Dolori post anoscopia e prolasso di 3 grado
A gennaio mi è stata trovata una ragade anale acuta, lieve ipertono dello sfintere e emorroidi interne di II grado non particolarmente congeste.
Mi è stata prescritta terapia con Levorag, Emortrofine ORO e lavaggi con sapone anonet e ovviamente con l'indicazione di rispettare un alimentazione con fibre e giusta idratazione.
Dopo circa 2 mesi la situazione andava sicuramente molto meglio, ma avevo ancora episodi di piccoli sanguinamenti con poco dolore.
Quindi effettuo seconda visita, e questa volta mi viene prescritto pomata Antrolin e Dilatan per un mese, inoltre continuare ciclicamente con il Levorag.
Dopo ulteriori 2 mesi, in cui la situazione sembrava di molto migliorata, ho avuto qualche piccolo sanguinamento, per una singola defecazione difficoltosa.
Riprendo per un periodo il dilatan e subito va meglio.
Questa volta avevo intenzione di procedere con il Dilatan per un altro mese, ma dopo 15 giorni mi fermo a causa della comparsa di una pallina violacea in zona perianale.
Nuova visita: gavocciolo emorroidario trombizzato, (anche se leggendo diversi consulti sul sito, sento di poter definire come ematoma perianale).
Mi viene prescritto Prisma per 10 giorni, inoltre mi viene detto che la ragade non c'è piu, e sempre presenti emorroidi interne di II grado "non rilevanti".
Dopo 10 giorni il dolore comincia ad essere di meno e a distanza di 25 giorni il trombo si è ridotto di molto e quasi non crea più fastidio.
Arriviamo al dunque:
La visita eseguita ieri, mi vedeva recarmi dal proctologo con pochi fastidi, nessun sanguinamento e voleva essere più incentrata su una piccola puntina dura che sentivo sotto pelle in zona anteriore destra.
Il problema è che la suddetta visita, eseguita con dito e poi con anoscopio, mi ha provocato un dolore molto intenso... Al momento dell'anoscopio ho sofferto tantissimo...la dott.
ssa voleva vedere bene la situazione e comprendo...ma mi pare che la pomata anestetica poteva essere usata "meglio"...
So del mio lieve ipertono, e a gennaio non riuscii neanche a farmi visitare con l'anoscopio.
Mentre nei mesi successivi posso dire di aver avuto fastidio all'anoscopia ma mai un dolore simile durante la visita.
La diagnosi è di prolasso muco emorroidario di III grado (emorroidi "gonfissime" mi è stato detto a voce) , mentre la ragade al momento non c'è più, e moderato ipertono.
Mi viene prescritto Pentacol gel per 15 gg 1 al gg e Proctonorm 2 al di x 15 gg e poi 1 x 30 gg.
assumere fibre, 2 lt acqua ecc
Il problema è che dopo l'anoscopia mi fa male tutto, e ho fitte in vari punti.
Ho trovato anche del sangue in bagno che non vedevo da un bel po e il trombo che stava andando meglio è tornato a fare un po male.
E' possibile che in un mese delle emorroidi passino da essere tranquillamente "trascurabili", a prolasso di III grado?
Puo essere che il dolore all'anoscopia sia dovuto a questo peggioramento delle emorroidi?
Ho il terrore che l'anoscopia mi abbia creato piu fastidi di prima...
L' anoscopia, insieme alla congestione emorroidaria, potrebbe averle creato i problemi che riferisce.
Sul grado di prolasso non ho elementi per poter commentare un così repentino aggravamento.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Riporto la diagnosi cosi come è stata scritta :
All'ER: non ragadi anali. sfintere ipertonico, normoreagente, non tumefazioni palpabili in ampolla, non sangue, prolasso muco-emorroidario evidente durante il ponzamento.
All'anoscopia: prolasso muco-emorroidario di III grado circonferenziale notevolmente congesto.
Ciò che mi fa specie è che neanche un mese fa alla visita per il trombo, si rilevava lieve ipertono e gavocciolo trombizzato esterno a ore 5, e mi è stato detto a voce ( dopo anoscopia) che internamente non avevo una situazione patologicamente rilevante riguardo le emorroidi e di stare tranquillo. Mi sono deciso a fare una visita di controllo questi giorni non per particolari problemi in quanto in bagno non avevo fastidi, solo qualche giorno fa piccolissime tracce ematiche sulla carta, e il trombo aveva praticamente quasi smesso di darmi fastidi. Sentivo però palpando l'orifizio, una pallina sottopelle, che mi reca fastidio al tatto e delle fitte da seduto e talvolta anche in piedi in quel punto. Ho pensato a qualcosa collegato alla ragade o addirittura una fistola, mentre alla visita mi viene detto che fa parte della congestione emorroidaria che ho al momento.
