Intervento con transtar

ciao a tutti, mi sono iscritta da pochissimo a questo forum perche' sono in cerca di info e indicazioni sull'intervento starr per prolasso rettale interno, per la precisione intussuscezione retto rettale. sono stata operata a bologna l'8 aprile 2009 e ancora soffro molto e sono demoralizzata e scettica sui risultati, in quanto ho costante pressione in basso e dolore nell'evacuazione e sento sempre che ne rimane e sento come un peso. volevo sapere da altri che sono stati operati in precedenza come stanno, se a distanza di mesi hanno recuperato bene la funzionalita'. ai gentili medici volevo chiedere quali esami e quando occorre fare per verificare la riuscita, poiche' ho letto di diversi casi disastrati che hanno avuto danni dall'intervento e quindi volevo essere sicura che sia tutto a posto, specie considerando che non mi pare di avere fatto grandi passi in avanti, dato che sento sempre uno svuotamento parziale e se spingo fa male e sono anche piena d'aria. per ora il chirurgo mi ha vista piu' volte e alla visita infila solo un dito senza fare altro ma e'sufficiente per rendersi conto se va tutto bene?non sarebbe il caso di ripetere la defecografia oppure un'ecografia anale o altra indagine che accerti che il prolasso è stato rimosso correttamente e che non si siano create altre complicazioni? il dubbio mi sorge perche' questo intervento dovrebbe avere la finalita' di far evacuare bene ma io per ora mi sento quasi quasi peggio di prima, ovvero non sento uno svuotamento completo e sento dolore nella spinta e sento che ne resta li', per dirla con parole grossolane! il chirurgo per il momento mi ha prescritto macrogol e dieta ricca di fibre, ma passano le settimane ed il quadro non cambia, vado una o piu' volte al gg con discreta urgenza e con poco "materiale" ma mi resta sempre la sensazione di pienezza, sento come un blocco. inoltre nei gg scorsi ho assunto lattulosio perche' mi ero gonfiata e non ne potevo piu' ed e' successo che non sono riuscita ad arrivare al bagno e a trattenere del tutto! mi sono molto impressionata. temo seriamente che ci sia qualcosa che non va e vorrei avere un riscontro da altri specialisti perche' se il chirurgo al prox controllo continua a dire che e' normale e di pazientare, senza farmi eseguire nessun esame ma solo con veloce esplorazione rettale, non mi pare che sia normale per nulla e medito di farmi vedere da altro specialista nella mia regione, anche se sinceramente non saprei da chi. ringrazio per ogni consiglio o aiuto che potrete fornirmi.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Pur non potendo entrare nel merito del caso specifico a distanza, questo intervento prevede un periodo di 'adattamento' postoperatorio che puo' durare anche alcuni mesi durante il quale si possono verificare tutte le cose che lei dice senza che questo significhi che ci sono problemi.
Questo particolare deve essere noto al paziente cosi' da non rimanere disorientato nel postoperatorio e supporre erroneamente ci siano problemi.
Detto questo, una risposta specifica alle sue perplessità puo nascere solo da una valutazione diretta possibilmente da parte del chirurgo che ha eseguito un intervento senza escludere, se desidera, un secondo parere. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
grazie infinite per la solerte risposta. sono anche io del parere che prima di tutto debba essere il mio chirurgo a seguire il decorso e a valutare la situazione ma per non saper ne' leggere ne' scrivere mi sto informando e nello specifico volevo sapere se insistere con lui per verificare il buon esito attraverso qualche indagine strumentale, ma mi chiedevo quale. nella vostra esperienza e' abitudine prescrivere per es una defecografia o altro, dopo qualche tempo dall'intervento? il mio quadro e' un po' complesso e ho avuto molte perplessita' sull'operarmi o meno. poi presa dalla disperazione l'ho fatto. ma rispetto a prima non vedo progressi e ho anche sintomi correlabili a intestino irritabile, ovvero gonfiore e dolori. ho ovviamente eseguito mille accertamenti negli anni, manometria, defeco, colongrafia virtuale, clisma opaco, ecografia e rx addome completo, esame transito ma non e' risultato nulla di patologico o organico se non un dolicocolon e l'intussuscezione per l'appunto. non so se mi manca all'appello qualche altra indagine!! quindi il mio malessere attuale che persiste inalterato rispetto al pre-intervento, non so quanto sia attribuibile all'intervento stesso. pero' per lo meno mi aspettavo di riuscire ad andare di corpo meglio e non con le manifestazioni che ho descritto sopra. per questo mi sto ponendo questi interrogativi e dubbi sulla riuscita.
