Nausea e feci gialle

Gentili dottori, ho 31 anni e circa tre settimane fa, del tutto improvvisamente e senza che io ricordi di aver ingerito nulla di particolare, andavo incontro ad una improvvisa diarrea, che espellevo in notevole quantità.
Non era completamente acquosa, ma -perdonate l'analogia- aveva la densità dello yogurt greco, del cioccolato sciolto.
Il colore era castano chiaro, tendente al giallo.
Di episodi del genere ne ho avuti in totale tre, a distanza di un giorno o due gli uno dagli altri.
In concomitanza a questa indisposizione intestinale (che non ho mai avuto in queste forme), comparivano frequenti dolori addominali, accompagnati da un'insolita nausea (sebbene modesta (presente solo al momento del risveglio mattutino e, soprattutto, una forte flatulenza, quest'ultima insopportabile sia per la frequenza sia per l'odore di zolfo/uova marce.
Ho provato a combattere quella indisposizione facendo uso di molti liquidi, riso in bianco col limone e carne bianca, con un paio di bustine di diosmectal.
Nè dieta nè diosmectal sortivano particolari effetti.
Dopo una decina di giorni circa mi sono operato di tonsillectomia.
Dopo l'intervento ho fatto uso di antibiotico giornaliero e cibi freddi liquidi.
Nei primi tre/quattro giorni la situazione sul fronte intestinale è sembrata migliorare.
La flatulenza era praticamente scomparsa e le feci si sono ricompattate (ma questo anche un paio di giorni prima dell'intervento), assumendo dimensioni varabili ma decisamente solide.
Il loro colore, invece, è rimasto di un insolito castano chiaro, tendente al giallo.
Lo stesso colore delle scariche diarroica iniziali.
A cinque/ sei giorni dall'intervento è ripresa una discreta flatulenza (dall'odore pocanzi descritta) mentre le feci continuano ad essere solide, ma del classico colore castano chiaro-giallognolo.
Questa situazione intestinale non ordinaria va avanti ormai da quasi tre settimane ed in passato non ho mai sofferto di simili manifestazioni, nè in termini di colore delle feci nè in termini di flatulenza.
Rendendomi ben conto che una diagnosi a distanza è impossibile, volevo chiedere gentilmente, almeno sul piano teorico, di cosa potrebbe trattarsi e cosa mi consigliate di fare (es coprocultura) od altro genere di esami.
Ho atteso perché credevo che questa anomalia intestinale potesse essere transitoria.
Ma dopo tre settimane, pur essendo certamente migliorata, è tutt'ora presente, e con un andamento altalenante.
Sono un po' preoccupato (qualche mese fa ho scoperto a livello rettale un polipetto).
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
A distanza e tramite questo sito non prescriviamo esami, lei ha bisogno di essere visitato, dalla visita scaturirà l' indicazione ad eseguire esami strumentali e di laboratorio.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Dottore, ma è naturale che tramite questa piattaforma non possano né formularsi diagnosi attendibili né è possibile prescrivere esami. La visita del paziente e le opportune analisi di merito sono indispensabili. Però mi chiedevo, alla luce della vostra esperienza e sulla base degli elementi da me messi in rilievo, di cosa ipoteticamente poteva trattarsi. Chiedevo una supposizione, una ipotesi. Nulla di più, grazie.