Perineo discendente, prolasso rettale, diastasi
Salve, ho 39 anni e due gravidanze portate a termine con parto cesareo 7 e 4 anni fa.
In seguito a emorroidi mi fu diagnosticato prolasso rettale, emorroidi, ragade, ipertono e anismo.
Operata per la ragade e per una emorroide prolassa te, i miei disturbi sono relativi alla defecazione, in tre tempi, dopo colazione, dopo il caffè di mezza mattina e dopo pranzo.
Il problema è relativo a questa terza volta, che mi richiede sforzi eccessivi dato lo scarso stimolo.
La defecografia che ho eseguito da poco mi ha finalmente spiegato perché: in ponzamento rettocele di 5 cm, prolasso rettale di 6 cm con intussuscezione retto-rettale, con annessi cistocele di 3.5 cm e colpocele di 3 cm.
A riposo é tutto in sede, in ponzamento la discesa del pavimento pelvico é di 2, 5 cm.
Dal referto si legge inoltre che il pubo rettale si apre e si chiude come dovrebbe, mentre il gel resta intrappolato nel rettocele.
Ora, io non sono un medico, ma avrei bisogno di alcune informazioni per orientarmi perché contestualmente alla defecografia ho fatto anche, su indicazione del chirurgo che mi ha visitato, una Tac della parete addominale che ha rivelato diastasi dei retti addominali di 4, 5 cm, ernia ombelicale, ernia inguinale bilaterale (e diverticoli, ma quelli per il momento stanno la).
Insomma, un quadretto niente male alla mia età.
Mi è stato proposto un duplice (anzi, triplice) intervento: uno per via transanale per la correzione del prolasso rettale e rettocele e uno per via laparoscopica per la ricostruzione dei legamenti dell'utero, chiusura retti addominali e correzione delle ernie.
Il razionale dell'intervento mi è stato chiaro ma ho un dubbio che ho stentato a porre al medico in quanto non mi é sembrato relativo al suo ambito.
Il prolasso tricompartimentale è chiaro, ho visto con i miei occhi il video della defeco rm.
Ma se c'è un prolasso rettale di 6 cm in fase evacuativa significa che c'è anche un perineo discendente di 6 cm, giusto?
Perché é vero che la discesa é di soli 2, 5 cm in ponzamento, ma poi quando mi svuoto la discesa é di 6 cm e credo sia questo il valore da prendere in considerazione.
Portare gli organi su mi sembra la prima cosa, eliminare per via transanale eventuali ostacoli alla defecazione la seconda, ma non sarebbe necessaria anche una correzione del perineo discendente?
Ho letto per esempio dell'intervento di perineoplastica, che seppur presentato come un intervento di chirurgia estetica, sembrerebbe perfetto per correggere il perineo discendente, e mi pare che abbia lo stesso razionale dell'intervento di riparazione della diastasi.
Credo che un intervento del genere possa avere delle buone possibilità di evitare recidive del prolasso, soprattutto associato a una riabilitazione...solo che, ripeto, ne ho sentito parlare come di un intervento estetico, e mai in associazione a interventi proctologici che di fronte al perineo discendente sembrano alzare le mani, quasi fosse un limite, predittivo di fallimenti o recidive.
In seguito a emorroidi mi fu diagnosticato prolasso rettale, emorroidi, ragade, ipertono e anismo.
Operata per la ragade e per una emorroide prolassa te, i miei disturbi sono relativi alla defecazione, in tre tempi, dopo colazione, dopo il caffè di mezza mattina e dopo pranzo.
Il problema è relativo a questa terza volta, che mi richiede sforzi eccessivi dato lo scarso stimolo.
La defecografia che ho eseguito da poco mi ha finalmente spiegato perché: in ponzamento rettocele di 5 cm, prolasso rettale di 6 cm con intussuscezione retto-rettale, con annessi cistocele di 3.5 cm e colpocele di 3 cm.
A riposo é tutto in sede, in ponzamento la discesa del pavimento pelvico é di 2, 5 cm.
Dal referto si legge inoltre che il pubo rettale si apre e si chiude come dovrebbe, mentre il gel resta intrappolato nel rettocele.
Ora, io non sono un medico, ma avrei bisogno di alcune informazioni per orientarmi perché contestualmente alla defecografia ho fatto anche, su indicazione del chirurgo che mi ha visitato, una Tac della parete addominale che ha rivelato diastasi dei retti addominali di 4, 5 cm, ernia ombelicale, ernia inguinale bilaterale (e diverticoli, ma quelli per il momento stanno la).
Insomma, un quadretto niente male alla mia età.
Mi è stato proposto un duplice (anzi, triplice) intervento: uno per via transanale per la correzione del prolasso rettale e rettocele e uno per via laparoscopica per la ricostruzione dei legamenti dell'utero, chiusura retti addominali e correzione delle ernie.
Il razionale dell'intervento mi è stato chiaro ma ho un dubbio che ho stentato a porre al medico in quanto non mi é sembrato relativo al suo ambito.
Il prolasso tricompartimentale è chiaro, ho visto con i miei occhi il video della defeco rm.
Ma se c'è un prolasso rettale di 6 cm in fase evacuativa significa che c'è anche un perineo discendente di 6 cm, giusto?
Perché é vero che la discesa é di soli 2, 5 cm in ponzamento, ma poi quando mi svuoto la discesa é di 6 cm e credo sia questo il valore da prendere in considerazione.
Portare gli organi su mi sembra la prima cosa, eliminare per via transanale eventuali ostacoli alla defecazione la seconda, ma non sarebbe necessaria anche una correzione del perineo discendente?