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Utente
Utente
buongiorno vorrei aggiungere le conclusioni della defecografia con fase ileale eseguita qualche tempo prima dell'intervento poiche'tutti i sintomi che ora riscontro e che ho descritto mi stanno portando a pensare che l'intervento non sia stato risolutivo e ho il timore che invece abbia complicato le cose. il referto diceva: minima prominenza rettocelica ed invaginzione retto rettale del III medio nel III inferiore, modesto grado di enterocele funzionale e di sigmoidocele
lievemente compressivo in
ponzamento, aspetto verticalizzato
dell'ampolla con cedimento della
porzione posteriore del piano perineale.
L'intervento e'stato eseguito
con la transtar che da quanto ho letto
dovrebbe essere l'evoluzione
della starr. potrei avere un parere piu' dettagliato da voi medici specialisti di questa sezione del forum e possibilmente avere una dritta su qualche nominativo di specialista esperto in questo campo e che io possa consultare nella mia regione o meglio citta', bologna? eventualmente in forma privata via mail al mio indirizzo se per etica o deontologia non sia possibile in forma esplicita. ancora grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
L' esito che riporta e' compatibile con l' intervento se inserito in un contesto clinico adeguato cosa che puo' valutare solo chi l' ha vista personalmente.
Per quanto riguarda gli specialisti, oltre ai colleghi presenti su questo sito puo' consultare se desidera i siti delle due società coloproctologiche italiane siucp e siccr.
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Utente
Utente
certamente ma se per disgrazia il chirurgo che mi ha vista ha fatto una valutazione errata e non mi da' soluzioni per i prob imminenti, sto cercando di reperire informazioni come gia'detto per poter obiettare, dal momento che non sto affatto bene. per es posso insistere per ripetere la defeco? sono ormai due mesi dall'intervento. lei ritiene che si possa ripetere magari tramite RM oppure quale altro esame posso pretendere di eseguire per constatare come stanno le cose dopo l'intervento? questo e' il succo del mio quesito dato che mi rendo anche conto che per chi non mi ha visitata sia azzardato esprimersi, se non per sommi capi.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Lei ha compreso esattamente i limiti del consulto a distanza.
Mi permetto solo di aggiungere che, a cosi' breve distanza dal'l intervento, potrebbe non essere necessario preoccuparsi per un risultato che superata la fase operatoria potrebbe modificarsi favorevolmente come frequentemente succede, ma, come le ripeto, ulteriori considerazioni possono essere fatte solo dopo una valutazione diretta.
