Ragade ed emorroidi
Buongiorno,
scrivo per chiedere il vostro consulto per un problema che mi affligge da ormai un anno.
Circa un anno fa vengo visitato da un chirurgo-proctologo che mi diagnostica una ragade anale ed emorroidi di 2-3 grado di Park e mi propone come soluzione un intervento chirurgico con metodo Longo, perché a suo dire le emorroidi creano un "tappo" che causano il ristagno e l'indurimento fecale e di conseguenza la ragade.
Decido di non operarmi e di seguire la sua terapia prescritta per le emorroidi (daflon, stipsigol, Proctolyn supposte e Jalusen crema).
Due mesi più tardi mi faccio visitare da un altro chirurgo che mi diagnostica sempre la ragade anale e la sindrome emorroidaria dandomi una terapia con antrolin questa volta per la ragade.
Seguo il trattamento con Antrolin ma la ragade non guarisce, quindi il chirurgo mi prescrive il trattamento con rectogesic.
A distanza di qualche mese siccome la ragade continua a non guarire mi prescrive il trattamento con il dilatan, che però ha solo un effetto temporaneo nonostante lo abbia usato per 2 mesi.
Siccome questo medico opera in ospedale pubblico e siccome per l'emergenza covid l'ospedale dove opera non è disponibile, sono costretto a rivolgermi a un terzo chirurgo che dopo avermi fatto fare altri due cicli di rectogesic (stavolta con benefici temporanei maggiori perché abbinato a un massaggio di 5 minuti della zona anale) mi propone come intervento l'anoplastica, dicendomi che non c'è necessità di intervenire sulle emorroidi perché non fuoriescono.
Per sicurezza mi faccio visitare da un quarto chirurgo che mi dice invece che dovrei essere sottoposto a intervento di Longo perché a suo dire le emorroidi sono la causa della ragade perché causano una stenosi dello sfintere anale ed eliminando il problema delle emorroidi la ragade si risolverà da sola (lui la brucerebbe solo superficialmente durante l'intervento).
Come potete vedere ho ricevuto pareri molto discordanti circa l'intervento dai 4 chirurghi che mi hanno visitato e vorrei chiedervi questo:
Facendo solo l'anoplastica che è meno invasiva, le emorroidi potrebbero causare un ritorno della ragade?
In altre parole, è vera la teoria secondo cui le emorroidi causano una stenosi dello sfintere anale?
L'intervento di Longo è davvero indicato per il mio caso?
Soffro di una ragade importante da un anno ma le emorroidi fuoriescono solo raramente (1-2 volte all'anno) e rientrano da sole, quando la sintomatologia peggiora.
La dilatazione anale effettuata durante l'intervento di Longo non peggiorerebbe la ragade?
Inoltre, non è vero che l'intervento di Longo esporrebbe all'ulteriore formazione di ragadi dovuta al continuo stimolo defecatorio post-intervento, come abbondantemente riportato dalla letteratura medica?
Vi ringrazio per la vostra attenzione e spero mi possiate fornire qualche utile spunto di approfondimento per la mia condizione attuale.
scrivo per chiedere il vostro consulto per un problema che mi affligge da ormai un anno.
Circa un anno fa vengo visitato da un chirurgo-proctologo che mi diagnostica una ragade anale ed emorroidi di 2-3 grado di Park e mi propone come soluzione un intervento chirurgico con metodo Longo, perché a suo dire le emorroidi creano un "tappo" che causano il ristagno e l'indurimento fecale e di conseguenza la ragade.
Decido di non operarmi e di seguire la sua terapia prescritta per le emorroidi (daflon, stipsigol, Proctolyn supposte e Jalusen crema).
Due mesi più tardi mi faccio visitare da un altro chirurgo che mi diagnostica sempre la ragade anale e la sindrome emorroidaria dandomi una terapia con antrolin questa volta per la ragade.
Seguo il trattamento con Antrolin ma la ragade non guarisce, quindi il chirurgo mi prescrive il trattamento con rectogesic.
A distanza di qualche mese siccome la ragade continua a non guarire mi prescrive il trattamento con il dilatan, che però ha solo un effetto temporaneo nonostante lo abbia usato per 2 mesi.
Siccome questo medico opera in ospedale pubblico e siccome per l'emergenza covid l'ospedale dove opera non è disponibile, sono costretto a rivolgermi a un terzo chirurgo che dopo avermi fatto fare altri due cicli di rectogesic (stavolta con benefici temporanei maggiori perché abbinato a un massaggio di 5 minuti della zona anale) mi propone come intervento l'anoplastica, dicendomi che non c'è necessità di intervenire sulle emorroidi perché non fuoriescono.
Per sicurezza mi faccio visitare da un quarto chirurgo che mi dice invece che dovrei essere sottoposto a intervento di Longo perché a suo dire le emorroidi sono la causa della ragade perché causano una stenosi dello sfintere anale ed eliminando il problema delle emorroidi la ragade si risolverà da sola (lui la brucerebbe solo superficialmente durante l'intervento).
Come potete vedere ho ricevuto pareri molto discordanti circa l'intervento dai 4 chirurghi che mi hanno visitato e vorrei chiedervi questo:
Facendo solo l'anoplastica che è meno invasiva, le emorroidi potrebbero causare un ritorno della ragade?
In altre parole, è vera la teoria secondo cui le emorroidi causano una stenosi dello sfintere anale?
L'intervento di Longo è davvero indicato per il mio caso?
Soffro di una ragade importante da un anno ma le emorroidi fuoriescono solo raramente (1-2 volte all'anno) e rientrano da sole, quando la sintomatologia peggiora.
