Trombosi emorroidaria da 20 giorni

Buongiorno Dottori, vi scrivo nella speranza di avere alcune risposte su ciò che mi sta accadendo da ormai 20 giorni.
Premetto che in passato ho più volte sofferto di emorroidi che, con Daflon e creme, solitamente nel giro di qualche giorno riuscivo a curare.
Stupidamente l'ultima volta che ho avuto i sintomi non ho tempestivamente cominciato la cura ma l'ho iniziata solamente quando il dolore cominciava ad essere più forte del solito.
In pochi giorni mi sono ritrovato in una condizione che non avevo mai provato in vita mia, ovvero un dolore lancinante che si acutizzava tantissimo durante la defecazione accompagnato da un forte sanguinamento e da una grossa difficoltà nell'atto.
Ovviamente mi sono recato subito dal mio medico curante il quale ha ipotizzato una trombosi emorroidaria e mi ha dato una cura di Triade H in bustine (3 per i primi 3 gg, 2 per altri 2 gg e infine una fino a finire la scatola, dopodichè una pastiglia di Triade al giorno), crema Antrolin due volte al giorno e due bustine di Psyllogel al giorno.
In due settimane che ho seguito questa cura (rimanendo a casa da lavoro in quanto mi era davvero impossibile pensare di lavorare in queste condizioni) quella che sembrava una pallina proprio a ridosso dell'ano si è pian piano sgonfiata diventando una specie di nodulo oblungo.

Ad oggi posso dire che non provo gli stessi dolori lancinanti dell'inizio.
Ho ancora delle difficoltà durante la defecazione in quanto ho sempre una sensazione di "occlusione", ma si è decisamente placato il sanguinamento.
Continuo ad avere fastidio, soprattutto al mattino, quasi come se sentissi una pulsazione che a volte diventa bruciore proprio in corrispondenza di quel nodulo.
Dopo due settimane sono ovviamente dovuto tornare a lavoro e, svolgendo attività di ufficio, spero di non rischiare di incorrere ad una ricaduta, anche perchè rispetto a quando stavo a casa mi pare di sentire un po' più di dolore.

Ora che ho superato la fase acuta, il mio medico curante mi ha prescritto una richiesta per una visita proctologica ma ovviamente di questi tempi mi toccherà aspettare ancora un bel po' (se ne parla per la metà di marzo).

Quello che vorrei chiedervi è: posso considerare il persistere del problema così a lungo come normale?
Il fatto che la cura mi abbia dato sì dei sollievi ma non abbia risolto il problema dopo 3 settimane è una cosa che può considerarsi nella norma oppure può essere riconducibile a qualcosa di più complicato?
Vi faccio queste domande perchè vorrei anche capire se mi conviene aspettare ancora altri 20 giorni per fare una visita specialistica o se mi conviene farmi vedere quanto prima da uno specialista.

Vi ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherete, anche perchè ciò che mi è capitato oltre che portarmi a soffrire fisicamente mi sta anche stancando mentalmente in quanto mi sento molto condizionato durante la giornata e riuscire a parlare con un esperto potrebbe essermi molto utile.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Non sembrerebbe regolare.
Solo con una visita si potrà evidenziare o escludere una eventuale patologia associata, es. una ragade.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie della risposta Dottore.

Oggi rispetto a ieri la situazione è peggiorata.Si è ripresentato nuovamente il problema del sanguinamento ed anche il dolore è aumentato.
Ho prenotato una visita per domani alle 15.00, nella speranza di poter trovare rimedio ad una situazione che mi sta davvero abbattendo moralmente, oltre che cominciare a preoccuparmi seriamente.

A proposito della visita, vorrei approfittare per chiedere ancora una cosa: nella prenotazione c'è scritto di fare la sera precedente la visita alle ore 21.00 un Clistere da 100-150 cc ed un altro il mattino dell'esame alle ore 7.00

Tenuto conto che ho già molta difficoltà solo per inserire la cannula della pomata, è proprio indispensabile fare i clisteri per questa prima visita?

Grazie mille ancora
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Non necessario se avrà evacuato prima dell' esame.
Prego.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottori, ho effettuato la visita proctologica e l'esito è stato che oltre ad un gavacciolo emorroidario congesto a ore 3 è presente anche una ragade a ore 12. Quest'ultima a quanto pare è l'unica causa del mio malessere.
Mi è stata confermata la pomata antrolin per le emorroidi e mi è stato detto di usare Dilatan da 23 mm 2 volte al giorno per 20 minuti lubrificato con Fitostimoline.

Oggi ho provato ad utilizzare Dilatan per la prima volta ma ho avuto alcune difficoltà in quanto riesco ad inserirne circa 4-5 cm poi è come se ci fosse qualcosa a bloccare. Va bene così oppure ne ho fatto un uso inefficace? Deve essere per forza inserito tutto?

Grazie
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Bene! Confermato il sospetto dell' esistenza di una ragade associata alla trombosi!
Con cautela, ben lubrificato, eventualmente riscaldato in acqua calda, ma tutto.
Prego.
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Utente
Utente
Niente da fare, ho provato in tutti i modi ma non ci riesco. Più di un tot non riesco ad inserirlo. L'unica cosa che mi viene in mente è provare ad acquistare i calibri più piccoli 18/20 e provare. Oggi chiederò consiglio anche al mio medico curante. Lei cosa ne pensa, vale la pena provare?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Certo!
Iniziare sempre dalla misura più piccola, sempre con cautela e dopo qualche minuto passare alle misure successive.
Prego.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, se posso approfitto ancora della sua cortesia per chiederle un parere.
Da una settimana sto utilizzando il Dilatan quasi come da indicazioni del chirurgo, sempre con molta fatica (il calibro da 23 mm faccio sempre fatica, riesco fino a metà e a tenerlo per pochi minuti).
Ad oggi la defecazione è leggermente dolorosa ma perdo sempre sangue in abbondanza (le tracce di sangue sono praticamente rimaste invariate da quando è iniziato il problema un mese fa)

È migliorato anche il dolore post-defecazione, nel senso che c'è ma non è così forte da compromettere più di tanto le mie azioni quotidiane come qualche settimana fa.

Il mio dubbio è, la ragade in via di guarigione può continuare a perdere tutto questo sangue? Oppure il fatto che non si rimargina potrebbe essere il segnale che ormai è cronica?
Essendo ormai passato un mese dall'inizio dei sintomi e non riuscendo a vedere una fine di questa storia, le confesso di essere molto demoralizzato.

Grazie in anticipo per il supporto che mi ha dato in questi giorni rispondo alle mie domande.

ps: aggiungo che venerdì prossimo avrò la visita di controllo
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
La presenza di sangue alla defecazione è un chiaro segno della presenza di una "ferita aperta"
A distanza è impossibile esprimere un parere sulle condizioni della sua ragade e su come risponde alla terapia farmacologica e dilatativa.
Attendiamo venerdì per informazioni concrete.
Se lo desidera ci tenga informati.
Prego.
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