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Utente
Utente
buonasera mi permetto di interpellare di nuovo gli esperti in quanto la mia situazione non migliora e sono assalita da mille dubbi in merito all'utilita' e all'effetto che l'intervento ha avuto su di me. quindi volevo chiarirmi le idee su un particolare che non ho approfondito col chirurgo. nella cartella clinica e' riportato l'istologico del resecato che cito: "mucosa rettale con quadro morfologico come da prolasso mucoso ed aspetti di congestione/ frammento di tessuto brunastro parzialmente rivestito da mucosa di cm 7x2 focalmente emorragico al taglio". potete tradurmi il significato per piacere? e soprattutto cio' che non mi e' chiaro e' se l'ampolla mi sia stata resecata di 7 cm in lunghezza e quindi se sia piu' corta di 7 cm oppure se i 7 cm siano la circonferenza di un lembo cilindrico di mucosa alto 2 cm e quindi l'ampolla sia + corta solo di 2 cm. ma e' stata resa piu' stretta? in definitiva l'intervento rende molto piu' piccola l'ampolla? io continuo ad avere evacuazioni frazionate durante tutta la giornata e un fastidio insopportabile di peso e di residuo che preme contro l'ano, che fa pressione come se ce ne fosse ancora da espellere e me la sento sempre li' li'. credevo che la starr fosse indicata proprio per consentire uno svuotamento completo e non a rate come mi succedeva prima dell'intervento e anche ora. le evacuazioni sono ogni volta esigue quindi il dubbio e' che o ci sta meno materiale perche' appunto l'ampolla e' piu' piccola oppure la spinta non permette un'evacuazione completa e allora c'e' davvero qualcosa che non va (siamo a due mesi dall'intervento). il mio chirurgo dice di pazientare e non ritiene di dovermi prescrivere esami tipo manometria o defeco prima di 6 mesi. secondo la vostra esperienza quando questo tipo di intervento non va a buon fine quali complicanze si vengono a creare a distanza di tempo? al di la' dei sanguinamenti che non rientrano nel mio caso, altri pazienti hanno visto peggiorare la propria situazione nel post? sono molto perplessa. da ultimo vorrei una conferma sulla tecnica, in quanto in cartella leggo che e' stata usata suturatrice STG30; si tratta di starr o transtarr? grazie di nuovo.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Buongiorno,
-l' istologico è quello che si osserva in genere dopo questo intervento senza anomalie particolari.
-7 cm è verosimilmente la lunghezza della circonferenza e 2 la profondità
-l' intervento rimuove la parte di tessuto in eccesso in quanto patologico e quidi riduce le dimensioni dell' ampolla perchè prima dell' intervento erano aumentate
-le complicanze, quando si verificano, sono in genere precoci (sanguinamento, dolore...).
- a distanza in genere le rare complicanze possono essere una persistenza della sintomatologia oppure il dolore cronico
-la stapler che si usa in genere è la ccs30

spero di avere chiarito i sui dubbi su aspetti tecnici dell' intervento per quanto comprensibile da chi non ha una preparazione specifica in questo campo.

Detto questo, in presenza di sintomatologia le rinnovo il consiglio di consultare come ha fatto in prima istanza il colelga che ha eseguito l' intervento ed eventualmente di sentire il parere di un altro collega esperto per una seconda opinione.
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Utente
Utente
grazie per il puntuale chiarimento! le mie domande sulle dimensioni dell'ampolla hanno a che fare con la sintomatologia che avverto in quanto mi chiedevo appunto se essendo piu' ristretta mi causa i disturbi descritti. comunque ho riportato al mio chirurgo tutti i particolari con dovizia e la risposta come gia' detto continua ad essere di pazientare ed ascrive i disturbi che ho all'intestino irritabile (ovvero le ripetute evacuazioni)......ma paziento in attesa di una chimera?! dopo due mesi credo che non si debba avere questa sintomatologia e non ho sentito ancora altro parere perche' sinceramente non saprei da chi andare nella mia regione di fidato e affidabile. gia' e' stato difficile fidarmi di quello attuale, visti i pareri contrastanti sulla starr. come gia' mi pare di averle chiesto, lei ritiene che a fronte di sintomi avversi occorra eseguire altri esami di verifica dei risultati quali manometria o un'altra defeco?e quando? il chirurgo ha escluso questa ipotesi per ora, affermando che la situazione si deve ancora assestare, ma se c'e' qualcosa che non va non è meglio controllarlo subito?!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
A distanza è impossibile per il sottoscritto come per chiunque non l' abbia visitata rispondere a queste domande specifiche. Credo quindi ragionevole seguire le indicazioni di chi invece ha potuto visitarla.
