Emorroidi trombizzate

Buongiorno e grazie in anticipo per la risposta.

Sono un uomo di 38 anni.

A seguito di un periodo di forte stress, dovuto a trasferimenti di sede, traslochi, viaggi di lavoro, cattiva alimentazione, stress sentimentali, sto soffrendo una grave crisi di emorroidi.

Premetto che da anni ne soffro, in passato principalmente sanguinamento, anche copioso.

La situazione è culminata circa una settimana fa, quando sono fuoriuscite a seguito di uno sforzo fisico (smontaggio di un mobile) e periodi prolungati in piedi.

Non avendo ancora un medico di famiglia, causa trasferimento, sono stato al pronto soccorso due giorni fa, dove mi hanno diagnosticato "emorroidi prolassate in parte trombizzate, dolorabili alla palpazione, parzialmente riducibili".

Mi hanno fatto una iniezione di KETOROLAC, e prescritto oki, proctosacol crismi (uno al giorno per 6 giorni), semicupi con acqua tiepida e sale.

La situazione è un po migliorata, nel senso che riesco a farle rientrare manualmente, ma poi fuoriescono.

In attesa di una visita specialistica, fissata per mercoledì, volevo sapere se la KETOROLAC è indicato (in farmacia ho preso il Pentacol), ed accettare consigli utili.

Grazie

Aggiornamento.
Ho parlato con il proctologo a telefono, in attesa della visita, e mi ha prescritto Benthelan fiale inframuscolo 4 mg, 1 al giorno per 3/4 giorni, supposte di topster (una la mattina e una la sera, se riesco a metterle, cosa che ancora non riesco a fare), proctosedil pomata (che brucia da morire), bagni com acqua calda.

Sta subentrano anche una componente ansiosa, che sto cercando di limitare con blande passeggiate (spero di non sbagliare).
Attendo fiducioso un vostro consulto, consapevole di tutti i limiti dello strumento.
[#1]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
La situazione acuta mi sembra evolvere bene.
La visita proctologica è necessaria per stabilire i successivi passi terapeutici.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno. Oggi ho fatto la visita proctologica.
Mi è stata data una cura di daflon 500 (6x20 giorni, 3x1 mese e mezzo), più VESSEL 250 (2x20 giorni), più EMOFLON pomata.
Mi è stato detto che il riassorbimento del prolasso è piuttosto lungo, circa un mese, e che non è sicuro.
Avevo alcuni quesiti.
1) esclusi gli sforzi fisici eccessivi, posso lavorare, camminare, altro?
2) sono dannosi eventuali tentativi di farlo rientrare dentro manualmente?
3) entro quando posso iniziare a vedere dei miglioramenti?
Grazie
[#3]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Se ci sono miglioramenti nell’arco di una ventina di giorni arriveranno.
Quando è riducibile il prolasso va ridotto.
Camminare può riprendere, a lavorare può senza sforzi eccessivi.
Se il problema persisterá, credo che dovrà pensare con il suo proctologo anche ad un trattamento chirurgico.
Saluti
[#4]
Utente
Utente
Grazie mille.
Oggi pomeriggio sono riuscito a farle rientrare. Questo è un buon segno?
Tuttavia dopo un periodo in piedi, tende ad uscire di nuovo.
Al fine di favorire le condizioni ottimali di circolazione, è meglio tenere il gavacciolo fuori o dentro?
Grazie
[#5]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Le ho già detto di ridurle se le è possibile.
Controlli anche l’ansia che un problema altrettanto serio.
Saluti
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno e innanzitutto grazie per le risposte.
Si, sono consapevole della forte componente psicosomatica della mia situazione, alla quale - ugualmente- sto cercando di far fronte.
A 9 giorni dalla fase acuta (il tutto però è iniziato 15 giorni fa), il dolore ed il gonfiore sono molto scemata, tanto che riesco a far rientrare il prolasso, anche se solo temporaneamente perché quando cammino o sto in piedi poi fuoriesce.
Le chiedo, in base alla sua esperienza, se questo possa essere un segnale positivo in merito al possibile rientro del prolasso, che mi crea un forte disagio fisico e psicologico. Quanto tempo occorre per vedere reali miglioramenti, sotto questo punto di vista. E, in caso contrario, quali sarebbero le possibili soluzioni, anche chirurgiche, nel caso in cui non dovesse rientrare.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Si le soluzioni sono chirurgiche e con il proctologo che la visiterà si sceglierà il trattamento più adeguato alla sua situazione.
Saluti
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