valutazione Dermatologica.
Si tranquillizzi (cosa forse più importante per lei in questo momento) e preonti con fiducia la visita.
Cari Saluti
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
questo tipo di situazioni sono compatibili in termini statisticamente significativi con:
-un ecchimosi da trauma
-una MST di tipo batterico/altro
In entrambi i casi concordo sulla necessità di una valutazione Dermatologica.
Si tranquillizzi (cosa forse più importante per lei in questo momento) e preonti con fiducia la visita.
Cari Saluti
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 52.8k visite dal 18/02/2007.
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