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Utente
Utente
gent.mo dottor Favara non insisto dal momento che mi pare di avvertire una resistenza ad esprimere un parere oggettivo al di la' di una visita che ovviamente per valutare un caso capisco che sia necessaria. ma io chiedevo genericamente, dato che sono scontenta e ho mille dubbi che l'intervento sia riuscito e che fosse indicato nel mio caso ed ho il terrore che mi abbia invece complicato il quadro, se sia opportuno verificare anzitempo senza aspettare ancora mesi tramite defecografia o una rettoscopia che sia tutto a posto. se un generico paziente si lamenta e ha i miei stessi sintomi, il medico non prescrive subito esami per vederci chiaro? tutto qui. comunque grazie per l'attenzione e buona giornata.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
No, a mio modo di vedere il medico prima ascolta il paziente, poi lo visita e solo allora , eventualmente, richiede o esegue esami strumentali.
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Utente
Utente
buonasera, vorrei fornire gli ultimi aggiornamenti sulla mia situazione sia per avere riscontro per me stessa sia per chi legge e si rispecchia. sono stata visitata da un altro chirurgo per un secondo parere e sono rimasta angosciata in quanto mi ha detto che non mi avrebbe operata essendo io giovane ed avendo l'intestino irritabile. ha appurato che ho riportato una sindrome da puborettale paradosso, verificandolo semplicemente con una visita manuale e con proctoscopio. a questo punto non so piu' a chi dare retta perche' mi chiedo come mai questa visita sia stata piu' accurata delle visite che faceva il mio chirurgo e infatti sia saltato fuori questo problema che e' verosimile, dato che io mi sento proprio bloccata nell'evacuare. mi e' stata consigliata riabilitazione pelvi perineale. non mi è stato prescritto alcun esame di controllo, contrariamente a quanto avrei sperato perche' vorrei sapere con certezza se ho riportato danni dall'intervento. dato che sento anche forti dolori all'ano che si propagano alle gambe e mi danno fastidio anche a stare seduta o a muovermi, ho qualche sospetto, per quanto ho potuto leggere in internet, che ci possa essere una compromissione anche del pudendo o dei nervi, che d'altronde governano i muscoli e se il mio pubo rettale non funziona piu' bene potrebbe essere plausibile un danno al nervo. potrei chiedere a vostro parere se l'elettromiografia sia l'esame d'elezione per indagare la funzionalita' dei nervi? non ce la faccio piu' a sopportare dolori e fastidi anche peggiori di quelli che avevo prima della starr e vorrei assolutamente avere un quadro chiaro e comprovato della mia patologia. aggiungo che ho provato una sera ad usare un microclisma dato che non mi svuoto bene ed e' stato un parto, facevo fatica anche con quello e mi e' rimasto un dolore ed un intorpidimento come se mi si addormentasse tutta la parte ed i glutei. vi ringrazio di un ulteriore vostro parere.

PS: sarei grata anche al dott spina con cui avevo preso contatti in precedenza se potesse intervenire anche lui.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Non saprei come interpretare i sintomi attuali che non appaiono tipicamente associati al decorso postoperatorio dell' intervento eseguito.
Per quanto riguarda la maggiore accuratezza della seconda visita, mi permetto di osservare che è un suo parere soggettivo il quale è possibile che corrisponda al vero ma non necessariamente.
Esiste infine la possibilità che, in presenza di situazioni particolari come la sua, non vi sia concordanza in termini di diagnosi e terapia da proporre tra due diversi osservatori, non essendo la medicina una scienza esatta, resta quindi come unica soluzione da parte sua sentire se desidera un eventuale terzo parere oppure affidarsi ai consiglio dello specialsita tra i due col quale ha stabilito un rapporto di fiducia piu' significativo. Auguri ancora!