E' plausibile che questa pallina sia un emorroide congesta?
Si sgonfierà con pentacol + proctonorm?
Può essere che io abbia peggiorato la situazione continuando da mesi con i semicupi caldi che facevo per rilassare lo sfintere e mi conviene quindi interromperli o farli con acqua al massimo tiepida se non "fresca?
Vivo purtroppo un periodo di forte stress e per lavoro sono costretto per ore seduto al PC..
A distanza possiamo solo attenerci a quello che le è stato detto e consigliato.
Il suo interlocutore, in questi casi, è chi ha eseguito la visita.
Prego
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
chiedo a questo punto solo dei consigli:
-Mi conviene evitare i semicupi con acqua calda ( mai usata caldissima ovviamente) per evitare infiammazione ulteriore, o magari farli con acqua solo tiepida o fresca?
-Posso usare una pomata esterna non cortisonica per avere un po di sollievo durante la giornata, al di là del pentacol da usare la sera?
-Il pentacol da quello che ho capito dovrebbe ridurre la congestione che ho al momento giusto?
-Posso continuare a usare il cuscino a ciambella o questo genera delle pressioni differenti che comunque non vanno bene?
-In quanti giorni potrei avere dei miglioramenti con la terapia?
Ho il timore che questo mio problema sia strettamente legato al lavoro che faccio oltre che allo stress, e che io sia destinato a doverlo abbandonare se voglio tenere sotto controllo il problema, in quanto temo che una passeggiata la sera (quando riesco a farla) non sia sufficiente dopo 8 ore di lavoro al pc...
Per quando riguarda il resto, sempre acqua calda e mai fredda per problemi emorroidari, questa fa rilassare gli sfinteri evitando strozzamenti del tessuto emorroidario prolassato.
Non consiglio mai ciambelle.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Approfitto della sua gentilezza per qualche altra domanda a cui spero possa rispondere e che non vìoli le regole del sito :
-Il pentacol ha la funzione (nel mio caso) di "sfiammare" o comunque decongestionare le emorroidi interne giusto?
-La puntina "sottocutanea" all'orifizio che mi genera fastidio, identificata nella visita come emorroide congesta, immagino che io la possa "sentire" a causa del prolasso...questa dovrebbe/potrebbe sgonfiarsi con la cura che mi è stata data, al di là del prolasso?
-Io so che un prolasso di III grado indica emorroidi che devono essere riposizionate manualmente, ma io ( per fortuna ) non ho questo problema . Nel senso che al ponzamento riesco a vedere della mucosa violacea fare capolino, ma non vedo emorroidi in fuori. Si può definire un III grado anche in base alla "sola" congestione delle emorroidi interne?
-Lei sconsiglia generalmente l'uso delle ciambelle, ma in presenza di fastidi da seduto, è bene semplicemente avere l'accortezza quindi di fare della pause ogni tanto e magari riuscire a fare un po di movimento durante la giornata ?
-Vista la notevole congestione che mi è stata trovata, e visto il mio lavoro di ore al PC, sarebbe opportuno evitare per qualche giorno di lavorare fino almeno ad un miglioramento evidente? Lo chiedo perchè temo che stare seduto possa prolungare la guarigione quanto meno della fase acuta..anche se il lavoro anche al termine di questa fase mi impone di stare molto seduto,e non so se le buone abitudini di idratazione e di movimento potranno mai essere sufficienti..
- La nicotina anche se "da sigaretta elettronica" svolge un ruolo rilevante nei confronti del mio problema, al di la del fatto che sarebbe meglio evitare di assumerne in generale?
La ringrazio di cuore
Sufficienti i semicupi e un po di "pazienza" ? ho il terrore che mi abbia generato ferite o altri problemi simili che faranno fatica ad andare via..
chiedo scusa per l'apprensione, ma gia la situazione non era delle più rosee e questo mi ha provocato ulteriore stress fisico e mentale..
Le precauzioni da prendere nella malattia emorroidaria sono sempre le stesse: evitare la sedentarietà, alimentazione ricca di fibre ed evitare cibi e bevande irritanti, evitare inalazioni di nicotina.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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