La dilatazione anale effettuata durante l'intervento di Longo non peggiorerebbe la ragade?
Inoltre, non è vero che l'intervento di Longo esporrebbe all'ulteriore formazione di ragadi dovuta al continuo stimolo defecatorio post-intervento, come abbondantemente riportato dalla letteratura medica?
Vi ringrazio per la vostra attenzione e spero mi possiate fornire qualche utile spunto di approfondimento per la mia condizione attuale.
[#1]
A distanza posso solo dirle che un prolasso rettale ed emorroidario che impegna il canale anale alla defecazione può favorire la formazione di una ragade ed impedire la guarigione.
Sarà questo il suo caso?
A distanza no è possibile escluderlo.
Se venisse confermata tale ipotesi potrebbe essere utile il trattamento del Prolasso emorroidario con intervento di Longo o altro intervento, di trattamento del prolasso rettale, con plicatura del prolasso ed emorroidopessi.
L' esecuzione o non di una Anoplastica è strettamente legata alle caratteristiche di cronicità della ragade, anche questo non posso confermarglielo a distanza.
Cordiali saluti.
Sarà questo il suo caso?
A distanza no è possibile escluderlo.
Se venisse confermata tale ipotesi potrebbe essere utile il trattamento del Prolasso emorroidario con intervento di Longo o altro intervento, di trattamento del prolasso rettale, con plicatura del prolasso ed emorroidopessi.
L' esecuzione o non di una Anoplastica è strettamente legata alle caratteristiche di cronicità della ragade, anche questo non posso confermarglielo a distanza.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la sua risposta.
In passato avevo sofferto di emorroidi (nel 2014) che avevo però curato e non mi avevano dato più fastidio fino a giugno 2020, quando ho avuto un fortissimo attacco di dolore dovuto presumibilmente alle emorroidi, visto che uscivano fuori durante la defecazione, con dolori lancinanti. Presumo che questo possa aver favorito la formazione della ragade, visto che quando sono stato visitato dal primo chirurgo mi ha diagnosticato anche la ragade e mi ha consigliato l'intervento secondo Longo.
Dopo un mese di trattamento delle emorroidi con pomate e supposte sono stato visitato da un secondo chirurgo che ha detto che le emorroidi non erano da operare (infatti non uscivano più durante la defecazione) e mi ha prescritto il primo (tra tanti) trattamenti della ragade con Antrolin (poi successivamente rectogesic e dilatan). Il terzo chirurgo mi ha confermato che non ho emorroidi e che è necessario intervenire solo sulla ragade tramite anoplastica. Il quarto chirurgo invece, pur non avendo più emorroidi che fuoriescono durante la defecazione, ha detto che l'unica soluzione per me è l'intervento secondo Longo. La ragade è presente da più di un anno ormai e presenta tessuto cicatriziale. So che a distanza non è possibile diagnosticare la causa, però mi trovo nella condizione di aver prenotato due interventi chirurgici a settembre che sono agli antipodi: la chirurgia secondo Longo con bruciatura superficiale della ragade oppure l'anoplastica con copertura della ragade tramite il tessuto dei polipi sentinella o marische.
Ci sono esami che posso fare per capire meglio la mia situazione, al di là delle valutazioni soggettive dei diversi medici? (due medici su quattro che mi hanno visitato propendono per un intervento secondo Longo, i restanti due per l'anoplastica oppure la sfinterotomia).
Grazie ancora per il suo aiuto
In passato avevo sofferto di emorroidi (nel 2014) che avevo però curato e non mi avevano dato più fastidio fino a giugno 2020, quando ho avuto un fortissimo attacco di dolore dovuto presumibilmente alle emorroidi, visto che uscivano fuori durante la defecazione, con dolori lancinanti. Presumo che questo possa aver favorito la formazione della ragade, visto che quando sono stato visitato dal primo chirurgo mi ha diagnosticato anche la ragade e mi ha consigliato l'intervento secondo Longo.
Dopo un mese di trattamento delle emorroidi con pomate e supposte sono stato visitato da un secondo chirurgo che ha detto che le emorroidi non erano da operare (infatti non uscivano più durante la defecazione) e mi ha prescritto il primo (tra tanti) trattamenti della ragade con Antrolin (poi successivamente rectogesic e dilatan). Il terzo chirurgo mi ha confermato che non ho emorroidi e che è necessario intervenire solo sulla ragade tramite anoplastica. Il quarto chirurgo invece, pur non avendo più emorroidi che fuoriescono durante la defecazione, ha detto che l'unica soluzione per me è l'intervento secondo Longo. La ragade è presente da più di un anno ormai e presenta tessuto cicatriziale. So che a distanza non è possibile diagnosticare la causa, però mi trovo nella condizione di aver prenotato due interventi chirurgici a settembre che sono agli antipodi: la chirurgia secondo Longo con bruciatura superficiale della ragade oppure l'anoplastica con copertura della ragade tramite il tessuto dei polipi sentinella o marische.
Ci sono esami che posso fare per capire meglio la mia situazione, al di là delle valutazioni soggettive dei diversi medici? (due medici su quattro che mi hanno visitato propendono per un intervento secondo Longo, i restanti due per l'anoplastica oppure la sfinterotomia).
Grazie ancora per il suo aiuto
[#3]
Una Rx defecografia per comfermare il prolasso
Una ecoendoanale per valutare le pareti ed i muscoli dell' ano.
Una manometria per il tono dello sfintere.
Prego.
Una ecoendoanale per valutare le pareti ed i muscoli dell' ano.
Una manometria per il tono dello sfintere.
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 27/06/2021.
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