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Utente
Utente
mi perdoni dottore ma e' un fatto oggettivo che il secondo specialista a cui mi sono rivolta abbia eseguito una visita + completa, in quanto mi chiedeva di ponzare e di contrarre e da cio' ha verificato, ammesso che sia credibile anche lui (ormai metto in discussione tutto), che attualmente ho un prob di puborettale paradosso. il mio chirurgo invece non procedeva in questo modo, faceva solo esplorazione e stop, senza proctoscopia. al di la' di questa diatriba, ripeto il quesito: dal momento che ora sono in allarme e non vorrei arrivare al colmo di farmi la diagnosi da sola, potrei sapere se sia il caso di effettuare l'elettromiografia in modo da accertare danni ai nervi che governano il muscolo puborettale? oppure una manometria sarebbe utile per confermare la diagnosi del secondo specialista?
che la mia situazione sia particolare me ne sto accorgendo ma a fronte di uno stesso male non ci puo' essere discordanza, c'e' errore da una parte o dall'altra ma non e' il paziente che si deve autodiagnosticare!
vorrei chiedere anche al dott spina cosa ne pensa se è on line e se ne ha voglia dato che leggo sempre i suoi interventi e li apprezzo. di nuovo grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Concordo con lei che le autodiagnosi spesso sono inadeguate. L' eventuale necessità o indicazione ad esami strumentali quali ad esempio la manometria o l' elettromiografia puo' essere posta, dal mio punto di vista, solo da chi la visita prima; la rimando quindi alle indicazioni dei due colleghi che hanno avuto modo di farlo
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Buongiorno. Innanzitutto la ringrazio per la fiducia e per il suo apprezzamento nei miei confronti. Ringrazio anche il dr. Alvino che mi ha segnalato questo post perche' senza il suo avviso onestamente non mi sarei accorto che lei mi aveva chiamato in causa. Le premetto tuttavia che non credo di poterle dirle molto di piu' rispetto a quanto le ha scritto fin qui il Collega Favara.
La nevralgia del pudendo e' una patologia che puo' essere diagnosticata seguendo un iter diagnostico in genere ben codificato: prima di tutto la visita, poi un'eventuale risonanza magnetica (oppure una TAC), quindi una particolare elettromiografia che prevede la prova di stato latente del motore del nervo pudendo, e infine il blocco diagnostico del dolore.
Come vede e' un percorso che prevede il coinvolgimento di Specialisti di varie aree (Proctologo, Radiologo, Neurologo, Anestesista...) e per tale motivo conviene affidarsi ad un Centro che tratti questa patologia a tutto tondo. E' ovvio quindi che soltanto se alla visita vi saranno dei dubbi in tal senso sara' opportuno proseguire con i successivi step diagnostici; viceversa puo' anche darsi che si sospettino patologie differenti e in tal caso verra' indirizzata verso altri accertamenti. Tenendo sempre presente che comunque vale al pena aspettare ancora un po' per capire quale saranno gli esiti definitivi dell'intervento per il prolasso del retto.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
grazie infinite dottore per essere intervenuto e per i maggiori dettagli forniti. credo che sia plausibile che io ora sia molto disorientata e non voglia lasciare piu' nulla al caso e voglia indagare anche tramite esami. D'altronde no so piu a chi affidarmi perche' come gia' detto il primo specialista diceva solo di aspettare mentre il secondo, oltre a non approvare l'intervento nel mio caso, ha rilevato una problematica che se avessi aspettato non sarebbe stata rilevata. quindi ora chissa' cosa puo' emergere se mi metto nelle mani di qualcuno che mi faccia un controllo rigoroso e completo.
per quanto letto su internet e recepito da altre esperienze di altre pazienti mi sono fatta l'idea di eseguire una risonanza pelvica o una manometria in prima istanza. nel caso fosse confermata la diagnosi di puborettale paradosso, la riabilitazione è poi cosi' efficace? oppure se alla base c'è un problema ai nervi potrebbe aiutarmi anche una terapia farmacologica. io continuo a pensare che è inutile aspettare invano un miglioramento senza fare nulla perche' non mi sono spostata di un mm dall'inizio e i prob sono rimasti invariati. un altro aspetto procedurale che non mi e' chiaro e' se la transtar abbia rimosso solo la mucosa interna oppure abbia proprio accorciato l'ampolla, tagliando magari anche muscolo e innervazioni. grazie dott spina e dott alvino per l'interessamento.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Non sono d'accordo sulle prescrizioni di accertamenti fai-da-te: puo' anche darsi che lei abbia visto giusto a voler fare una manometria e una RMN, ma lasci che lo dica un esperto. Lo so, lei adesso e' disorientata e forse anche un po' arrabbiata, stanca, delusa. Ma non deve cadere nell'errore di perdere la fiducia in se' stessa e nei Medici. Due Professinisti non sono in accordo su cio' che dicono? E' normale... per fortuna ognuno di noi ha una testa tutta sua per pensare e per farsi un proprio ragionamento. E soprattutto, quando il problema e' piuttosto complesso come nel suo caso, e' quasi inevitabile che non tutti la pensino allo stesso modo.
