Minzione frequente ed evacuazione difficoltosa
Salve,
Sono un ragazzo di 22 anni.
Scrivo perchè ormai sono circa due anni che continuo ad avere un problema che si riflette nella fascia bassa dell'addome; problemi di tipo minzionale ed evacuativo, e spero che qualcuno possa darmi una risposta perchè convivere con questo problema sta diventando sempre più difficoltoso.
Tutto è cominciato con uno stimolo impellente di dover urinare come sintomo: vado frequentemente al bagno ad urinare e ogni volta faccio molta fatica a cominciare la minzione; successivamente non riesco a smettere e sento continuamente di avere ancora urina nella vescica; perdo quindi molto tempo al bagno nel tentativo di espellere quella sensazione fastidiosa di urina che mi accompagna.
Il getto non mi provoca bruciore o perdite post-minzione, solo difficoltà estrema nel tentativo di urinare e concludere la minzione (che interrompo per stanchezza di fare sforzi).
Verso dicembre 2021 invece, ho notato anche delle difficoltà a livello evacuativo: sento quasi sempre lo stimolo di dover evacuare; la mattina vado spesso al bagno perchè non riesco mai ad svuotarmi normalmente, 3-4-5 volte nell'arco della prima mattina, quando poi evacuo sento di non essermi mai svuotato completamente perciò attuo sforzi eccessivi e dolorosi nel tentativo di espellere quel peso eccessivo che mi da così fastidio o comunque di eliminare la pressione anale che aumenta se non provo a sforzarmi; la cosa si ripete principalmente dopo i pasti e ogni volta mi provoca molta ansia perchè so che per non sentire gonfiore o malessere devo per forza fare sforzi; preciso che la consistenza delle emissioni è prevalentemente mista, le prime emissoni sono più dure e formate, successivamente sono molto pastose e in entrambi i casi noto una forma a metà strada tra la normale a salsiccia e di tipo nastriforme.
Mi capita di notare, inoltre, che altre volte le feci sono frammentate a pezzi piccoli ed escono sempre difficoltosamente.
Ho consultato il mio medico di base, il quale mi ha prescritto un'ecografia, una TAC e un'uroflussometria.
I risultati sono stati rispettivamente "sfiancamento del pavimento pelvico" e "Minzione debole"; a livello intestinale non hanno riscontrato problemi.
A breve consulterò anche un urologo sotto consiglio medico.
Premetto che questo problema mi ha sfinito anche a livello psicologico quindi credo che l'ansia giochi molto a mio sfavore, tuttavia l'ansia è divenata forte solo dopo che ho cominciato ad avere questi sintomi che non riesco a spiegare... sopratutto quelli intestinali che persistono nonostante le analisi non mostrino nulla.
Le mie domande quindi sarebbero:
- Quale potrebbe essere questo problema che tanto mi perseguita che un'ecografia e una TAC ancora non hanno inquadrato?
- Potrebbe essere Colon irritabile o qualcos'altro di abbastanza simile?
- Esistono dei rimedi che posso adottare sino al momento della diagnosi finale?
N.
B: ho già provato a migliorare la dieta, esercizio fisico e quant'altro ma la situazione non migliora
Sono un ragazzo di 22 anni.
Scrivo perchè ormai sono circa due anni che continuo ad avere un problema che si riflette nella fascia bassa dell'addome; problemi di tipo minzionale ed evacuativo, e spero che qualcuno possa darmi una risposta perchè convivere con questo problema sta diventando sempre più difficoltoso.
Tutto è cominciato con uno stimolo impellente di dover urinare come sintomo: vado frequentemente al bagno ad urinare e ogni volta faccio molta fatica a cominciare la minzione; successivamente non riesco a smettere e sento continuamente di avere ancora urina nella vescica; perdo quindi molto tempo al bagno nel tentativo di espellere quella sensazione fastidiosa di urina che mi accompagna.
Il getto non mi provoca bruciore o perdite post-minzione, solo difficoltà estrema nel tentativo di urinare e concludere la minzione (che interrompo per stanchezza di fare sforzi).
Verso dicembre 2021 invece, ho notato anche delle difficoltà a livello evacuativo: sento quasi sempre lo stimolo di dover evacuare; la mattina vado spesso al bagno perchè non riesco mai ad svuotarmi normalmente, 3-4-5 volte nell'arco della prima mattina, quando poi evacuo sento di non essermi mai svuotato completamente perciò attuo sforzi eccessivi e dolorosi nel tentativo di espellere quel peso eccessivo che mi da così fastidio o comunque di eliminare la pressione anale che aumenta se non provo a sforzarmi; la cosa si ripete principalmente dopo i pasti e ogni volta mi provoca molta ansia perchè so che per non sentire gonfiore o malessere devo per forza fare sforzi; preciso che la consistenza delle emissioni è prevalentemente mista, le prime emissoni sono più dure e formate, successivamente sono molto pastose e in entrambi i casi noto una forma a metà strada tra la normale a salsiccia e di tipo nastriforme.
Mi capita di notare, inoltre, che altre volte le feci sono frammentate a pezzi piccoli ed escono sempre difficoltosamente.
Ho consultato il mio medico di base, il quale mi ha prescritto un'ecografia, una TAC e un'uroflussometria.
I risultati sono stati rispettivamente "sfiancamento del pavimento pelvico" e "Minzione debole"; a livello intestinale non hanno riscontrato problemi.
A breve consulterò anche un urologo sotto consiglio medico.
Premetto che questo problema mi ha sfinito anche a livello psicologico quindi credo che l'ansia giochi molto a mio sfavore, tuttavia l'ansia è divenata forte solo dopo che ho cominciato ad avere questi sintomi che non riesco a spiegare... sopratutto quelli intestinali che persistono nonostante le analisi non mostrino nulla.
Le mie domande quindi sarebbero:
- Quale potrebbe essere questo problema che tanto mi perseguita che un'ecografia e una TAC ancora non hanno inquadrato?
- Potrebbe essere Colon irritabile o qualcos'altro di abbastanza simile?
- Esistono dei rimedi che posso adottare sino al momento della diagnosi finale?
N.
B: ho già provato a migliorare la dieta, esercizio fisico e quant'altro ma la situazione non migliora
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Potrebbero essere disturbi funzionali.
Potrebbe essere utile, per chiarire il tutto, eseguire una Rx Defecografia ed una Manometria ano-
rettale, ma non prima di aver consultato un proctologo.
Cordiali saluti.
Potrebbe essere utile, per chiarire il tutto, eseguire una Rx Defecografia ed una Manometria ano-
rettale, ma non prima di aver consultato un proctologo.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 05/04/2022.
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