Diverticoli e ostruita defecazione
Negli ultimi quattro mesi ho avuto un paio di infiammazioni diverticolari di grado lieve (curati a domicilio con ciproxin, dieta e movicol) a distanza di dieci anni da un primo episodio severo di diverticolite (2012).
Si porrebbe a questo punto il quesito se operarmi o no di resezione colica perché i miei disturbi e la qualità della vita sono ultimamente peggiorati parecchio e non riesco a risolverli con terapie varie: gli antispastici mi aiutano relativamente e soprattutto il normix non mi fa più effetto dopo dieci anni di assunzione ciclica mensile e non è facile sostituirlo (non tollero per altro il pentacol).
Il problema è che i diversi chirurghi e gastroenterologi che ho consultato mi danno pareri discordi: uno mi ha messo in lista di attesa dicendo che meglio un intervento in elezione di uno in urgenza, altri invece - anche considerando le mie condizioni generali (età, cardiopatia ischemica pregressa con stent e cardioaspirina da 12 anni) sconsigliano per ora l'intervento.
Inoltre c'è in concomitanza un altro problema: da anni ho un prolasso emorroidario di terzio grado non ancora trattato chirurgicamente (per timore di emorragie) e contestualmente una difficoltà defecatoria che è cresciuta negli ultimi tempi, nonostante un paio di trattamenti fisioterapici del pavimento pelvico.
Un chirurgo ultimamente mi ha consigliato (prima dell'eventuale intervento di resezione colica) di effettuare una defecografia RM, perché secondo lui il problema defecatorio sarebbe causa delle recenti infiammazioni diverticolari.
A questo si aggiungono vari timori miei nell'affrontare esami e interventi: con il colon infiammato ho paura persino di fare un clistere evacuativo per preparami alla RM di cui sopra.
Insomma una situazione davvero complicata o piuttosto un circolo vizioso difficile da spezzare.
Grazie per un parere.
Si porrebbe a questo punto il quesito se operarmi o no di resezione colica perché i miei disturbi e la qualità della vita sono ultimamente peggiorati parecchio e non riesco a risolverli con terapie varie: gli antispastici mi aiutano relativamente e soprattutto il normix non mi fa più effetto dopo dieci anni di assunzione ciclica mensile e non è facile sostituirlo (non tollero per altro il pentacol).
Il problema è che i diversi chirurghi e gastroenterologi che ho consultato mi danno pareri discordi: uno mi ha messo in lista di attesa dicendo che meglio un intervento in elezione di uno in urgenza, altri invece - anche considerando le mie condizioni generali (età, cardiopatia ischemica pregressa con stent e cardioaspirina da 12 anni) sconsigliano per ora l'intervento.
Inoltre c'è in concomitanza un altro problema: da anni ho un prolasso emorroidario di terzio grado non ancora trattato chirurgicamente (per timore di emorragie) e contestualmente una difficoltà defecatoria che è cresciuta negli ultimi tempi, nonostante un paio di trattamenti fisioterapici del pavimento pelvico.
Un chirurgo ultimamente mi ha consigliato (prima dell'eventuale intervento di resezione colica) di effettuare una defecografia RM, perché secondo lui il problema defecatorio sarebbe causa delle recenti infiammazioni diverticolari.
A questo si aggiungono vari timori miei nell'affrontare esami e interventi: con il colon infiammato ho paura persino di fare un clistere evacuativo per preparami alla RM di cui sopra.
Insomma una situazione davvero complicata o piuttosto un circolo vizioso difficile da spezzare.
Grazie per un parere.
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Indubbiamente situazione complessa e controversa non certi risolvibile qui. Il bilancio dei pro e dei contro per entrambi i problemi puo' fare orientare verso una soluzione chirurgica o meno ma va fatto con chi la segue personalmente. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 844 visite dal 29/03/2023.
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