Ano sporco di feci dopo l'evacuazione
Salve,
sono un uomo di 46 anni e ormai da ormai due anni soffro di un fastidioso problema: dopo l'evacuazione, nonostante un'accurata pulizia con carta igienica e/o bidet, a distanza di qualche tempo (minuti o anche ore) mi ritrovo l'ano nuovamente imbrattato di feci; ho notato che il fenomeno è più intenso in caso di feci oleose, mentre se evito i cibi piccanti o mangio più verdure è meno sensibile o assente.
Il tutto sembra essersi originato in seguito a un episodio di sanguinamento rettale dovuto ad emorroidi (risalente appunto a 2 anni fa), che comunque è stato singolo e isolato.
Non soffro di stitichezza o diarrea, o comunque non avverto particolari problemi durante l'evacuazione stessa.
Mi sono sottoposto ad un'anoscopia, che ha evidenziato "ponti emorroidari di II grado lievementi congesti e lieve prolasso mucoso".
In seguito mi sono sottoposto a una manometria rettale con catetere a perfusione ad acqua, che ha rilevato valori nei limiti superiori della norma (90mmHg a riposo e 185mmHg durante la contrazione); nella norma anche il rilassamento sfinteriale (31%) e il test di espulsione del pallonciano.
In sostanza è escluso un problema di incontinenza fecale e, secondo i medici, semplicemente non sarei capace di pulirmi adeguatamente l'ano, cosa che invece ho sempre fatto fin da bambino! L'unico consiglio che mi è stato dato è provare a variare la dieta, privilegiando appunto le fibre ed evitando i cibi piccanti.
Cosa mi consigliate?
Per completezza aggiungo anche che sono diabetico insulino-dipendente dall'età di 12 anni, con un buon controllo metabolico e senza complicanze.
Grazie.
sono un uomo di 46 anni e ormai da ormai due anni soffro di un fastidioso problema: dopo l'evacuazione, nonostante un'accurata pulizia con carta igienica e/o bidet, a distanza di qualche tempo (minuti o anche ore) mi ritrovo l'ano nuovamente imbrattato di feci; ho notato che il fenomeno è più intenso in caso di feci oleose, mentre se evito i cibi piccanti o mangio più verdure è meno sensibile o assente.
Il tutto sembra essersi originato in seguito a un episodio di sanguinamento rettale dovuto ad emorroidi (risalente appunto a 2 anni fa), che comunque è stato singolo e isolato.
Non soffro di stitichezza o diarrea, o comunque non avverto particolari problemi durante l'evacuazione stessa.
Mi sono sottoposto ad un'anoscopia, che ha evidenziato "ponti emorroidari di II grado lievementi congesti e lieve prolasso mucoso".
In seguito mi sono sottoposto a una manometria rettale con catetere a perfusione ad acqua, che ha rilevato valori nei limiti superiori della norma (90mmHg a riposo e 185mmHg durante la contrazione); nella norma anche il rilassamento sfinteriale (31%) e il test di espulsione del pallonciano.
In sostanza è escluso un problema di incontinenza fecale e, secondo i medici, semplicemente non sarei capace di pulirmi adeguatamente l'ano, cosa che invece ho sempre fatto fin da bambino! L'unico consiglio che mi è stato dato è provare a variare la dieta, privilegiando appunto le fibre ed evitando i cibi piccanti.
Cosa mi consigliate?
Per completezza aggiungo anche che sono diabetico insulino-dipendente dall'età di 12 anni, con un buon controllo metabolico e senza complicanze.
Grazie.
[#1]
Non è un problema di pulizia!
Il suo è un disturbo comune in chi soffre di problemi emorroidari, il prolasso mucoso ed emorroidario, spesso permette un passaggio tra le pliche mucose prolassate di piccole quantità di materiale fecale.
Certo con feci più dure il disturbo diminuisce o è completamente assente.
Cordiali saluti.
Il suo è un disturbo comune in chi soffre di problemi emorroidari, il prolasso mucoso ed emorroidario, spesso permette un passaggio tra le pliche mucose prolassate di piccole quantità di materiale fecale.
Certo con feci più dure il disturbo diminuisce o è completamente assente.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Va visitato.
Solo con una visita diretta sarà possibile valutare l' entità del prolasso ed il da farsi.
Solo con una visita diretta sarà possibile valutare l' entità del prolasso ed il da farsi.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 19.8k visite dal 27/08/2023.
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