"Si', okay dottore, ma io adesso a chi devo credere?" potrebbe essere la sua domanda... Non so risponderle ovviamente perche' non l'ho potuta visitare, ma mi permetto di citare le parole del Collega che mi ha preceduto, perche' sono quelle che si trovano alla base del rapporto Medico-Paziente: "affidarsi ai consiglio dello specialsita tra i due col quale ha stabilito un rapporto di fiducia piu' significativo".
Cordiali saluti
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Utente
Utente
le sue sono parole di grande buon senso e super partes. per il momento ripetero' la manometria perche' dopo lungo insistere ho preso accordi col mio chirurgo. dopo di che procedero' di conseguenza, anche semmai recandomi ad un terzo consulto, anche se è il colmo ma avra' capito che vorrei trovare una versione definitiva. comunque mi permettevo di chiederle, dato che dal secondo specialista mi è stata gia' prescritta la riabilitazione pelvica, se pensa che possa sortire buoni effetti per il puborettale paradosso. per quanto riguarda il mio desiderio attuale di avere dati certi, supportati da esami, lo ritengo giustificato dal dubbio di aver seguito consigli sbagliati e dal non aver ancora del tutto identificato la causa delle mie problematiche del pre-intervento e ora del post e di questo problema al puborettale. vorrei andare al nocciolo e all'origine del male. grazie dottore per la sua franchezza.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
La sindrome del puborettale paradosso, detta anche ipertono paradosso del puborettale, puo' essere diagnosticata invece con un processo diagnostico leggermente diverso: visita proctologica sempre e comunque per iniziare, poi defecografia, ed eventualmente manometria ed elettromiografia. Tanti anni fa era la Chirurgia ad occuparsi della terapia del caso, ma oggi si preferisce puntare sulla rieducazione del pavimento pelvico perche' si e' visto che i risultati ci sono. Tenga conto che nella genesi di questo problema possono intervenire anche fattori psicologici (in fondo si tratta di una tensione muscolare...). E come al solito le raccomando di effettuare le cose seguendo i percorsi corretti: prima la diagnosi, poi l'eventuale terapia.
Cordiali saluti
[#22]
Utente
Utente
Dottore le chiedo la cortesia di togliermi un dubbio: dato che ha accennato alla rmn nell'iter diagnostico della nevralgia del pudendo e dato che sono 3 mesi che sopporto dolori e fastidi senza aver ancora individuato il perche', mi sto muovendo per accelerare i tempi. sono ancora in attesa che mi chiamino per la manometria ma non ho piu' ne' la pazienza ne' la forza di attendere un responso conclusivo, quindi mi sto gia' predisponendo per eseguire l'elettromiografia e ho individuato dove eseguirla, ma per quanto riguarda la risonanza ho preso contatti con uno degli ospedali di Bologna che la esegue ma è di due tipi, risonanza magnetica pelvica e risonanza pelvica dinamica o defeco-rm e mi chiedevo quale sia la piu'completa per constatare se c'e' una sofferenza pelvica e al contempo studiare la funzionalita' e confermare la diagnosi di puborettale paradosso che è stata avanzata dal secondo specialista e che approfondiro' anche con la manometria. vorrei sapere se eseguendo la defeco-rm si possono ottenere le stesse informazioni della rmn pelvica ed il vantaggio sarebbe che si ottiene in piu' anche un quadro funzionale. oppure se i due esami hanno indicazioni diverse. faccio presente che sentendo dolore e facendo fatica a svuotarmi anche con i clisteri, vorrei eseguire quello dei due che esula dalla preparazione intestinale, dato che dovro' farla anche per la manometria. la ringrazio per un suo ulteriore e cortese chiarimento.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
La risonanza normalmente non e' utilissima per fare diagnosi di puborettale paradosso. E' invece fondamentale, a mio personale avviso, la defecografia (sempre per il puborettale paradosso): questo perche' permette di rivelare (se presente) l'impronta del muscolo sulla parete posteriore dell'ampolla, che va di pari passo con la mancata apertura dell'angolo ano-retto e con la conseguente defecazione ostruita.
