Cicatrici acneiche
[#1]
Gent.le pz
chiedo scusa la la domanda non è chiara.
Portare a livello una cicatrice (depressa, quindi)? Come?Ricrescita di pelle sana dove?Sulla cicatrice?
Può chiarire?
chiedo scusa la la domanda non è chiara.
Portare a livello una cicatrice (depressa, quindi)? Come?Ricrescita di pelle sana dove?Sulla cicatrice?
Può chiarire?
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Utente
Si intendevo se si riuscisse a portare a livello (tramite laser o F.EL.C.) della pelle sana una cicatrice depressa e se venisse effettuato successivamente un peeling chimico (tca 20% o più alto) la cicatrice si noterebbe ancora o si otterrebbe la completa ricrescita di pelle "nuova" anche nella zona lesa? Le pongo questa domanda e mi scuso per la poca chiarezza perchè vidi delle foto tempo fa di cicatrici (piccole e poco profonde) completamente sparite a seguito di un peeling tca. Mi scuso ancora per l'incomprensione e la ringrazio. Spero di esser stato più chiaro.
[#3]
Gent.le pz
Ovviamente l'utilizzo di metidiche quale laser , peeling chimici , dermoabrasione , etc, viene fatta prevalentemente nell'ottica di "livellare " la pelle , in modo da non avere le antiestetiche depressioni , generalmente post-acneiche. Si cerca ovviamente anche di stimolare il trofismo cutaneo.
Le zone cicatriziali, per loro natura hanno caratteristiche sstrutturalmente diverse dalle zone sane, e lo scopo primo è quello di rendere praticamente invisibili queste differenze.
L'uso di tecniche combinate può servire , ma ovviamente necessita uno studio preliminare sul soggetto per determinare la strategia terapeutica , che si fa sulle risultanze della obiettività cutanea.
I risultati , lo sa non possono essere garantiti, ma ricercati utilizzando il meglio dei mezzi a disposizione.
Cordialità
Ovviamente l'utilizzo di metidiche quale laser , peeling chimici , dermoabrasione , etc, viene fatta prevalentemente nell'ottica di "livellare " la pelle , in modo da non avere le antiestetiche depressioni , generalmente post-acneiche. Si cerca ovviamente anche di stimolare il trofismo cutaneo.
Le zone cicatriziali, per loro natura hanno caratteristiche sstrutturalmente diverse dalle zone sane, e lo scopo primo è quello di rendere praticamente invisibili queste differenze.
L'uso di tecniche combinate può servire , ma ovviamente necessita uno studio preliminare sul soggetto per determinare la strategia terapeutica , che si fa sulle risultanze della obiettività cutanea.
I risultati , lo sa non possono essere garantiti, ma ricercati utilizzando il meglio dei mezzi a disposizione.
Cordialità
[#4]
Gentile utente,
le consiglio di non fare questi "voli pindarici" ma di affidarsi seriamente al dermatologo per la scelta del miglior trattamento:
se vorrà potrebbe risultarle utile la lettura del personale articolo sulle cicatrici acneiche all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/
cari saluti
le consiglio di non fare questi "voli pindarici" ma di affidarsi seriamente al dermatologo per la scelta del miglior trattamento:
se vorrà potrebbe risultarle utile la lettura del personale articolo sulle cicatrici acneiche all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#5]
Utente
Grazie per le risposte. Comunque avevo già letto quell'articolo. Lei ha pienamete ragione tuttavia devo contraddirla in alcui punti. Infatti ormai nella mia sfrenata ricerca sono entrato in contatto con persone che hanno davvero risolto il problema anche con metodi combinati di cui sopra. Sono cosciente del fatto che tuttavia sono casi rari e sicuramente di lieve entità.
Grazie mille
Cordialmente
Grazie mille
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 04/09/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.