Vorrei un parere sulla mia situazione e se è necessario fare ulteriori controlli
Premessa:
- Ho 24 anni, altezza 172, peso 71 kg.
- circa 8 mesi fa da un giorno all’altro accusai una forte sensazione di pienezza nel retto mista a stitichezza.
Mi rivolsi al proctologo che diagnosticò un infiammazione a livello rettale da curare con Pentacol 500 e Topster per 10 giorni (avendo in passato sofferto di prostatite).
La cura va a buon fine.
- 3 settimane fa si ripresenta la stessa sintomatologia che inizio a curare con la medesima terapia.
Dopo 7-8 giorni non vedendo miglioramenti fisso un appuntamento dal proctologo, il quale mi riferisce sempre di questa infiammazione e mi prescrivere asacol 1g per 10 giorni, i quali, in seguito a una mia telefonata si allungano a 13 totali, visto l’insuccesso della terapia.
Ad una mia ulteriore richiesta di un controllo il dottore mi liquida dicendo di farmi delle analisi.
Non piacendomi la poca disponibilità dello specialista decido di rivolgermi altrove.
- intanto oltre al senso di pienezza inizio a manifestare feci con striature rosse, nastriformi, scomposte, miste a disturbi gastrointestinali ogni volta che mangio qualcosa (aria nella pancia e nello stomaco).
Intanto pur andando in bagno tutti giorni ho (tutt’ora) molta difficoltà, dovendo spingere parecchio.
- mi rivolgo al secondo specialista che mi diagnostica una ragade anale e un lieve prolasso emorroidario spiegandomi che la sensazione di tenesmo proviene da un ipertono dello sfintere, che in secondo luogo impedisce anche la guarigione della ragade.
Mi prescrive antrolin per 15 giorni e decomproct per 10.
Aggiungo inoltre che neanche lui ha ritenuto necessario fare una rettoscopia
- qualche giorno fa ho fatto un’ecografia addominale completa, dalla quale risulta tutto nella norma tranne che per un intenso meteorismo colico.
-attualmente mancano 7 8 giorni prima che finisca la cura.
La sensazione di tenesmo si è ridotta parecchio anche se tuttora devo sforzarmi per defecare non capendo quando effettivamente ho lo stimolo e quando no, e le striature di sangue sembrano essere sparite, ma il resto no. Cerco in ogni caso di non sforzarmi troppo
- aggiungo che è un periodo di forte stress e la comparsa di questi fastidi non agevola la tranquillità mentale. Tranne qualche bruciore e prurito dopo essere andato di corpo non ho mai avuto dolori di nessun tipo. (Tranne che al momento della palpazione della ragade)
- mi è stato sconsigliato dal medico curante di assumere integratori o lassativi, consigliandomi di fare una dieta ricca di fibre e bilanciata.
La mia domanda è la seguente:
visto che sono 3 settimane che sto assumendo farmaci per via rettale, c è correlazione fra questi e i disturbi gastrointestinali (feci nastriformi con bordi scomposti che rilasciano del liquido giallognolo e meteorismo) che avverto?
O fra la ragade e questi ultimi?
Sono necessari ulteriori accertamenti?
Grazie in anticipo per la risposta.
Cordiali saluti
Quello che posso dirle è che senza una proctoscopia, visto il perdurare di alcuni sintomi, non è possibile escludere altre patologie.
Un consiglio,
sull' esecuzione di altre indagini, non può precedere questa semplice procedura.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Giorni dopo il consulto ho ripreso appuntamento con lo specialista, il quale dopo il controllo ha affermato che la ragade e le emorroidi erano passate. La forte sensazione di tenesmo che accusavo è causata da un edema in prossimità della zona più alta del retto. Mi ha spiegato che è necessaria una colonscopia, ma prima di questa (da fare indipendentemente dall’esito della cura) mi ha prescritto un mese di Asacol 800 3 volte al giorno, affermando che probabilmente ho una colite. Attualmente ad una settimana dall’assunzione di asacol sto decisamente meglio. I disturbi gastrointestinali si stanno alleviando e la sensazione di tenesmo si va via affievolendo, inoltre non sto più facendo feci nastriformi. Vi scrivo a proposito sempre delle feci, nonostante la consistenza e la forma siano tornate quasi alla normalità, noto quasi sempre una sorta di patina biancastra in alcuni punti delle feci, e in altri delle minuscole striature di rosso acceso. Possono considerarsi conformi alla mia condizione ?
Ripeto a distanza non ho elementi per poter confermare o contraddire quanto le è stato detto.
Ho solo una domanda: come è stato osservato e diagnosticato
l' edema nella parte alta del retto?
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Cordiali saluti
Solo ipotesi, che si sarebbero potute accertare, come le ho detto, con una semplice rettoscopia, esame che è parte integrante della vista proctologica.
Non mi sognerei mai di prescrivere farmaci per "prova".
Se lo desidera ci tenga informati, ma con dati certi alla mano.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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