Sigmoidoscopia
Salve, ho 42 anni e nella mia vita ho effettuato due sigmoidoscopie, una nel 2010 ed un' altra nel 2015 presso dei medici gastroenterologi, i quali mi hanno consigliato di farle per scrupolo ed escludere patologie gravi in seguito a episodi di proctorragia rosso viva visibile sulla carta igienica dopo la defecazione ed a volte sulle feci, entrambi gli esami hanno dato esito negativo ed è stata riscontrata solo la presenza di emorroidi e ragadi che quindi verosimilmente erano responsabili degli episodi di proctorragia.
Ora, in questi sette anni, dal 2015 ad oggi, avrò avuto sicuramente episodi simili sui quali non mi sono soffermato poiché ero tranquillo degli esiti dei precedenti esami dando la responsabilità alle emorroidi, da qualche mese a questa parte però, complice un po' di stress, sto nuovamente soffermandomi con un po' di preoccupazione su episodi di prurito anale con conseguenti episodi di proctorragia visibili sulla carta igienica e un paio di volte sulle feci in occasione di defecazione dura.
Spesso il prurito è presente in momenti di vita quotidiana, a volte torno a casa dal lavoro (sedentario) e sentendo del prurito in zona anale tampono con un fazzoletto l'ano che si rileva essere umido riscontrando materiale purulento giallognolo misto a volte a piccole tracce di sangue.
Preciso che dopo la defecazione eseguo pulizia molto accurata sempre con salviette umidificate che ho letto su internet possono contribuire a irritare la zona e creare lacerazioni.
Ora, vorrei chiedervi se a distanza di 7 anni dall'ultima sigmoidoscopia con esito negativo é verosimile che tali sintomi riscontrati da qualche mese a questa parte possano essere riconducibili a qualcosa di più grave di un semplice disturbo emorroidario, e quindi se sia il caso di sottopormi a nuova visita e nuovo esame endoscopico.
Ho letto su internet che generalmente polipi e tumori della zona ci mettono circa 10 anni a formarsi pertanto vorrei sapere se gli esami effettuati in passato mi offrano un sufficiente margine di tranquillità in merito.
Preciso che in famiglia non esistono episodi di problemi gravi sull'apparato digerente, che mi alimento in modo equilibrato senza cibo "spazzatura" e che vado in bagno con regolarità ed in modo soddisfacente.
Grazie a chiunque mi risponderà.
Ora, in questi sette anni, dal 2015 ad oggi, avrò avuto sicuramente episodi simili sui quali non mi sono soffermato poiché ero tranquillo degli esiti dei precedenti esami dando la responsabilità alle emorroidi, da qualche mese a questa parte però, complice un po' di stress, sto nuovamente soffermandomi con un po' di preoccupazione su episodi di prurito anale con conseguenti episodi di proctorragia visibili sulla carta igienica e un paio di volte sulle feci in occasione di defecazione dura.
Spesso il prurito è presente in momenti di vita quotidiana, a volte torno a casa dal lavoro (sedentario) e sentendo del prurito in zona anale tampono con un fazzoletto l'ano che si rileva essere umido riscontrando materiale purulento giallognolo misto a volte a piccole tracce di sangue.
Preciso che dopo la defecazione eseguo pulizia molto accurata sempre con salviette umidificate che ho letto su internet possono contribuire a irritare la zona e creare lacerazioni.
Ora, vorrei chiedervi se a distanza di 7 anni dall'ultima sigmoidoscopia con esito negativo é verosimile che tali sintomi riscontrati da qualche mese a questa parte possano essere riconducibili a qualcosa di più grave di un semplice disturbo emorroidario, e quindi se sia il caso di sottopormi a nuova visita e nuovo esame endoscopico.
Ho letto su internet che generalmente polipi e tumori della zona ci mettono circa 10 anni a formarsi pertanto vorrei sapere se gli esami effettuati in passato mi offrano un sufficiente margine di tranquillità in merito.
Preciso che in famiglia non esistono episodi di problemi gravi sull'apparato digerente, che mi alimento in modo equilibrato senza cibo "spazzatura" e che vado in bagno con regolarità ed in modo soddisfacente.
Grazie a chiunque mi risponderà.
[#1]
Farei colonscopia e visita proctologica per definire e risolvere il problema. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Ex utente
Mi scusi dottore, provvederó senz'altro a seguire il suo consiglio, vorrei solo sapere se visti i due esami endoscopici del retto/sigma già effettuati negli anni passati con esito negativo si possa stare abbastanza tranquilli in merito al rischio di patologie di una certa gravità.
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 03/10/2022.
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