Un forte dubbio mi assale, non capisco come mai non vi è davvero una linea guida chiara
Gentili medici, già tempo fa vi scrissi per chiarimenti sull'HIV e MST.
Una curiosità e un forte dubbio mi assale, non capisco come mai non vi è davvero una linea guida chiara su certe malattie trasmissibili sessualmente o per via parenterale sessuale (se sono sinonimi mi scuso)
ANLAIDS e ISS AIDS dicono che il rapporto orale passivo non fa correre nessun rischio di contagio a livello HIV e sifilide e molto basso per altre MST meno gravi diciamo. (Lo so perchè li ho contattati personalmente) Qui sia Voi venereologi che infettivologi, pur non allarmando, molto professionalmente, vedo che dite che un rapporto orale, non protetto specifico, passivo è, seppur a quanto leggo da voi, a basso rischio ma rischio esistente. E sapete meglio di me che tra basso rischio e rischio inesistente, anche se puo' sembrar la stessa cosa, è tutt'altro che così. Quindi io mi chiedo, tutti, cito ad esempio, sanno come si trasmette una epatite, una influenza, influenza A ecc.. come mai per queste malattie professionisti di eguale caratura, perchè tali Vi ritengo e non inferiori come conoscenza ad ANLAIDS E ISS, i pareri sono assai, se non del tutto, discordanti?
Chiarisco che la mia domanda è tutt'altro che polemica, ho sentito tutte le "campane" e mi è stato detto dagli enti citati che tramite studi non hanno mai riscontrato un contagio HIV o sifilide da rapporto orale passivo non protetto. Qui vedo che la pensate diversamente. Ripeto nessuna polemica, solo che io ho 33 anni e sessualmente attivo per fortuna, io proteggo i miei rapporti, però mi stranisce un pò questo fatto.
Ripeto spero non prendiate questa mia domanda come polemica perchè non la è, solo un chiarimento.
Una curiosità. Come mai HIV non è considerata malattia venerea? O è anch'essa così è sono in fallo io? E poi cosa significa con esattezza in medicina Venerea?
Vi ringrazio anticipatamente qualunque sia la Vostra risposta gentilissimi medici, ribadendo che la mia non è polemica ma solo un mio "studio" personale sulla questione
Cordiali saluti
D.
Una curiosità e un forte dubbio mi assale, non capisco come mai non vi è davvero una linea guida chiara su certe malattie trasmissibili sessualmente o per via parenterale sessuale (se sono sinonimi mi scuso)
ANLAIDS e ISS AIDS dicono che il rapporto orale passivo non fa correre nessun rischio di contagio a livello HIV e sifilide e molto basso per altre MST meno gravi diciamo. (Lo so perchè li ho contattati personalmente) Qui sia Voi venereologi che infettivologi, pur non allarmando, molto professionalmente, vedo che dite che un rapporto orale, non protetto specifico, passivo è, seppur a quanto leggo da voi, a basso rischio ma rischio esistente. E sapete meglio di me che tra basso rischio e rischio inesistente, anche se puo' sembrar la stessa cosa, è tutt'altro che così. Quindi io mi chiedo, tutti, cito ad esempio, sanno come si trasmette una epatite, una influenza, influenza A ecc.. come mai per queste malattie professionisti di eguale caratura, perchè tali Vi ritengo e non inferiori come conoscenza ad ANLAIDS E ISS, i pareri sono assai, se non del tutto, discordanti?
Chiarisco che la mia domanda è tutt'altro che polemica, ho sentito tutte le "campane" e mi è stato detto dagli enti citati che tramite studi non hanno mai riscontrato un contagio HIV o sifilide da rapporto orale passivo non protetto. Qui vedo che la pensate diversamente. Ripeto nessuna polemica, solo che io ho 33 anni e sessualmente attivo per fortuna, io proteggo i miei rapporti, però mi stranisce un pò questo fatto.
Ripeto spero non prendiate questa mia domanda come polemica perchè non la è, solo un chiarimento.
Una curiosità. Come mai HIV non è considerata malattia venerea? O è anch'essa così è sono in fallo io? E poi cosa significa con esattezza in medicina Venerea?
Vi ringrazio anticipatamente qualunque sia la Vostra risposta gentilissimi medici, ribadendo che la mia non è polemica ma solo un mio "studio" personale sulla questione
Cordiali saluti
D.
[#1]
Gent.le pz
Talvolta le dizioni di specialità nascono in periodi storici precedenti al nostro.
Il termine Venereologia deriva da Venere, la dea dell'amore, ed un tempo si compendiava nelle 5 classiche malattie veneree, (le propriamente dette veneree)
Sifilide, blenorragia, ulcera molle, granuloma inguinale , linfogranuloma venereo.
Molti anni fa queste malattie occupavano quasi completamente la scena per importanza e numero di casi.
Nel tempo si sono rese più evidenti altre patologie, che allo stesso modo prevedevano, anche se in maniera NON esclusiva, inl contatto sessuale.
Quindi si sono formati nuovi orientamenti; MTS sono le malattie sessualmente trasmissibili . E dentro questa categoria ricadono moltissime altre patologie, dall'erpes genitale alla candidosi.
Deve sapere che ogni malattie ha il suo grado di coontagiosità, che varia da persona a persona e ed e influenzata da tanti fattori.
