Durante tale fase si evidenzia invaginazione intrarettale e rettocele anteriore di circa 67 mm
sono una signora di 54 anni con problemi di stitichezza cronica,e colon irritabile. Nel 1996 sono stata operata di emorroidi interne ed esterne per continui sanguinamenti.per i problemi di stitichezza debbo aiutarmi oltre che con l'alimentazione adeguata e 2 litri di acqua al dì, con integratori " Frutta e Fibre" giornalmente, e saltuariamente con tisane o clistieri.Da circa due anni ho ulteriori problemi di defecazione. Nonostante tutti gli sforzi non riesco a liberarmi e sento che mi rimane un peso e un senso di oppressione nel retto, con conseguenti dolori addominali. Per questo ho chesto un consulto ad un proctologo che mi ha prescritto una manometria anorettale e una defecografia, colpografia.Le conclusioni della manometria sono: ipertono dello sfintere ed asimmetria del canale anale. La risposta della colpo-entero-defecografia è: l'indagine è stata eseguita previa opacizzazione del retto, con bario ad elevata densità ecc. Si è dimostrata una buona distensibilità dell'ampolla rettale. La giunsione retto- anale è situata a riposo in corrispondenza del margine inferire delle tuberosità ischiatiche e subisce una regolare escursione durante le manovre dinamiche. non si sono osservati fenomeni di incontinenza nel passaggio dalla posizione in decubito a quella in ortostatismo e sotto colpi di tosse. Il pavimento pelvico è normoresistente durante la prova dinamica. La fase defecografica, valutata mediante tecnica digitale , ha evidenziato un normale tempo di apertura anale e di svuotamento dell'ampolla rettale, che risulta completo. Durante tale fase si evidenzia invaginazione intrarettale e rettocele anteriore di circa 67 mm. Regolare il calibro del canale anale. Ancora non ho portato queste risposte al mio proctologo,e intanto gradirei un quache Vostro consiglio sulle terapie più idonee per poter risolvere al meglio il mio problema.Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Il quadro clinico e radiologico è tipico per una sindrome da ostruita defecazione.
Il colelga che ha richiesto gli accertamenti potrà integrare questi dati con quelli clinici e con l' esito della visita e prospettare la soluzione piu' adeguata al suo caso che potrebbe essere chirurgica. Auguri!
Il colelga che ha richiesto gli accertamenti potrà integrare questi dati con quelli clinici e con l' esito della visita e prospettare la soluzione piu' adeguata al suo caso che potrebbe essere chirurgica. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Dott. Favara la ringrazio del consulto che mi ha inviato a maggio 2009,volevo anche scusarmi se non mi sono fatta risentire prima ma potrà capire i problemi che ho avuto.La sua diagnosi si è riveleta corretta,tanto è vero che nell'ottobre del 2009,mi sono sottoposta ad intervento chirurgico per rettocele,
che però non si è potuto risolvere,perche,a causa di cicatrici con stenosi,sopravvenuti dalla precedente operazione di emmorroidi,non è stato possibile effettuare procedure endoluminari meccaniche(PPH-o STARR).
Da un ultimo esame di colpocistodefecografia eseguito nel 2010,risulta oltre al rettocele anteriore,intususcezione intranale ,perineo discendente, prolasso vescicale,lievi segni iniziali di incontinenza sia urinaria che rettale.
Per cui i miei problemi di defecazione e conseguenze varie sono rimasti.Tutti i proctologi che ho consultato mi sconsigliano di ricorrere ad ulteriori interventi chirurgici,e stò cercando soluzioni alternative per facilitarmi nell'evacuazioni,tipo:alimentazione adeguata,miniclismi in caso di necessità o clistieri,divaricatori anali(Dilatan) all'occorrenza,e riabilitazione del pavimento pelvico mediante elettrostimolazione e biofeedback vaginale.
L'ultima cosa che mi è stata suggerita da un proctologo è il trattamento di Biofeedback posteriore.
Io le volevo chiedere un parere su tutta la mia situazione e in particolare su questo trattamento.Me lo consiglia anche Lei?Sarà vantaggiso nel mio caso?Ci sono controindicazioni?Con che modalità secondo Lei?
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione .
Cari saluti.
che però non si è potuto risolvere,perche,a causa di cicatrici con stenosi,sopravvenuti dalla precedente operazione di emmorroidi,non è stato possibile effettuare procedure endoluminari meccaniche(PPH-o STARR).
Da un ultimo esame di colpocistodefecografia eseguito nel 2010,risulta oltre al rettocele anteriore,intususcezione intranale ,perineo discendente, prolasso vescicale,lievi segni iniziali di incontinenza sia urinaria che rettale.
Per cui i miei problemi di defecazione e conseguenze varie sono rimasti.Tutti i proctologi che ho consultato mi sconsigliano di ricorrere ad ulteriori interventi chirurgici,e stò cercando soluzioni alternative per facilitarmi nell'evacuazioni,tipo:alimentazione adeguata,miniclismi in caso di necessità o clistieri,divaricatori anali(Dilatan) all'occorrenza,e riabilitazione del pavimento pelvico mediante elettrostimolazione e biofeedback vaginale.
L'ultima cosa che mi è stata suggerita da un proctologo è il trattamento di Biofeedback posteriore.
Io le volevo chiedere un parere su tutta la mia situazione e in particolare su questo trattamento.Me lo consiglia anche Lei?Sarà vantaggiso nel mio caso?Ci sono controindicazioni?Con che modalità secondo Lei?
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione .
Cari saluti.
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Grazie. Credo corretto seguire le indicazioni degli specialisti che l' hanno valutata, in particolare il biofeedback appare una soluzione ragionevole in una situazione come la sua, sostanzialmente non ha contorindicazioni o effetti collaterali ed in un certo numero di casi i risultati sono soddisfacenti.Auguri!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.5k visite dal 03/05/2009.
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