Bruciore all'ano e al pene
Buongiorno,
scrivo questo messaggio nella speranza di avere una risposta da qualcuno poichè, aimè, sto perdendo ogni speranza.
Sono un ragazzo di 23 anni e da circa 3 anni lamento bruciore a livello del retto e del pene (glande compreso).
Quando 3 anni fa lamentai i primi sintomi di bruciore, incominciai a fare i classici esami più comuni come l'urinocoltura, dai quali però non ho trovato alcun esito di positività.
Gli esami che feci erano:
- urinocoltura (negativo)
- spermiocoltura (negativo)
- tampone uretrale (negativo)
A seguito di questi, decisi di andare da un urologo, il quale visitandomi, notò una leggera infiammazione della prostata e mi prescrisse una cura che però non funzionò.
Successivamente, decisi da andare da un urologo specialista, il quale visitandomi, non ha notato nulla di strano a livello urologico (ho effettuato anche urinoflussometria e radiografie varie delle zone interessate).
L'unica cosa che notò era che avevo una grande quantità di aria nella pancia e ipotizzo che questi miei disturbi fossero causati da questo.
Nel corso del tempo inoltre, ho totato altri disturbi (che non so se siano correlati o meno): ho da sempre sofferto di stitichezza, avendo una vita sedentaria, e con il passare del tempo ho incominciato ad alternare periodi di stipsi (anche per 5 giorni se non di più) a periodi in cui le feci erano liquide (o quasi), con un forte senso di bruciore anale e di pienezza intestinale.
A seguito di questi ulteriori sintomi decisi di andare da un gastroenterologo, tramite il quale ho effettuato diversi esami:
- esame per la celiachia (negativo)
- esame delle feci (con calprotectina > 400)
- breath test (lievemente positivo)
Supponendo che i valori alti di calprotectina fossero dovuti da un intolleranza al lattosio, ho proceduto a rimuovere completamente il lattosio dalla mia alimentazione.
Tuttavia, nonostante ciò, non ho riscontrato alcun miglioramento e i sintomi invece che sparire sembravano farsi più intensi.
Successivamente decisi con la gastroenterologa di provare a svuotare l'intestino effettuando una similpreparazione per la colonscopia, assumendo mezza dose di lassativi, per vedere se svuotando l'intestino stessi meglio.
Tuttavia anche questa "cura" è risultata poco utile.
Succevamente, siccome tra i sintomi lamentavo bruciore rettale, ho effettuato una visita proctologica che non ha riscontrato nulla di anomalo e il medico ha consigliato una visita dermatologica e un tampone microbiologico rettale (risultato negativo).
Dalla visita dermatologica è stato trovato un lichen sul glande, che però è nato molto dopo che sono comparsi i disturbi e che sicuramente si è sviluppato come conseguenza al forte stress che mi hanno provocato questi sintomi e continue visite.
Non so più cosa fare, sono disperato, e ho raggiunto il limite della sopportazione per questi sintomi che mi porto da 3 anni e che stanno piano piano peggiorando.
Scusate per il lungo messaggio di sfogo.
Spero che qualcuno possa aiutarmi.
scrivo questo messaggio nella speranza di avere una risposta da qualcuno poichè, aimè, sto perdendo ogni speranza.
Sono un ragazzo di 23 anni e da circa 3 anni lamento bruciore a livello del retto e del pene (glande compreso).
Quando 3 anni fa lamentai i primi sintomi di bruciore, incominciai a fare i classici esami più comuni come l'urinocoltura, dai quali però non ho trovato alcun esito di positività.
Gli esami che feci erano:
- urinocoltura (negativo)
- spermiocoltura (negativo)
- tampone uretrale (negativo)
A seguito di questi, decisi di andare da un urologo, il quale visitandomi, notò una leggera infiammazione della prostata e mi prescrisse una cura che però non funzionò.
Successivamente, decisi da andare da un urologo specialista, il quale visitandomi, non ha notato nulla di strano a livello urologico (ho effettuato anche urinoflussometria e radiografie varie delle zone interessate).
L'unica cosa che notò era che avevo una grande quantità di aria nella pancia e ipotizzo che questi miei disturbi fossero causati da questo.
Nel corso del tempo inoltre, ho totato altri disturbi (che non so se siano correlati o meno): ho da sempre sofferto di stitichezza, avendo una vita sedentaria, e con il passare del tempo ho incominciato ad alternare periodi di stipsi (anche per 5 giorni se non di più) a periodi in cui le feci erano liquide (o quasi), con un forte senso di bruciore anale e di pienezza intestinale.
A seguito di questi ulteriori sintomi decisi di andare da un gastroenterologo, tramite il quale ho effettuato diversi esami:
- esame per la celiachia (negativo)
- esame delle feci (con calprotectina > 400)
- breath test (lievemente positivo)
Supponendo che i valori alti di calprotectina fossero dovuti da un intolleranza al lattosio, ho proceduto a rimuovere completamente il lattosio dalla mia alimentazione.
Tuttavia, nonostante ciò, non ho riscontrato alcun miglioramento e i sintomi invece che sparire sembravano farsi più intensi.
Successivamente decisi con la gastroenterologa di provare a svuotare l'intestino effettuando una similpreparazione per la colonscopia, assumendo mezza dose di lassativi, per vedere se svuotando l'intestino stessi meglio.
Tuttavia anche questa "cura" è risultata poco utile.
Succevamente, siccome tra i sintomi lamentavo bruciore rettale, ho effettuato una visita proctologica che non ha riscontrato nulla di anomalo e il medico ha consigliato una visita dermatologica e un tampone microbiologico rettale (risultato negativo).
Dalla visita dermatologica è stato trovato un lichen sul glande, che però è nato molto dopo che sono comparsi i disturbi e che sicuramente si è sviluppato come conseguenza al forte stress che mi hanno provocato questi sintomi e continue visite.
Non so più cosa fare, sono disperato, e ho raggiunto il limite della sopportazione per questi sintomi che mi porto da 3 anni e che stanno piano piano peggiorando.
Scusate per il lungo messaggio di sfogo.
Spero che qualcuno possa aiutarmi.
[#1]
A distanza si possono fare solo ipotesi che potrebbero non aver fondamento, in molti casi, nella mia esperienza clinica, tali disturbi, dove urologi e colonproctologi non avevano rilevato nulla di patologico, erano da attribuire ad una irritazione del nervo Pudendo.
Potrebbe essere questa nevralgia la responsabile dei suoi disturbi?
Cordiali saluti.
Potrebbe essere questa nevralgia la responsabile dei suoi disturbi?
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 14/11/2022.
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