Possibile congestione pelvico-prostatica?
Gentili Dottori,
Sono un uomo di 40 anni, nel 2004 sono stato sottoposto ad emorroidectomia con metodo Longo, esitata in stenosi serrata.
Nel 2007 plastica a lembo di rotazione, che ha risolto molti dei miei problemi ma non del tutto.
A causa di un alvo tendenzialmente stitico, ad oggi ho sviluppato ragade cronica posteriore (ormai a margini fibrotici ed in assenza di ipertono), ed è stata riscontrata recidiva di malattia emorroidaria di II grado.
Quotidianamente ha anni sperimento dischezia ed ematochezia, nei giorni bui (prevalentemente in estate) tenesmo rettale (spiegatomi esser legato alla proctite secondaria al prolasso) e calibro ridotto delle feci (che immagino derivi da una sorta di ipertono riflesso secondario al dolore che avverto all'atto della defecazione).
Cerco di convivere con i miei problemi e di gestirli con una dieta ricca di fibre e liquidi e terapia con dilatan (seconda misura), ma chiaramente non ne traggo gran beneficio.
Nell'ultimo consulto proctologico, è stato ipotizzato un reintervento sul prolasso con associata fissurectomia, tuttavia il chirurgo manifesta reticenza a causa della mia peculiare anatomia, che si caratterizza con un canale anale (misurato a spanne in corso di esplorazione) di circa 2 cm, in luogo dei 4-5 cm che solitamente si riscontra nella popolazione maschile.
A tal proposito sottolineo di non avere alcun problema di continenza a gas e liquidi.
Da qualche settimana si è aggiunto un nuovo disturbo, vale a dire tenesmo vescicale, successivo alla defecazione e che si attenua nelle ore successive, con la sensazione di urgenza minzionale pur in assenza di grandi volumi da espellere e peso perineale.
A settembre mi sottoporrò ad eco trans-anale per studiare gli sfinteri.
A Vostro parere, nelle mie condizioni, una nuova emorroidectomia potrebbe risolvere i miei fastidi? Trattandosi di un II grado, sarebbe indicato un approccio mini-invasivo con legatura e/o sclerosanti?
E' ipotizzabile che la lunghezza del canale anomala sia legata ai ponzamenti difficoltosi o semplicemente sono nato così?
Quanto alla sintomatologia urologica, è in qualche modo correlabile alla condizione proctologia con congestione di tutta l'area pelvica?
Ringrazio anticipatamente e cordialmente saluto
Sono un uomo di 40 anni, nel 2004 sono stato sottoposto ad emorroidectomia con metodo Longo, esitata in stenosi serrata.
Nel 2007 plastica a lembo di rotazione, che ha risolto molti dei miei problemi ma non del tutto.
A causa di un alvo tendenzialmente stitico, ad oggi ho sviluppato ragade cronica posteriore (ormai a margini fibrotici ed in assenza di ipertono), ed è stata riscontrata recidiva di malattia emorroidaria di II grado.
Quotidianamente ha anni sperimento dischezia ed ematochezia, nei giorni bui (prevalentemente in estate) tenesmo rettale (spiegatomi esser legato alla proctite secondaria al prolasso) e calibro ridotto delle feci (che immagino derivi da una sorta di ipertono riflesso secondario al dolore che avverto all'atto della defecazione).
Cerco di convivere con i miei problemi e di gestirli con una dieta ricca di fibre e liquidi e terapia con dilatan (seconda misura), ma chiaramente non ne traggo gran beneficio.
Nell'ultimo consulto proctologico, è stato ipotizzato un reintervento sul prolasso con associata fissurectomia, tuttavia il chirurgo manifesta reticenza a causa della mia peculiare anatomia, che si caratterizza con un canale anale (misurato a spanne in corso di esplorazione) di circa 2 cm, in luogo dei 4-5 cm che solitamente si riscontra nella popolazione maschile.
A tal proposito sottolineo di non avere alcun problema di continenza a gas e liquidi.
Da qualche settimana si è aggiunto un nuovo disturbo, vale a dire tenesmo vescicale, successivo alla defecazione e che si attenua nelle ore successive, con la sensazione di urgenza minzionale pur in assenza di grandi volumi da espellere e peso perineale.
A settembre mi sottoporrò ad eco trans-anale per studiare gli sfinteri.
