Chlamydia rettale non si risolve

Salve, provo a richiedere di nuovo il consulto.
È da circa un anno che avverto fastidi a livello rettale in concomitanza a disturbi urinari.
Dopo essere stato dall’urologo che aveva imputato la causa a una congestione prostatica curata con integratori alimentari e supposte antinfiammatorie (senza però accenni di miglioramento) ho deciso di effettuare un tampone rettale che è risultato positivo alla Clamidia.
Ho di seguito effettuato esami per hiv e sifilide che sono risultati negativi.
L’urologo mi ha prescritto una cura con doxicillina due volte al giorno per sette giorni ma che non ha dato alcun risultato per poi estendere la cura a 3 settimane.
Il risultato è stato lo stesso, nessun miglioramento se non a livello uretrale.
La cura è terminata da 5 giorni.
Ora mi ha consigliato di ripetere il tampone che però sono sicuro risulti ancora positivo poiché i sintomi rettali non sono cambiati di una virgola.
Vorrei un consiglio su come muovermi.
Perché una cura così lunga non ha funzionato?
È possibile che sia un ceppo resistente?
Inutile dire che sono molto scoraggiato e ho paura che dovrò convivere con questo disturbo per sempre.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Non è l' urologo lo specialista di riferimento.
Va eseguito oltre al tampone anche una anorettoscopia per evidenziare la gravità e l'estensione dell' infezione.
Utile una visita proctologica.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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