Tenesmo, dolori ed esami vari

Salve dottori,
dopo qualche anno torno a chiedervi consiglio.


Tutto è cominciato a gennaio, con dolori costanti presenti a sinistra dell’ombelico che si attenuavano a seguito delle defecazione per poi ricomparire.


Il mio medico di base a seguito di una palpazione non ha rilevato nulla di particolare, ho comunque eseguito un test del sangue occulto nelle feci sui 3 gg risultato negativo (spero di aver eseguito la raccolta in maniera corretta) ed esami del sangue completi che non hanno rilevato nulla di fuori posto, a parte una bilirubina sia diretta che indiretta leggermente alte (già riscontrate in passato) e che il mio curante, anche vedendo lo storico di altri esami de sangue, ha individuato come un Gilbert riacutizzatosi a causa dello stress.

I dolori sono poi scomparsi da soli nel giro di 48 ore senza più ripresentarsi.


In seguito i problemi si sono estesi anche al tratto superiore, con dolore epigastrico al tatto e sensazione di bruciore e dolore allo stomaco, a cui poi si sono aggiunti anche la nausea e alcuni episodi di reflusso notturno che mi facevano risvegliare con la bocca acida e mi provocavano disfagia in maniera intermittente.
Per questo sono tornato a eseguire una gastroscopia e un’eco addome completo nella seconda metà di febbraio.
È stata rilevata una gastropatia antrale cronica e una piccola esofagite puntiforme di grado A Los Angeles, per la quale sto terminando in questi giorni una cura di 8 settimane con pantoprazolo che sembra aver dato i suoi risultati, tanto che non ho più sintomi.


Tutto sembrava essersi sistemato, ma due settimane fa ho avuto diarrea e febbre per circa 36 ore, con feci liquide e color ocra.
Ho trattato la cosa solo con tachipirina per la febbre (scomparsa dopo circa 48 ore) e fermenti lattici, che nel corso di queste due settimane hanno risolto la consistenza delle feci (che ora sono sempre più o meno formate), ma a seguito di quell’episodio ho avvertito un costante stimolo alla defecazione, arrivando anche a 4 scariche al giorno di feci comunque formate, anche se in scarsa quantità.


Sabato scorso ho trovato sulla carta una macchiolina di sangue abbastanza rosso.


Spaventato ne ho parlato con il mio dottore che però mi ha detto che si tratta realisticamente di una leggera proctite, anche perché negli ultimi giorni avverto un po’ di bruciore dopo aver evacuato, e mi ha dato delle supposte da usare fino a scomparsa dei sintomi.


A oggi il sangue non si è più ripresentato, ma avverto continuamente lo stimolo a defecare da dopo colazione fino a dopo pranzo, quando poi la sensazione scompare e non si ripresenta fino al giorno dopo.


Parallelamente a tutto questo, da circa 2 mesi ho ripreso la terapia con sertralina 50 mg su indicazione del mio psichiatra assieme anche a un percorso psicologico per tenere a bada la mia ipocondria.


Vi chiedo se sarebbe il caso di fare ulteriori indagini, o se semplicemente devo imprare meglio a convivere con il mio intestino irritabile.


Grazie in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Pneumologo, Diabetologo, Medico internista 899 19
Intanto vorrei conoscere le abitudini alimentari e di vita
Consiglio una dieta equilibrata composta da alimenti freschi evitando spezie piccanti e alcolici e per 2 settimane latte e derivati
Se fuma eviti anche il fumo
Cerchi di cambiare ogni giorno almeno un'ora
Se i disturbi continuassero qualora non fosse mai stata fatta mi sottoporrei a colonscopia
La diagnosi di intestino irritabile in genere prevede l'esclusione di altri problemi
Intanto può ripetere la calprotectina fecale, il sangue occulto, parassiti, coprocoltura, elastasi fecale....grassi fecali
Eventualmente in un esame del sangue includa la cromogranina meglio dopo aver sospeso inibitori di pompa da almeno 2 settimane
Comunque senta prima il medico curante
Se fosse un po' che non fa ecografia dell'addome intero la ripeta anche con studio anse intestinali

Dr. Ida Fumagalli

[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta, dottoressa.