Ho letto per esempio dell'intervento di perineoplastica, che seppur presentato come un intervento di chirurgia estetica, sembrerebbe perfetto per correggere il perineo discendente, e mi pare che abbia lo stesso razionale dell'intervento di riparazione della diastasi.
Credo che un intervento del genere possa avere delle buone possibilità di evitare recidive del prolasso, soprattutto associato a una riabilitazione...solo che, ripeto, ne ho sentito parlare come di un intervento estetico, e mai in associazione a interventi proctologici che di fronte al perineo discendente sembrano alzare le mani, quasi fosse un limite, predittivo di fallimenti o recidive.
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"Ma se c'è un prolasso rettale di 6 cm in fase evacuativa significa che c'è anche un perineo discendente di 6 cm, giusto?"
No!
Nessun perineo discendente da correggere.
Il prolasso rettale interno è riferito al cedimento della sola parete rettale, questa verrà corretta, come il rettocele, per via transanale.
Transverse Perineal Support - TPS, intervento per il perineo discendente o disceso non è un intervento di chirurgia estetica e lei non ne ha bisogno,
quello al quale si riferisce non serve a contrastare
l' escursione del perineo ed è un intervento "estetico".
Condivisibile il programma terapeutico che le è stato proposto.
Cordiali saluti.
No!
Nessun perineo discendente da correggere.
Il prolasso rettale interno è riferito al cedimento della sola parete rettale, questa verrà corretta, come il rettocele, per via transanale.
Transverse Perineal Support - TPS, intervento per il perineo discendente o disceso non è un intervento di chirurgia estetica e lei non ne ha bisogno,
quello al quale si riferisce non serve a contrastare
l' escursione del perineo ed è un intervento "estetico".
Condivisibile il programma terapeutico che le è stato proposto.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Grazie mille dottore, questa è un'ottima notizia. Avevo pensato che il mio pavimento pelvico avesse subito una sorta di diastasi, un po come la parete addominale. Se capisco bene invece si abbassa in conseguenza del prolasso tricompartimentale per cui corretto questo non si abbasserà più.
Ma allora che caratteristiche distinguono un perineo discendente da un prolasso tricompartimentale? Cioè chi ha un perineo discendente avrà per forza un prolasso, nel senso che gli organi scendono al di sotto della linea pubo coccigea quando scende il piano perineale, oppure il perineo discendente esiste a prescindere dal prolasso perché quando scende gli organi rimangono su?
Un'ultima domanda poi non la disturbo piu. Avevo letto in alcuni consulti dell'intervento TPS, ma si trovano poche notizie in rete. Anche se non non mi riguarderà mi piacerebbe avere qualche informazione in più, da quando ho scoperto questo mondo, mio malgrado, mi sto facendo una cultura (e questo è un male, nel senso che certe cose avrei voluto saperle fin dai tempi dell'asilo, e non scoprirle a 30 anni passati e a danno fatto). Grazie mille.
Ma allora che caratteristiche distinguono un perineo discendente da un prolasso tricompartimentale? Cioè chi ha un perineo discendente avrà per forza un prolasso, nel senso che gli organi scendono al di sotto della linea pubo coccigea quando scende il piano perineale, oppure il perineo discendente esiste a prescindere dal prolasso perché quando scende gli organi rimangono su?
Un'ultima domanda poi non la disturbo piu. Avevo letto in alcuni consulti dell'intervento TPS, ma si trovano poche notizie in rete. Anche se non non mi riguarderà mi piacerebbe avere qualche informazione in più, da quando ho scoperto questo mondo, mio malgrado, mi sto facendo una cultura (e questo è un male, nel senso che certe cose avrei voluto saperle fin dai tempi dell'asilo, e non scoprirle a 30 anni passati e a danno fatto). Grazie mille.
[#3]
Il ponzamento determina un aumento della pressione intraddominale aiutando l' evacuazione, in tale circostanza, se il perineo non offre la sua normale resistenza e cede, la pressione intraddominale,
procurata con il ponzamento, si annulla.
Viene definito perineo discendente il perineo che scende notevolmente in basso sotto la spinta evacuatoria e minzionale.
Il prolasso tricompartimentale si riferisce agli organi pelvici utero, retto e vescica, che potrebbero essere prolassati e "distesi" su un pavimento pelvico "normale".
In effetti il termine pavimento pelvico non è esatto, in quanto gli organi pelvici non sono tenuti in sede da questo, ma da legamenti fibrosi che li tengono sospesi.
Quando questi legamenti cedono si verifica il prolasso degli organi pelvici.
Il Transverse Perineal Support - TPS è una banderella di tessuto protesico biologico che posiziono nel sottocute nella zona perineale ed ancoro alle tuberosità ischiatiche.
Tale banderella fungerà da supporto al pavimento pelvico impedendone l'escursione(discesa) verso il basso.
Prego.
procurata con il ponzamento, si annulla.
Viene definito perineo discendente il perineo che scende notevolmente in basso sotto la spinta evacuatoria e minzionale.
Il prolasso tricompartimentale si riferisce agli organi pelvici utero, retto e vescica, che potrebbero essere prolassati e "distesi" su un pavimento pelvico "normale".
In effetti il termine pavimento pelvico non è esatto, in quanto gli organi pelvici non sono tenuti in sede da questo, ma da legamenti fibrosi che li tengono sospesi.
Quando questi legamenti cedono si verifica il prolasso degli organi pelvici.
Il Transverse Perineal Support - TPS è una banderella di tessuto protesico biologico che posiziono nel sottocute nella zona perineale ed ancoro alle tuberosità ischiatiche.
Tale banderella fungerà da supporto al pavimento pelvico impedendone l'escursione(discesa) verso il basso.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.1k visite dal 04/12/2021.
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