Emorroidi post parto che non passano
Durante il parto a seguito di una forte diarrea mi sono uscite delle emorroidi esterne, rientrate da sole senza alcun trattamento in circa una settimana.
Dopo il parto, cesareo, ho avuto un’infezione con rispettiva cura antibiotica, che mi ha causato una forte diarrea prolungata al seguito della quale mi sono uscite delle emorroidi esterne (3 o 4 della grandezza di metà cece), sono andata da una proctologa che mi ha detto che dal punto di vista anale tutto ok, emorroidi interne di 1 grado ma molto lieve e queste esterne, mi da supposte e daflon...il problema che a distanza di quasi 3 mesi, queste emorroidi non sono ancora rientrate...mi spiego...ho momenti della giornata o giorni dove il sedere e completamente liscio, e altri momenti, sopratutto quando tirò la pelle dell’ano per mettere della crema all’ossido di zinco, che si gonfiano immediatamente per poi riappianassi...del gonfiore a essere sincera non mi interessa, il problema è il fastidio perenne che ho all’ano...anche quando sono piane in corrispondenza dell’ emorroidi ho sempre sensazione di tensione, fastidio e bruciorino, sempre!! ! Il proctologo dice che non c’è niente (anche perché quando sono andata le amiche erano piane) ma a me questo fastidì permangono continuamente.
Perché mi succede questo?
Potrebbero ancora rientrate o ormai è passato troppo tempo?
Quali sono le tecniche per la rimozione delle stesse?
C’è qualcosa di non invasivo?
Vi sarei grata di una risposta perché sono davvero disperata
Il suo prolasso emorroidario probabilmente è peggiorato in questi anni, peggioramento responsabile della sintomatologia descritta.
Purtroppo non tutti i prolassi rispondono allo stesso modo alla terapia medica, questo è il motivo per il quale alcuni, anche se non particolarmente di grado avanzato, necessitano di trattamento chirurgico.
La chirurgia del prolasso emorroidario è una chirurgia definita tailored(sartoriale), una chirurgia su misura. Questo è il motivo per il quale solo dopo una visita diretta sarà possibile indicarle la tecnica più idonea nel suo caso.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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La ringrazio per il suo riscontro. Mi scusi ho capito cosa vuole dirmi ma non ho ben chiare due cose. La prima come mai queste emorroidi esterne sui bordi dell’ano (e non interne prolassate) si riassorbono e poi magari escono fuori sotto tensione per poi riassorbirsi, sono queste a darmi fastidio, quelle interne sono minime, erano di 1 grado e si sono riassorbite subito. A prescindere dal tipo di problema, le tecniche, oltre a quelle chirurgiche, per la sistemazione di solo emorroidi esterne (legatura, laser, ecc). Da ultimo è solo se può aiutarmi, possono essere conseguenza di un indebolimento del pavimento pelvico o di una disbiosi intestinale visto che a seguito di cura antibiotica ho ancora feci molto molli e problemi generali al l’intestino per cui mi è stata prescritta una cura con i fermenti?
La ringrazio ancora molto del suo prezioso consulto.
Le emorroidi, che ormai non sono più nella loro sede naturale, possono gonfiarsi quando c'è un aumento di pressione e sgonfiarsi quando questa pressione cede.
Il loro scivolamento verso il basso ed
all' esterno è dovuto ad un cedimento della parete rettale e del pavimento pelvico, anche le frequenti scariche diarroiche possono aver contribuito.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Una buona giornata
Nel caso di un prolasso pronunciato della parete rettale interna il trattamento delle sole emorroidi(legatura, laser diretto sulle emorroidi, help dearterializzazione, sclerosi, etc.) sarà insufficiente e gravato da rapida recidiva.
Solo dopo una visita sarà possibile indicarle l' intervento.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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La specialista mi ha detto che e tutto nella norma, minime emorroidi di 1 grado interne, ma mi ha detto nemmeno 1 grado, qualcosa di minuscolo. Buon tono muscolare e proctologicamentu tutto bene. Per quanto riguarda le piccole emorroidi esterne che ci sono solo alcuni momenti della giornata, mi ha detto che è normale che con il caldo o sotto sforzo e pressione ogni tanto si gonfiano per poi tornare piane ma non sono patologiche. Non prende minimamente in considerazione un intervento ma al massimo una legatura più avanti, anche se mi dice che sono talmente minuscole che non saprebbe nemmeno cos legare. Per quanto riguarda i sintomi che riferisco (piccolo senso di ingombro, bruciorino e fastidio) mi dice che sono tutti creati dalla mia testa, da un collegamento che avrei fatto fra la testa e il mio ano, probabilmente per una piccola depressione post partum. Mi ha prescritto unicamente un pò di fisioterapia per il pavimento pelvico per il senso di ingombro e/o pesantezza che indico. A questo punto le chiedo, c'è qualche altro esame che potrei fare in merito a questi sintomi o possono essere davvero generati dalla mia testa? mi sembra davvero assurdo.
