Emorroidi interne primo grado, rapporti anali, sport
Buongiorno.
sono un ragazzo di 21 anni.
Soffro di colon irritabile, ma da quasi due anni ho alvo regolare grazie a dieta.
A giugno per una piccola emorroide interna (rilevata dopo controllo urologico) ho assunto daflon per 15 giorni (2cpr al giorno) risolvendo la crisi acuta.
A fine agosto sono andato da un proctologo perchè avevo ricominciato ad avere dei leggeri fastidi (probabilmente però solo psicologici visto che dopo E.
O. e ancoscopia non era stato rilevato nulla).
Ad inizio Ottobre torno dal proctologo in seguito ad un piccolo spavento che avevo preso durante il posizionamento di proctoial (come mantenimento) perchè avevo visto allo specchio un piccolo rigonfiamento: lo avevo notato nel momento in cui aprendo bene con le dita l'ano e spingevo forte.
Il referto riporta: "Esplorazione rettale ben tollerata.
Note di prolasso mucoso del retto distale con tendenza ad ectasia dei plessi emorroidari, non suscettibile per il momento di alcuna opzione chirurgica.
"
Mi ha spiegato che se dovessimo classificare le mie emorroidi interne, secondo le linee guida, sarebbero un primo grado poichè rimangono totalmente all'interno del canale anale e mi ha detto che non mi opererebbe mai al momento, non è assolutamente necessario.
Inoltre mi ha consigliato in caso di fastidi di assumere daflon 2cpr al mattino e 2 alla sera + proctoial quando voglio.
Mi chiedo:
1) ho capito che la malattia è evolutiva, ma necessariamente dovrà peggiorare?
e nel caso dovesse peggiorare ad un grado maggiore, c'è una "velocità" con cui si peggiora?
2) avevo già eseguito delle visite urologiche mesi prima, senza alcun riscontro.
é possibile che la comparsa della malattia sia la conseguenza di 1 anno e più di sedentarietà dovuto a lockdown, lezioni universitarie online per le quali mi ritrovavo seduto alla scrivania anche per 10 ore o più?
e che quindi ora che riprendo la vita "normale", possa ritornare ad una situazione pre-sedentarietà?
3) ci sono evidenze sul fatto che il sesso anale, praticato saltuariamente (1 volta ogni 20 gg/1 mese per dire) e lubrificato, porti ad un peggioramento del prolasso mucoso e quindi della malattia emorroidaria?
Potrò praticarlo ancora?
(essendo omosessuale, queste notizie hanno un impatto enorme sulla mia psiche... mi stanno buttando giù estremamente); cercando su PubMed non ho trovato papers a riguardo purtroppo.
4) mi è stato detto di non esagerare ad esempio con la biciletta (no a 100km in 3 giorni, mi ha detto scherzando), ci sono altre attività fisiche vietate?
Ringrazio molto chi mi risponderà.
Cordiali saluti
sono un ragazzo di 21 anni.
Soffro di colon irritabile, ma da quasi due anni ho alvo regolare grazie a dieta.
A giugno per una piccola emorroide interna (rilevata dopo controllo urologico) ho assunto daflon per 15 giorni (2cpr al giorno) risolvendo la crisi acuta.
A fine agosto sono andato da un proctologo perchè avevo ricominciato ad avere dei leggeri fastidi (probabilmente però solo psicologici visto che dopo E.
O. e ancoscopia non era stato rilevato nulla).
Ad inizio Ottobre torno dal proctologo in seguito ad un piccolo spavento che avevo preso durante il posizionamento di proctoial (come mantenimento) perchè avevo visto allo specchio un piccolo rigonfiamento: lo avevo notato nel momento in cui aprendo bene con le dita l'ano e spingevo forte.
Il referto riporta: "Esplorazione rettale ben tollerata.
Note di prolasso mucoso del retto distale con tendenza ad ectasia dei plessi emorroidari, non suscettibile per il momento di alcuna opzione chirurgica.
"
Mi ha spiegato che se dovessimo classificare le mie emorroidi interne, secondo le linee guida, sarebbero un primo grado poichè rimangono totalmente all'interno del canale anale e mi ha detto che non mi opererebbe mai al momento, non è assolutamente necessario.
Inoltre mi ha consigliato in caso di fastidi di assumere daflon 2cpr al mattino e 2 alla sera + proctoial quando voglio.
Mi chiedo:
1) ho capito che la malattia è evolutiva, ma necessariamente dovrà peggiorare?
e nel caso dovesse peggiorare ad un grado maggiore, c'è una "velocità" con cui si peggiora?
2) avevo già eseguito delle visite urologiche mesi prima, senza alcun riscontro.
é possibile che la comparsa della malattia sia la conseguenza di 1 anno e più di sedentarietà dovuto a lockdown, lezioni universitarie online per le quali mi ritrovavo seduto alla scrivania anche per 10 ore o più?
e che quindi ora che riprendo la vita "normale", possa ritornare ad una situazione pre-sedentarietà?