Non sono fumatore, fino a gennaio ho svolto regolare attività fisica, poi sospesa per una serie motivi.

Mangio stabilmente frutta e verdura, cerco di limitare la carne e inserire legumi e prodotti integrali. Il consumo di alcol è moderato e limitato a qualche birra o bicchiere di vino, e sempre comunque in concomitanza dei pasti, e che dall’episodio di diarrea ho comunque sospeso.

Negli ultimi giorni i sintomi sembrano essersi molto attenuati, soprattutto il tenesmo è praticamente scomparso.

Le evacuazioni arrivano a orari regolari, alla mattina prima o dopo colazione e poco dopo l’ora di pranzo, e si svolgono facilmente senza sforzi. Nella maggior parte dei casi si presentano formate, a volte più morbide di altre. Una cosa che ho notato è che spesso tendono inizialmente a galleggiare, per poi affondare una volta che da esse sono uscite numerose bolle d’aria.

L’eco addome completa di anse intestinali è stata eseguita a metà febbraio, e non ha rilevato nulla di fuori posto.

La colonscopia invece non l’ho mai eseguita.

Gli esami sulle feci non li ho eseguiti, dice che sarebbe il caso di procedere anche se i sintomi sono quasi scomparsi?

Cosa intende con cambiare almeno un’ora al giorno?

Comunque, come le ho detto, i sintomi sono per la grande maggioranza rientrati.

È possibile che si sia trattato di una coda lunga dell’episodio di inizio febbraio, che il mio curante aveva definito come un’influenza intestinale?
[#3]
Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Pneumologo, Diabetologo, Medico internista 899 19
Mi scuso, volevo dire camminare almeno un ora al dì
Se i sintomi se ne stanno andando può evitare altri esami
Nel caso invece persistessero eseguirei l'esame feci per SO, calprotectina, elastasi, grassi, parassiti, coprocoltura
Comunque ascolti il medico curante
Forse potrebbero giovare tisane al finocchio

Dr. Ida Fumagalli

[#4]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa per la cortesia e la disponibilità, se i sintomi dovessero ripresentarsi procederò come da lei suggerito, coordinandomi anche con il mio curante.

Le riporto solo un ultimo sviluppo. Negli ultimi tre giorni (da domenica sera a ieri a pranzo) a causa di una trasferta per un torneo della squadra che alleno, ho mangiato sostanzialmente solo pasta, carne e patate (il menu era fisso per tutti), con colazioni a base di latte, caffè e prodotti da forno.

Ebbene, dopo essere partito ancora con i sintomi che le ho descritto (soprattutto il tenesmo), devo dire che ho notato un miglioramento praticamente immediato, con feci più formate, compatte, scure e scomparsa del tenesmo da un giorno con l’altro.

Possibile che questo stacco dalla mia routine degli ultimi mesi sia a livello di testa che di abitudini alimentari abbia giovato?

Grazie ancora per l’attenzione.
[#5]
Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Pneumologo, Diabetologo, Medico internista 899 19
Può essere la distrazione o il cambio di clima o l'alimentazione che mi pareva non contenere né legumi né farine integrali
Bisogna non esagerare con l'integrale né coi legumi né coi semi ora di moda

Dr. Ida Fumagalli

[#6]
Utente
Utente
Esatto, non conteneva nè prodotti integrali nè legumi. Solo la prima sera erano presenti degli spinaci, che ho trovato in parte non digeriti nell’evacuazione della mattina seguente.

Come già detto, seguirò i suoi consigli, soprattutto sulla ripresa dell’attività fisica.

Grazie ancora!
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