Se invece il sospetto e' neurologico (la nevralgia del pudendo) allora la Risonanza sarebbe, sempre a mio personale avviso, decisamente utile.
Insomma bisogna scegliere cosa fare... Proprio per questo le suggerivo di iniziare con una buona visita proctologica (dal Collega che le ispira maggior fiducia...), perche' sara' lui a doverle dire con quale esame e' meglio cominciare. Altrimenti rischia di spendere tempo e denaro inutilmente.
Cordiali saluti
[#24]
Utente
Utente
Lei avra' gia' ben intuito dalle mie parole che mi sto districando in una bolgia perche' il primo specialista non aveva nemmeno preso in considerazione la diagnosi del secondo ed il secondo ha fatto la diagnosi cosi' ad occhio e a mano e, per carita' sara' pure corretta, ma io ora voglio nero su bianco. dato che la defeco-rx con mezzo di contrasto che ho gia' eseguito 2 volte in vita mia e' piu' "invasiva" e mi esporrebbe ancora a raggi che eviterei volentieri, mi vorrei appunto orientare sulla defeco-rm, cioe' fatta con la risonanza magnetica ma quello che non ho capito è se questo esame studia la funzionalita' come una defeco normale, col vantaggio di risparmiarsi i raggi e in piu' puo' dare anche informazioni su danni neurologici e del pudendo. tra rmn pelvica e rmn pelvica dinamica(defeco-rm) c'è differenza? posso anche farle entrambe ma se posso prendere due piccioni con una fava sarei piu' soddisfatta! mi passi l'ironia! cioe' se faccio la defeco-rm e riesco ad avere un responso sia dal punto di vista funzionale che da quello anatomico/neurologico avrei gia' fatto un bel passo avanti. fermo restando che fissero' al piu' presto anche l'elettromiografia che da ricerche fatte proprio oggi e varie telefonate, pare che nella mia citta' sia disponibile solo in una struttura pubblica.
[#25]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Capisco le sue perplessita': la sua e' una situazione molto delicata, forse e soprattutto dal punto di vista psicologico, perche' la sua fiducia nella nostra categoria e' precipitata a livelli bassissimi. Ma le dico ancora: non demorda. Anche noi siamo persone e anche noi possiamo prendere un granchio, pero' (ritengo) sempre in perfetta buona fede. A volte conviene affidarsi al Medico che ha piu' dubbi, perche' sara' quello che piu' difficilmente lascera' intentato un determinato percorso diagnostico.
Tornando alla sua defeco-rm potrei anche essere d'accordo con i suoi ragionamenti. Ma tenga presente che i risultati dovranno poi essere valutati da qualcuno che decida cosa fare, come agire; e questo qualcuno non puo' ritrovarsi tra le mani un referto di cui non sa che farne. Quindi gliene parli prima, e concerti con lui l'esecuzione di questo esame, spiegandogli le sue perplessita' ne' piu' ne' meno come ha fatto sulle pagine di questo sito.
Cordiali saluti
[#26]
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la pazienza e la terro' aggiornata sul prosieguo, dopo aver eseguito tutti gli accertamenti.
Grazie per le parole, il conforto e le indicazioni.
[#27]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Di nulla. Aspettiamo sue notizie, speriamo buone...
Cordiali saluti
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