Tenesmo rettale senza cura
Sto richiedendo questo consulto per mio padre di 76 anni che non è molto tecnologico. Spero di non violare nessuna linea guida.
Il problema è il seguente: lui soffre fin da quando aveva 20 anni di costipazione/stipsi ed emorroidi.
Negli ultimi anni i sintomi emorroidari si erano aggravati fortemente, tanto da richiedere un intervento di emorroidectomia.
Inutile dire che la situazione emorroidi è stata risolta ma è sopraggiunto subito un altro problema che lo sta tormentando ormai da un anno.
In pratica ha frequenti stimoli ma non emette mai molte feci, eccetto dei saltuari episodi diarroici (circa ogni 2 settimane).
Sostiene di dover spingere forte per andare di corpo e questo lo porta ogni tanto ad avere un leggero prolasso che poi rientra senza grossi problemi, ma ogni volta che deve andare in bagno è una sofferenza.
Deve sedersi 4 volte almeno, ogni giorno, per "svuotare" l'intestino.
Prova molta frustrazione per questa condizione.
Ha subito una colonoscopia che, a parte una piccola macchiolina rossa, è risultata immacolata.
È stato visitato e gli è stato detto che il canale anale è libero e non avrebbe dovuto avere simili problemi.
Gli è stata prescritta inoltre una defecografia che, a detta del proctologo che lo aveva operato di emorroidi, è risultata perfetta, sebbene con dei valori leggermente superiori al range di normalità indicato per quanto riguarda gli angoli ARA, sempre lievemente maggiori di 10.
La visita si è conclusa con la prescrizione di alcune bustine al fine di ammorbidire le feci.
Abbiamo chiesto un secondo parere ad un altro medico che ha riscontrato una chiusura non perfetta in seguito all'intervento di emorroidi e ha prescritto anche lui dei prodotti che agiscono sulle feci al fine di favorire l'atto defecatorio (tra cui anche dei lassativi) ma il problema non è stato ancora risolto e sta cadendo in depressione perché pensa che non troverà mai sollievo.
Mio padre osserva una perfetta dieta mediterranea: mangia pasta/pane, tanta verdura e frutta.
Gli unici difetti dietetici sono l'assunzione frequente di insaccati, un bicchiere di vino al pasto e un po' poca acqua (indicativamente poco più di mezzo litro al giorno).
Inoltre fuma parecchio ma appena gli diciamo che dovrebbe provare a smettere per vedere come va, la sua dipendenza parla per lui e dice che è impossibile per lui smettere, anche perché è la sua valvola di sfogo emotiva.
Leggendo altri consulti, abbiamo pensato potesse trattarsi di colon irritabile perché sia mio fratello che io ne soffriamo, ma nessun medico ha mai accennato a questo tipo di problema.
Potete darci cortesemente un consiglio?
A questo punto non sappiamo più cosa fare.
Grazie se potrete risponderci.
Il problema è il seguente: lui soffre fin da quando aveva 20 anni di costipazione/stipsi ed emorroidi.
Negli ultimi anni i sintomi emorroidari si erano aggravati fortemente, tanto da richiedere un intervento di emorroidectomia.
Inutile dire che la situazione emorroidi è stata risolta ma è sopraggiunto subito un altro problema che lo sta tormentando ormai da un anno.
In pratica ha frequenti stimoli ma non emette mai molte feci, eccetto dei saltuari episodi diarroici (circa ogni 2 settimane).
Sostiene di dover spingere forte per andare di corpo e questo lo porta ogni tanto ad avere un leggero prolasso che poi rientra senza grossi problemi, ma ogni volta che deve andare in bagno è una sofferenza.
Deve sedersi 4 volte almeno, ogni giorno, per "svuotare" l'intestino.
Prova molta frustrazione per questa condizione.
Ha subito una colonoscopia che, a parte una piccola macchiolina rossa, è risultata immacolata.
È stato visitato e gli è stato detto che il canale anale è libero e non avrebbe dovuto avere simili problemi.
Gli è stata prescritta inoltre una defecografia che, a detta del proctologo che lo aveva operato di emorroidi, è risultata perfetta, sebbene con dei valori leggermente superiori al range di normalità indicato per quanto riguarda gli angoli ARA, sempre lievemente maggiori di 10.
La visita si è conclusa con la prescrizione di alcune bustine al fine di ammorbidire le feci.
Abbiamo chiesto un secondo parere ad un altro medico che ha riscontrato una chiusura non perfetta in seguito all'intervento di emorroidi e ha prescritto anche lui dei prodotti che agiscono sulle feci al fine di favorire l'atto defecatorio (tra cui anche dei lassativi) ma il problema non è stato ancora risolto e sta cadendo in depressione perché pensa che non troverà mai sollievo.
Mio padre osserva una perfetta dieta mediterranea: mangia pasta/pane, tanta verdura e frutta.
Gli unici difetti dietetici sono l'assunzione frequente di insaccati, un bicchiere di vino al pasto e un po' poca acqua (indicativamente poco più di mezzo litro al giorno).
Inoltre fuma parecchio ma appena gli diciamo che dovrebbe provare a smettere per vedere come va, la sua dipendenza parla per lui e dice che è impossibile per lui smettere, anche perché è la sua valvola di sfogo emotiva.
Leggendo altri consulti, abbiamo pensato potesse trattarsi di colon irritabile perché sia mio fratello che io ne soffriamo, ma nessun medico ha mai accennato a questo tipo di problema.
Potete darci cortesemente un consiglio?
A questo punto non sappiamo più cosa fare.
Grazie se potrete risponderci.
[#1]
A distanza è impossibile fare una diagnosi ed indicare un percorso terapeutico.
Se si escludono cause organiche retto anali o funzionali sfinteriche di ostruita defecazione,
l' ipotesi di disturbi collegati ad una sindrome dell' intestino irritabile è possibile.
Cordiali saluti.
Se si escludono cause organiche retto anali o funzionali sfinteriche di ostruita defecazione,
l' ipotesi di disturbi collegati ad una sindrome dell' intestino irritabile è possibile.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Buongiorno dottor D'Oriano,
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
La cosa che ha preoccupato di più mio padre è il fatto che i dottori a cui ci siamo rivolti minimizzassero sempre i suoi sintomi. Le posso assicurare che non è una persona che tenta di attirare l'attenzione su di sé, fingendo malori che non ha, anzi.
L'eventuale diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile, la dovrebbe indicare un terzo proctologo, un gastroenterologo o un dietista?
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
La cosa che ha preoccupato di più mio padre è il fatto che i dottori a cui ci siamo rivolti minimizzassero sempre i suoi sintomi. Le posso assicurare che non è una persona che tenta di attirare l'attenzione su di sé, fingendo malori che non ha, anzi.
L'eventuale diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile, la dovrebbe indicare un terzo proctologo, un gastroenterologo o un dietista?
[#3]
Un esperto in problemi organici e funzionali ano-rettali e pelvici, direi un colonproctologo.
Prego.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 28/10/2022.
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