Un germe , per infettare, ha bisogno di una carica (il numero!), ed ha bisogno di penetrare nell'organismo senza essere distrutto dal sistema immunitario dell'ospite.
Se in una secrezione vi è una carica bassa , ben difficilmente riuscirà a penetrare difese normali.
Esiste dunque un pericolo reale ed un pericolo teorico.
Esiste una statistica.
Se lei una possibilità per es. di incorrere nell'evento temuto dello 0,00000000001% potremo dire che è quasi pari allo zero. L'evento non si verificherà quasi sicuramente neppure in un tempo di migliaia di anni; se ci fossero però cause predisponenti la probabilità sarebbe più alta , ma magari ancora poco significativa.
Vogliamo comunque tutelarci, giacchè il germe esiste in quelle secrezioni? Ok, non ce la farà a passare, ma visto che comunque le malattie da cui proteggersi sono varie, perchè non aumentare la sicurezza?
Cordialità
Talvolta le dizioni di specialità nascono in periodi storici precedenti al nostro.
Il termine Venereologia deriva da Venere, la dea dell'amore, ed un tempo si compendiava nelle 5 classiche malattie veneree, (le propriamente dette veneree)
Sifilide, blenorragia, ulcera molle, granuloma inguinale , linfogranuloma venereo.
Molti anni fa queste malattie occupavano quasi completamente la scena per importanza e numero di casi.
Nel tempo si sono rese più evidenti altre patologie, che allo stesso modo prevedevano, anche se in maniera NON esclusiva, inl contatto sessuale.
Quindi si sono formati nuovi orientamenti; MTS sono le malattie sessualmente trasmissibili . E dentro questa categoria ricadono moltissime altre patologie, dall'erpes genitale alla candidosi.
Deve sapere che ogni malattie ha il suo grado di coontagiosità, che varia da persona a persona e ed e influenzata da tanti fattori.
Un germe , per infettare, ha bisogno di una carica (il numero!), ed ha bisogno di penetrare nell'organismo senza essere distrutto dal sistema immunitario dell'ospite.
Se in una secrezione vi è una carica bassa , ben difficilmente riuscirà a penetrare difese normali.
Esiste dunque un pericolo reale ed un pericolo teorico.
Esiste una statistica.
Se lei una possibilità per es. di incorrere nell'evento temuto dello 0,00000000001% potremo dire che è quasi pari allo zero. L'evento non si verificherà quasi sicuramente neppure in un tempo di migliaia di anni; se ci fossero però cause predisponenti la probabilità sarebbe più alta , ma magari ancora poco significativa.
Vogliamo comunque tutelarci, giacchè il germe esiste in quelle secrezioni? Ok, non ce la farà a passare, ma visto che comunque le malattie da cui proteggersi sono varie, perchè non aumentare la sicurezza?
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Utente
Sono completamente d'accordo con lei dottore. La tutela è fondamentale e i mezzi per tutelarsi ci sono.
Ripeto era solo un chiarimento che lei mi ha tolto in maniera esaustiva. Solo una cosa le richiedo, immaginavo che veneree venisse da Venere ma non ero sicuro, ma l'HIV rientra tra le malattie veneree? E se no perchè? Visto che a mio sapere le modalità di trasmissione sono non identiche ma simili.
Comunque la ringrazio e le porgo cordiali saluti.
Ripeto era solo un chiarimento che lei mi ha tolto in maniera esaustiva. Solo una cosa le richiedo, immaginavo che veneree venisse da Venere ma non ero sicuro, ma l'HIV rientra tra le malattie veneree? E se no perchè? Visto che a mio sapere le modalità di trasmissione sono non identiche ma simili.
Comunque la ringrazio e le porgo cordiali saluti.
[#3]
Gent.le pz
fermo restando che le malattie veneree propriamente dette sono le 5 di cui sopra e che più modernamente si preferisce chiamare l'intero gruppo" MTS", perchè più scientifico e meno evocativo (alcuni diranno meno poetico), l'HIV fa certamente parte di queste ma se ne distacca abbastanza perchè la sua gestione , per vari fattori è stata "agguantata" dagli infettivologi e in minor misura dai dermatologi, anche perchè all'inizio si manifestava con AIDS conclamato , polmoniti e quadri internistici gravi, che hanno spiazzato il dermatologo , che nel frattempo si stava spostando verso l'estetica.
Molto si è discusso di questo , ma allo stato la patologia è gestita in maniera diversa dalle altre , pur simili.
Cordialità
fermo restando che le malattie veneree propriamente dette sono le 5 di cui sopra e che più modernamente si preferisce chiamare l'intero gruppo" MTS", perchè più scientifico e meno evocativo (alcuni diranno meno poetico), l'HIV fa certamente parte di queste ma se ne distacca abbastanza perchè la sua gestione , per vari fattori è stata "agguantata" dagli infettivologi e in minor misura dai dermatologi, anche perchè all'inizio si manifestava con AIDS conclamato , polmoniti e quadri internistici gravi, che hanno spiazzato il dermatologo , che nel frattempo si stava spostando verso l'estetica.
Molto si è discusso di questo , ma allo stato la patologia è gestita in maniera diversa dalle altre , pur simili.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 12/09/2009.
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