Consulto per prolasso rettale mucoso
Salve, sono Lucrezia, ho 22 anni e scrivo per un parere riguardo la situazione di mia madre (50anni).
I problemi sono iniziati a febbraio quando le è stato diagnosticato il prolasso rettale, rettocele e prolasso rettale mucoso e Pireneo discendente.
Il primo intervento l’ha subito ad aprile, dove l’hanno operata di prolasso rettale, successivamente a luglio ha subito una seconda operazione questa volta di prolasso mucoso.
Nonostante sia passato più di un mese dall’ultimo intervento mia madre riporta sempre le stesse problematiche ovvero: feci a matita , defecazione ostruita, gonfiore nella parte interna dell’ano.
Nonostante stia facendo una dieta ricca di fibre, frutta e verdura come consigliato dal medico, ciò non aiuta affatto.
Vorrei sapere quale sia una possibile soluzione al problema ma soprattuto da cosa può essere causato.
Una parvenza di prolasso?
Se si, si può operare una terza volta?
Ci sono alternative alla chirurgia?
Ad esempio un pessario?
Oppure applicare una reticella?.
Grazie mille aspetto risposte
I problemi sono iniziati a febbraio quando le è stato diagnosticato il prolasso rettale, rettocele e prolasso rettale mucoso e Pireneo discendente.
Il primo intervento l’ha subito ad aprile, dove l’hanno operata di prolasso rettale, successivamente a luglio ha subito una seconda operazione questa volta di prolasso mucoso.
Nonostante sia passato più di un mese dall’ultimo intervento mia madre riporta sempre le stesse problematiche ovvero: feci a matita , defecazione ostruita, gonfiore nella parte interna dell’ano.
Nonostante stia facendo una dieta ricca di fibre, frutta e verdura come consigliato dal medico, ciò non aiuta affatto.
Vorrei sapere quale sia una possibile soluzione al problema ma soprattuto da cosa può essere causato.
Una parvenza di prolasso?
Se si, si può operare una terza volta?
Ci sono alternative alla chirurgia?
Ad esempio un pessario?
Oppure applicare una reticella?.
Grazie mille aspetto risposte
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Il modo migliore per avere delle risposte più esaustive è farla visitare presso un Centro di riferimento proctologico dove la problematica possa essere analizzata a 360 gradi e considerare quindi se sottoporla ad un programma di riabilitazione del pavimento pelvico o se indicato fare un intervento migliorativo, tenendo presente che per la patologia di sua mamma un buon risultato è già un miglioramento dei sintomi, più che una guarigione assoluta.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
[#3]
Fine a questa situazione in maniera assoluta è un’aspettativa poco probabile, ma come le ho detto un miglioramento è possibile.
I centri proctologici nazionali li trova sui siti delle società chirurgiche della SICCR e della SIUCP. Noi non possiamo indicarne di specifici.
Saluti
I centri proctologici nazionali li trova sui siti delle società chirurgiche della SICCR e della SIUCP. Noi non possiamo indicarne di specifici.
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 09/08/2023.
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