Intussuscezione e rettocele - intervento chirurgico?

Buongiorno, mia moglie ha da tempo grossi problemi di stipsi ostinate e dolori al fianco sn e basso ventre.

Tralasciando tutto il percorso fatto finora (riabilitazione pelvica, agopuntura ecc.
ecc.
, praticamente inutili) l'esame che ha evidenziati in maniera chiara la problematica è una colpocistodefecografia che riporta:
Retto distale orientato verticalmente, con concavità del profilo posteroinferiore che si dirige poi posteriormente prima di continuarsi nel sigma.
SI SEGNALA BRUSCA ANGOLATURA AL PIEDE DEL DISCENDENTE.

In posizione seduta a riposo l'angolo vescico-uretrale posteriore è lievemente ridotto (90) e si evidenzia sigmoidocele di I grado ed un lieve abbassamento della giunzione anorettale appena al di sotto della linea bisischiatica; in contrazione perineale buon sollevamento della parete posteriore del retto da parte della fionda pubo-rettale, con ampiamento a 105 dell'angolo VUP; in ponzamento l'angolo VUP si riduce a 80 (cistocele) e si evidenzia un lieve rettocele anteriore alto; tolto il CV si invita la paziente dapprima ad urinare e quindi a defecare ma si ottiene solo accentuazione del cistocele e del RETTOCELE ANTERIORE ALTO FINO AL III GRADO, che si svuoa man mano che l'abbassamento del mesoretto e del sigma terminale, con la pressione sulla parete anteriore del retto da parte di un PROGRESSIVO (fino al III grado) ENTEROCELE, porta ad un PROLASSO RETTO RETTALE con iniziale INTUSSUSCEZIONE.

Al fine di agevolare anche la minzione si estrae il tampone vaginale e si invita la paziente a contrarre in modo intermittente il perineo per 1', quindi a rilassarlo.
Solo a seguito di tale manovra pur permanendo un certo grado di enterocele si apre l'angolo VUP e la paziente riesce ad urinare a comando, senza significativo residuo postminzionale.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
A distanza è difficile esprimere un giudizio sulla opportunità di un intervento chirurgico.
La chirurgia del prolasso e del rettocele ha senso solo quando sono falliti tutti i tentativi di risolvere la ostruita defecazione con lassativi etc.etc.
Sarà il suo caso?
Utile una rivalutazione con una visita diretta.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta, purtroppo fare una visita è molto complicato, noi abitiamo a Pisa.
Magari potrebbe indicarci un riferimento almeno in toscana.

Grazie
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
https://siucp.org/centri-ucp/Toscana/UCP-di-Pisa-11.aspx

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie, conosciamo già il reparto del Dott. Naldini e siamo andati a visita già 3 o 4 volte. Il punto è che non sembrano intenzionati ad intervenire chirurgicamente.
Ci hanno prescritto riabilitazione pelvica, colon life, ultimamente Constella e Resolor, ma per adesso (e la cosa va avanti da molto tempo, siamo sfiniti) miamoglie "normalmente" riesce a fare solo feci a "pallette" poi magari prende una tisana e riesce ad andare un po', ma ha sempre, dico sempre, dolore al fianco sn e al basso ventre, soprattutto la notte, deve stare piegato sul fianco dx e poi piano piano le feci riescono un po' ad uscire.
Mi permetto una domanda. Visto che il Constella mia moglie non l'ha fatto come doveva è anche possibile prenderlo in concomitanza con il Resolor oppure uno esclude l'altro?
Grazie
Cordiali saluti