3) ci sono evidenze sul fatto che il sesso anale, praticato saltuariamente (1 volta ogni 20 gg/1 mese per dire) e lubrificato, porti ad un peggioramento del prolasso mucoso e quindi della malattia emorroidaria?
Potrò praticarlo ancora?
(essendo omosessuale, queste notizie hanno un impatto enorme sulla mia psiche... mi stanno buttando giù estremamente); cercando su PubMed non ho trovato papers a riguardo purtroppo.
4) mi è stato detto di non esagerare ad esempio con la biciletta (no a 100km in 3 giorni, mi ha detto scherzando), ci sono altre attività fisiche vietate?
Ringrazio molto chi mi risponderà.
Cordiali saluti
[#1]
1) Si! Ma non è detto che debba in ogni caso peggiorare, pertanto non è possibile indicare i tempi.
2) Si per quanto riguarda la sintomatologia! ma il prolasso rimarrà di I grado.
3)È considerato un traumatismo alla stessa stregua di feci dure e grosse, quindi potrebbe! Per questo motivo che consigliamo sempre rapporti ben lubrificanti e protetti.
4) Potrebbero accelerare l' evoluzione tutte quelle incrementano la pressione addominale ripercuotendosi sul pavimento pelvico.
Prego.
2) Si per quanto riguarda la sintomatologia! ma il prolasso rimarrà di I grado.
3)È considerato un traumatismo alla stessa stregua di feci dure e grosse, quindi potrebbe! Per questo motivo che consigliamo sempre rapporti ben lubrificanti e protetti.
4) Potrebbero accelerare l' evoluzione tutte quelle incrementano la pressione addominale ripercuotendosi sul pavimento pelvico.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Ex utente
Va bene ho capito, grazie.
Mi perdoni l'insistenza ma queste notizie in questi giorni mi stanno davvero abbattendo, non riesco più a stare tranquillo. Spesso non viene compresa dai medici (in generale, non mi riferisco a lei) la complessità e importanza della vita sessuale omosex; ovvero il fatto che per molti non esiste quel "va be faccia altro, non sesso anale" all'interno della vita di una persona con una certa sessualità.
Ho appena provato a vedere anche altri consulti e spesso viene detto che non ci sono controindicazioni a rapporti anali in caso di emorroidi negli stadi iniziali (1 come me o 2) se ben lubrificati.
es:
https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/463925-prolasso-mucoso-rettale.html
https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/88438-il-risultato-della-visita-fatta-ieri.html
https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/840803-emorroidi-e-sesso-anale.html
Io capisco quello che vuole dire a proposito del traumatismo e a questo punto mi chiedo se sia vietato per me averne..
quindi...sarebbe possibile continuare ad avere rapporti (saltuariamente, 1 volta al mese /20 giorni) ?
Io sarei anche disposto ad opzioni chirurgiche ma lo specialista da cui sono andato mi ha sconsigliato vivamente di "metter mano" per com'è la situazione. Non sarebbe opportuno intervenire subito ad un grado basso piuttosto che alto?
E un'ultima domanda: in seguito ad operazione chirurgica (THD ecc), teoricamente si dovrebbe ristabilire una situazione anatomica tale per cui tutto torna ad essere "normale" o sbaglio? Di conseguenza poi potrei tornare ad avere rapporti sempre lubrificati ovviamente ma vivendo in una condizione di "normalità" a livello del retto?
La ringrazio ancora per la pazienza e le auguro buona giornata.
Mi perdoni l'insistenza ma queste notizie in questi giorni mi stanno davvero abbattendo, non riesco più a stare tranquillo. Spesso non viene compresa dai medici (in generale, non mi riferisco a lei) la complessità e importanza della vita sessuale omosex; ovvero il fatto che per molti non esiste quel "va be faccia altro, non sesso anale" all'interno della vita di una persona con una certa sessualità.
Ho appena provato a vedere anche altri consulti e spesso viene detto che non ci sono controindicazioni a rapporti anali in caso di emorroidi negli stadi iniziali (1 come me o 2) se ben lubrificati.
es:
https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/463925-prolasso-mucoso-rettale.html
https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/88438-il-risultato-della-visita-fatta-ieri.html
https://www.medicitalia.it/consulti/colonproctologia/840803-emorroidi-e-sesso-anale.html
Io capisco quello che vuole dire a proposito del traumatismo e a questo punto mi chiedo se sia vietato per me averne..
quindi...sarebbe possibile continuare ad avere rapporti (saltuariamente, 1 volta al mese /20 giorni) ?
Io sarei anche disposto ad opzioni chirurgiche ma lo specialista da cui sono andato mi ha sconsigliato vivamente di "metter mano" per com'è la situazione. Non sarebbe opportuno intervenire subito ad un grado basso piuttosto che alto?
E un'ultima domanda: in seguito ad operazione chirurgica (THD ecc), teoricamente si dovrebbe ristabilire una situazione anatomica tale per cui tutto torna ad essere "normale" o sbaglio? Di conseguenza poi potrei tornare ad avere rapporti sempre lubrificati ovviamente ma vivendo in una condizione di "normalità" a livello del retto?
La ringrazio ancora per la pazienza e le auguro buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 09/10/2021.
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