Consulto su emorroidi/ragadi
Salve, da alcuni anni, dopo episodi di defecazione "dura" (dovuti a stipsi) mi capita di sentire un dolore con relativo sanguinamento (strisce di sangue rosso vivo sulla carta igienica).
Dopo l'episodio mi rimane un senso di pesantezza e prurito, ma non dolore.
Il problema talvolta sparisce per settimane/mesi, ma si ripresenta periodicamente.
Mi sono deciso ad andare da un chirurgo, che mi ha visitato soltanto con esplorazione rettale (dito).
Mi ha detto che lui non ha trovato NIENTE, né emorroidi né ragadi, e che "qualunque cosa fosse ora è passata".
Ma poiché l'ultimo episodio di dolore alla defecazione l'ho avuto 2-3 settimane fa, mi sembra strano che si sia risolto da solo... Mi ha detto che ho l'ano stretto e che dovrei ammorbidire le feci mangiando 4-5 (!) kiwi al giorno e bere molta acqua, e semmai ripresentarmi da lui quando si ripresenta il problema.
Quello che vi chiedo è: secondo voi, è opportuno fare una visita proctologica più approfondita oppure ritenete che attraverso la visione e l'esplorazione col dito il medico abbia già elementi a sufficienza per valutare?
E a questo punto, a cosa può essere dovuto questo sporadico sanguinamento?
La diagnosi è:
"all'e.
o.l.
non si evidenziano patologie di rilievo né tracce ematiche o sintomatologia algica.
Alla digito esplorazione si evidenzia un iertono dello sfintere.
Bere almeno 2 litri di acqua al giorno; antrolin crema 2 volte al giorno per 10 giorni"
Dopo l'episodio mi rimane un senso di pesantezza e prurito, ma non dolore.
Il problema talvolta sparisce per settimane/mesi, ma si ripresenta periodicamente.
Mi sono deciso ad andare da un chirurgo, che mi ha visitato soltanto con esplorazione rettale (dito).
Mi ha detto che lui non ha trovato NIENTE, né emorroidi né ragadi, e che "qualunque cosa fosse ora è passata".
Ma poiché l'ultimo episodio di dolore alla defecazione l'ho avuto 2-3 settimane fa, mi sembra strano che si sia risolto da solo... Mi ha detto che ho l'ano stretto e che dovrei ammorbidire le feci mangiando 4-5 (!) kiwi al giorno e bere molta acqua, e semmai ripresentarmi da lui quando si ripresenta il problema.
Quello che vi chiedo è: secondo voi, è opportuno fare una visita proctologica più approfondita oppure ritenete che attraverso la visione e l'esplorazione col dito il medico abbia già elementi a sufficienza per valutare?
E a questo punto, a cosa può essere dovuto questo sporadico sanguinamento?
La diagnosi è:
"all'e.
o.l.
non si evidenziano patologie di rilievo né tracce ematiche o sintomatologia algica.
Alla digito esplorazione si evidenzia un iertono dello sfintere.
Bere almeno 2 litri di acqua al giorno; antrolin crema 2 volte al giorno per 10 giorni"
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Dr. Giuseppe D'Oriano
Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
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Un sanguinamento anale è segno della presenza di una patologia.
La visita proctologica con ano-proctoscopia servirà a chiarire.
Nulla, nel suo caso, è troppo poco!
Cordiali saluti.
La visita proctologica con ano-proctoscopia servirà a chiarire.
Nulla, nel suo caso, è troppo poco!
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Grazie. Considerando che il medico non ha rilevato emorroidi o ragadi (mi ha detto che una ragade mi avrebbe fatto saltare da dolore al contatto col dito), ritiene che si tratti di un'altra patologia del tratto anale (quale, verosimilmente?) o che il sanguinamento possa dipendere dallo stomaco/intestino?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 14/04/2021.
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