Alopecia androgenetica

Buongiorno,
sono un ragazzo di 27 anni affetto da alopecia androgenetica ed in cura con finasteride da più di un anno (inizialmente 1mg e attualmente 0.7mg).

La situazione dei capelli, o meglio lo spessore, é migliorato notevolmente in questo periodo di terapia.

Da circa 3 mesi ho iniziato ad assumere tutti i giorni creatina 5mg e vorrei sapere, visti i vari pensieri discordanti che vi sono in giro, se l’assunzione di creatina in cronico potrebbe peggiorare la caduta dei capelli oppure se, essendo coperti da finasteride, non si incorre a tale rischio?

Ringrazio in anticipo
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Dr. Franco Buttafarro Dermatologo, Chirurgo plastico 14 1
Gentile signore,
non mi risulta che l'assunzione di creatina da 5 mg possa portare problemi di ricambio eccessivo di capelli, non c'è una letteratura medica precisa a proposito. Tuttavia, come spesso accade, i problemi dipendono dalla quantità di creatina assunta ogni giorno: se lei come dice assume una dose da 5 mg non penso che possa avere problemi a livello dei fusti piliferi, anche perché assumendo Finasteride in un certo modo lei è protetto dal defluvium. Purtroppo io penso che lei assuma ben più di una capsula di creatina al giorno e a questo punto è difficile dare una risposta individuale.
Cordiali saluti

Dr. franco buttafarro

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Si ha ragione ho sbagliato a scrivere, il dosaggio che assumo è di 5g/die.
Resto comunque coperto da finasteride?
Grazie e buona serata
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Dr. Franco Buttafarro Dermatologo, Chirurgo plastico 14 1
Come già le ho scritto non c'è letteratura medica a proposito dell'assunzione di creatina e neppure a proposito del dosaggio. Pertanto in generale lei è protetto dalla finasteride nei confronti del suo problema iniziale, ossia l'alopecia androgenetica, ma non ci sono comparazioni a proposito dell'assunzione di creatina e delle relative dosi.
Personalmente ritengo che lei possa essere protetto ma, come ripeto, non c'è letteratura medica a proposito delle dosi.
Cordialmente

Dr. franco buttafarro