La ringrazio per una sua ultima risposta e le auguro una buona serata
Segua i consigli di chi ha eseguito la visita.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Ringrazio nuovamente per il suo consulto e la lascio in pace.
Cordialmente
I gavoccioli emorroidari sono in numero di tre e sono posizionati internamente al di sopra della linea "pectinea".
Se le sue emorroidi sono prolassate di I grado non può percepirle all' esterno in nessun momento della giornata, queste anche alla defecazione non escono dal canale anale.
Fatta questa premessa, che lascia un punto interrogativo su quello che lei percepisce e su quello che le è stato diagnosticato, non ritengo opportuno, farle un elenco di interventi che potrebbero non
trovare indicazione nel suo caso specifico.
In ogni caso gli interventi da lei indicati non sono idonei nel trattamento delle emorroidi che scivolate in basso appaiono sul margine anale.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Spero di essermi spiegata meglio e mi scuso ancora per il disturbo.
Quello che erroneamente viene definito plesso emorroidario esterno in effetti sono solo delle vene che si trovano sul margine anale formando un plesso venoso sottocutaneo. Le vere emorroidi sono quelle interne costituite da un agglomerato spongioso di vene ed arterie che si differenziano anche per una diversa origine arteriosa e venosa.
Un problema di gonfiore delle vene sul margine anale non è un problema emorroidario vero e proprio ed le tecniche di trattamento non sono le stesse utilizzate per il prolasso emorroidario.
La loro asportazione potrebbe essere necessaria solo nel caso di fenomeni di trombosi, ematomi e sanguinamento, patologie che riconoscono una diversa origine rispetto a quella che è alla base della malattia emorroidaria vera e propria.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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La ringrazio per le spiegazioni, ora mi è chiamala differenza e le confermo che il mio problema riguarda le vene esterne sul canale anale. MI scuso inoltre per il ritardo ma con due bambini piccoli il tempo vola.
Queste piccole "emorroidi" sul margine anale si sono riassorbite. Ho notato che si rigonfiano unicamente quando dilato le natiche, sto accovacciata o le stuzzico, per poi riassorbirsi subito dopo pochi secondi. Questo cosa significa secondo lei? sono le vene rimaste dilatate che rimaranno sempre così o con il tempo passerà? Preciso che ormai sono 3 mesi e mezzi.
Del resto non mi interessa che si gonfiano, se non che io continuo ad avvertire fastidio e un pò di bruciore in quella zona anche quando di fatto questi rigonfiamenti non ci sono. il proctologo dice che non c'è nulla ed è una questione psicologica, per la sua esperienza queste vene possono creare questi fastidi anche se i rigonfiamenti si sono riassorbiti?
Ultima cosa, se io decidessi per l'intervento di rimozione di queste vene esterne, tale è invasivo come un'emorroidectomia tradizionale? andrebbero comunque a incidiere il canale anale?
la ringrazio ancora per i suoi consigli perché sta rincuorando una mamma che purtroppo non riesce a stare serena per questo problema.
Vene notevolmente dilatate per frequenti episodi di congestione, ematomi, trombosi, possono richiedere,sempre se responsabili di disturbi, una asportazione chirurgica, con esiti cicatriziali minimi.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Ora mi è chiaro il tutto.
Come le dicevo sono 3 mesi che ho questi sintomi, volevo attendere l'inverno per vedere come andava, secondo la sua esperienza potrebbe migliorare con il tempo? La lassività post parto e gli squilibri ormonali giocano un ruolo in tutto questo?
Qualora mi decidessi per l'intervento chirurgico, mi potrebbe indicare a gradi linee come si svolge e i tempi di recupero? Entreranno nel canale anale? chiedo questo per valutare se farlo durante il mio congedo maternità o attendere ancora e se mai farlo in un secondo momento; sempre che i tempi di recupero non siano troppo lunghi.
Con queste ultime domande la ringrazio ancora molto per tutti i chiarimenti e le auguro una buona giornata.
A distanza senza una visita non posso dirle se c'è indicazione chirurgica e che tipo di intervento.
Il decorso post operatorio varia da intervento ad intervento.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Prego
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Quanto tempo mi consiglia di aspettare per vedere se i sintomi andranno via? non vorrei agire troppo in fretta (intervento) visto che i disturbi sono lievi. 6 mesi di tempo è ragionevole?
MI scusi il disturbo, so di averle rubato tempo e queste sono davvero le mie ultime domane. Rigrazie mille.
A distanza e senza una visita non è possibile consigliarle nulla.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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