A Vostro parere, nelle mie condizioni, una nuova emorroidectomia potrebbe risolvere i miei fastidi? Trattandosi di un II grado, sarebbe indicato un approccio mini-invasivo con legatura e/o sclerosanti?
E' ipotizzabile che la lunghezza del canale anomala sia legata ai ponzamenti difficoltosi o semplicemente sono nato così?
Quanto alla sintomatologia urologica, è in qualche modo correlabile alla condizione proctologia con congestione di tutta l'area pelvica?
Ringrazio anticipatamente e cordialmente saluto
[#1]
Non credo che il suo problema possa essere la recidiva emorroidaria,quindi escluderei l' utilità di una emorroidectomia.
La sua situazione non è molto chiara( stenosi, ragade, fibrosi, etc.)
Non credo che i suoi disturbi urinari possano essere dovuti al problema proctologico
Solo con dopo una visita diretta potrei dirle che cosa potrebbe essere fatto nel suo caso ed essere più preciso sulle alterazioni anatomiche presenti.
Cordiali saluti.
La sua situazione non è molto chiara( stenosi, ragade, fibrosi, etc.)
Non credo che i suoi disturbi urinari possano essere dovuti al problema proctologico
Solo con dopo una visita diretta potrei dirle che cosa potrebbe essere fatto nel suo caso ed essere più preciso sulle alterazioni anatomiche presenti.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentile Dr. D'Oriano,
La ringrazio molto per la celerità nell'offrire aiuto. Cerco di fare chiarezza riportando i referti delle ultime due visite proctologiche effettuate.
8 gennaio 2020: "permane ragade anche se meno dolorosa (diagnosticata del 2019) ed ha un sanguinamento da emorroidi congeste di II grado. Asacol supposte ma 1000 mattino e sera per 20 gg+ celevis gel dopo aver accuratamente lavato la ragade."
10 marzo 2021: "Canale anale basso. La stenosi è stata risolta: permane ragade cronica disepitelizzata ad ore 5. Coesiste un prolasso muco emorroidario, nonostante la Longo nel 2004.; per la stenosi è stata fatta una rotazione di lembo cutaneo intranale. Il timore di una rivisitazione chirurgica è nell'altezza dello sfintere (1,5 cm) e la possibilità di incontinenza. E' paucisintomatico. Consiglio di lavare l'ano internamente dopo la defecazione e di fare appena possibile, una eco 3D degli sfinteri."
Sempre il colonproctologo che ha eseguito l'anoplastica, rimediando alla stenosi insorta a seguito della Longo eseguita in altro centro nel 2004, mi ha spiegato come gli episodi di tenesmo rettale siano legati alla proctite, secondaria al prolasso.
In attesa di Suo prezioso commento,
Cordialmente Saluto
La ringrazio molto per la celerità nell'offrire aiuto. Cerco di fare chiarezza riportando i referti delle ultime due visite proctologiche effettuate.
8 gennaio 2020: "permane ragade anche se meno dolorosa (diagnosticata del 2019) ed ha un sanguinamento da emorroidi congeste di II grado. Asacol supposte ma 1000 mattino e sera per 20 gg+ celevis gel dopo aver accuratamente lavato la ragade."
10 marzo 2021: "Canale anale basso. La stenosi è stata risolta: permane ragade cronica disepitelizzata ad ore 5. Coesiste un prolasso muco emorroidario, nonostante la Longo nel 2004.; per la stenosi è stata fatta una rotazione di lembo cutaneo intranale. Il timore di una rivisitazione chirurgica è nell'altezza dello sfintere (1,5 cm) e la possibilità di incontinenza. E' paucisintomatico. Consiglio di lavare l'ano internamente dopo la defecazione e di fare appena possibile, una eco 3D degli sfinteri."
Sempre il colonproctologo che ha eseguito l'anoplastica, rimediando alla stenosi insorta a seguito della Longo eseguita in altro centro nel 2004, mi ha spiegato come gli episodi di tenesmo rettale siano legati alla proctite, secondaria al prolasso.
In attesa di Suo prezioso commento,
Cordialmente Saluto
[#3]
Non ho elementi per poter confermare o contraddire quello che le ha detto da chi ha eseguito la visita.
Ripeto solo con una visita sarà possibile fare valutazioni.
Prego.
Ripeto solo con una visita sarà possibile fare valutazioni.
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 23/08/2021.
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