Dolore fastidio difficile da spiegare dopo restringimento setone fistola transfinterica
Gentili dottori.
Nel luglio 2021 ho subito intervento per fistola transfinterica (seguita ad ascesso ischio-rettale) con posizionamento di setone elastico (una sorta di molla filettata gialla).
Dopo due mesi essendo ancora vasto il coinvolgimento sfinteriale non è stato possibile rimuovere il setone ma è stato semplicemente ristretto.
A seguito di ciò, nei giorni immediatamente successivi ho avuto un dolore molto forte nella zona anale, del sedere in generale e nella gamba sinistra.
Il mio proctologo mi ha riferito fosse normale in quanto stringendo il setone, la pressione esercitata e il sezionamento della muscolatura sfinteriale andasse a coinvolgere tutti i muscoli delle pelvi e anche le gambe.
Fin qui tutto bene.
Il problema è che da pochi giorni al dolore si è sostituito un fastidio inspiegabile, difficilissimo da raccontare: nelle stesse zone quindi zona del sedere e della gamba ho la sensazione quasi di non averne il controllo, una specie di solletico, bruciore, fastidio, perdita totale di forza/equilibrio.
Se premo in corrispondenza del coccige mi si piegano le ginocchia e perdo la forza, mi sento come se avesse le vertigini ma non intese come capogiri bensì come perdita di sostentamento da parte della gamba e del sedere.
Non sto bene in nessuna posizione, non riesco ad abbassarmi o sedermi sul water, non riesco a rilassarmi per fare pipì, anche alzare la gamba mi dà fastidio.
La posizione più comoda è quella seduta su un cuscino dove, schiacciando il tutto è come se avessi un sostegno dal basso e riesco a rilassarmi.
Non riesco a spiegarvelo meglio.
La mia ipotesi è che la tensione esercitata da questo setone è così forte da causare questa sintomatologia sulla muscolatura coinvolta.
Inoltre ci tengo a dire che le stesse sensazioni descritte le ho provare anche quando avevo l'ascesso, subito dopo il suo drenaggio sono scomparse.
Come se quell'immensa sacca contente pus (era enorme) esercitasse una pressione sugli sfinteri.
Attualmente provando quelle stesse sensazioni mi spavento perché ripenso a quei momenti e a quella sofferenza.
Potrebbe essere che questa stessa sintomatologia è dovuta alla forza esercitata del setone?
Vi ringrazio del vostro tempo e della vostra gentilezza.
Nel luglio 2021 ho subito intervento per fistola transfinterica (seguita ad ascesso ischio-rettale) con posizionamento di setone elastico (una sorta di molla filettata gialla).
Dopo due mesi essendo ancora vasto il coinvolgimento sfinteriale non è stato possibile rimuovere il setone ma è stato semplicemente ristretto.
A seguito di ciò, nei giorni immediatamente successivi ho avuto un dolore molto forte nella zona anale, del sedere in generale e nella gamba sinistra.
Il mio proctologo mi ha riferito fosse normale in quanto stringendo il setone, la pressione esercitata e il sezionamento della muscolatura sfinteriale andasse a coinvolgere tutti i muscoli delle pelvi e anche le gambe.
Fin qui tutto bene.
Il problema è che da pochi giorni al dolore si è sostituito un fastidio inspiegabile, difficilissimo da raccontare: nelle stesse zone quindi zona del sedere e della gamba ho la sensazione quasi di non averne il controllo, una specie di solletico, bruciore, fastidio, perdita totale di forza/equilibrio.
Se premo in corrispondenza del coccige mi si piegano le ginocchia e perdo la forza, mi sento come se avesse le vertigini ma non intese come capogiri bensì come perdita di sostentamento da parte della gamba e del sedere.
Non sto bene in nessuna posizione, non riesco ad abbassarmi o sedermi sul water, non riesco a rilassarmi per fare pipì, anche alzare la gamba mi dà fastidio.
La posizione più comoda è quella seduta su un cuscino dove, schiacciando il tutto è come se avessi un sostegno dal basso e riesco a rilassarmi.
Non riesco a spiegarvelo meglio.
La mia ipotesi è che la tensione esercitata da questo setone è così forte da causare questa sintomatologia sulla muscolatura coinvolta.
Inoltre ci tengo a dire che le stesse sensazioni descritte le ho provare anche quando avevo l'ascesso, subito dopo il suo drenaggio sono scomparse.
Come se quell'immensa sacca contente pus (era enorme) esercitasse una pressione sugli sfinteri.
Attualmente provando quelle stesse sensazioni mi spavento perché ripenso a quei momenti e a quella sofferenza.
Potrebbe essere che questa stessa sintomatologia è dovuta alla forza esercitata del setone?
Vi ringrazio del vostro tempo e della vostra gentilezza.
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Il setone oltre che ad esteriorizzare la fistola serve anche a drenare la fistola e quindi proteggerla da una recidiva dell’ascesso.
Può prendere degli antidolorifici a giudizio del proctologo se il dolore è insopportabile e farsi monitorare periodicamente dallo specialista.
Saluti
Può prendere degli antidolorifici a giudizio del proctologo se il dolore è insopportabile e farsi monitorare periodicamente dallo specialista.
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 13/09/2021.
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