Un proctologo, il quale mi ha diagnosticato una ragade anale

A seguito di sanguinamenti abbondanti nella defecazione con sangue liquido e rosso vivo mi sono rivolto ad un proctologo, il quale mi ha diagnosticato una ragade anale a bordi sclerotici e di aspetto cronico. Non ho dolori ne durante il giorno, nè nella defecazione ne dopo.
Dall'anoscopia lo sfintere risulta normotonico, nel canale sussiste una papilla anale ipertrofica in corrispondenza dell'apice della ragade. Emorroidi esterne sotto scarsa tensione e interne di 1° grado.
Mi ha prescritto rectogesic (trinitroglicerina 4mg) per un mese, dicendomi però che essendo cronica potrebbe avere scarsi risultati e che dunque già prevederebbe un intervento.
A questo punto ho due quesiti. Non ci sono proprio altri metodi di guarigione al di là dell'intervento nel caso in cui la pomata non facesse effetto?? Questo perchè mi hanno riferito che l'intervento può avere come effetto collaterale l'incontinenza dei gas intestinali.
Inoltre, facendo sesso anale (in ricezione) volevo sapere cosa questo comportava, al di là delle precauzioni sulle malattie sessuali. Cioè sia in questo momento se facendolo peggiora la situazione o meno e, in caso di intervento, se può compromettere la tenuta dell'intervento stesso.
Grazie
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Ci sono sistemi meccanici (dilatatori anali) ma non e' detto che funzionino nel suo caso: dovra' parlarne con il Proctologo.
Ovviamente ogni trauma della regione (quindi anche il sesso anale) puo' causare riacutizzazione della ragade.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com