Post intervento proctologico

Gentili Dottori,

scrivo per esporre la mia complicata situazione.
Lo scorso anno ho subito due interventi:

- Luglio 2020: emorroidectomia su singolo gavocciolo
- Dicembre 2020: pulizia granuloma ed ascesso perianale conseguenti al precedente intervento (aspetto cartella clinica per dettagli sull'intervento).


A complicare le cose, a seguito del secondo intervento ho avuto una pesante emorragia che ha richiesto emostasi di urgenza e due trasfusioni.
Sono quindi rimasto ricoverato 7 giorni.
Durante questo periodo, in sostanza non ho mangiato, e quindi per circa una settimana non sono andato di corpo.


Al momento è passato circa un mese dalle ultime dimissioni, e circa un mese e mezzo dall'intervento di Dicembre.
A parte il fastidio che provo a volte nello stare seduto o nel camminare, il mio problema maggiore al momento è legato ad una difficoltà ad iniziare l'evacuazione.
Nello specifico, pur avvertendo lo stimolo anche piuttosto forte, ho necessità di spingere per iniziare lo svuotamento.
Una volta che l'evacuazione ha inizio, riesco poi a liberarmi senza ulteriori problemi.
Cerco chiaramente di limitare quanto possibile sforzo e durata della spinta, aggiungo che le feci sono formate e di consistenza morbida (prendo olio di paraffina due volte al giorno).
Questa difficoltà è più pronunciata alcuni giorni, pur mantenendo sempre stessa dieta.


Durante le visite di controllo, non sono stati evidenziati particolari problemi, anche se ancora non è stato ritenuto opportuno fare un'anoscopia.
La parte posteriore del canale anale risulta infiammata, io temo che questo sia conseguenza della difficile defecazione.

Uno dei medici ha rilevato un po' di ipertono.
Ho esposto i miei timori che possa essersi instaurata una stenosi, ma il chirurgo mi ha detto che è ancora presto per valutare questo tipo di effetti.


Vorrei quindi cortesemente chiedervi:
- concordate sul fatto che sia precoce parlare di stenosi?

- è possibile che un'ipertono dello sfintere causi queste difficoltà?

- infine, c'è speranza di curare l'ipertono senza dover ricorrere ad un nuovo intervento?


Grazie della disponibilità.


Buona giornata
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376
Si! È possibile ma non ho elementi per poterlo confermare nel suo caso.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Utente
Utente
Salve Dottore,

all'ultima visita di controllo mi è stato diagnosticato ipertono (clinicamente, senza manometria), e mi è stata prescritta cura a base di nitroglicerina. Al momento non sono state rilevate ragadi.
A distanza di una settimana dall'inizio del trattamento, noto un leggero miglioramento negli spasmi, ma resta il bruciore/dolore post defecazione.

Avrei due domande:
- per quanto tempo è necessaria la cura a base di nitroglicerina per valutarne gli effetti?
- in caso di persistenza di ipertono, mi è stato proposto di valutare l'ipotesi di dilatazione pneumatica controllata. In rete ho trovato pareri discordanti, è una tecnica effettivamente utile?

Grazie, cordiali saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376
La presenza di bruciore/dolore mi fa pensare alla presenza di irritazioni o piccole fissurazioni a carico della mucosa anale e del margine anale.
A distanza non posso esserle di aiuto.
La divulsione idropneumatica é utile nel trattamento della ragade anale associata ad ipertono dello sfintere, riducendo momentaneamente l' ipertono la ragade guarisce, ma non è indicata come terapia dell' ipertono, questo dopo un breve periodo si ripresenterà.
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottore,

è possibile che i miei problemi siano dovuti ad una ragade, anche senza sanguinamento?

Dopo due settimane di terapia con nitroglicerina mi sembra di notare un leggero miglioramento, anche se persiste la sensazione di dolore/bruciore che, insorgendo circa un'ora dopo la defecazione, perdura poi per un paio d'ore prima di scemare lentamente.

Inoltre, le volevo chiedere se, trascorsi poco meno di due mesi dall'ultimo intervento, sia opportuno e possibile procedere con una anoscopia, o se questa sarebbe troppo dolorosa o pericolosa per le ferite.

Grazie, buona giornata
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376
Non posso escluderlo, la presenza di una ragade era una ipotesi già da me sollevata nel precedente consulto.
La presenza della ragade potrà essere rilevata alla sola ispezione,
l' anoscopia sarà utile per chiarire ulteriori aspetti.
Prego
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dottore,

a causa del persistere dei miei problemi (dolore a lenta insorgenza post-defecazione, frequente difficoltà ad iniziare la defecazione) scrivo per un nuovo consiglio.

Dopo aver sentito due Proctologia, infatti, sono piuttosto confuso. L'unico aspetto su cui entrambi concordano è la presenza di ipertono. Per il resto, uno dei due rileva anche una stenosi cicatriziale ed una ragade posteriore, non rilevate dal primo. Nessuno dei due ha ritenuto necessaria una anoscopia, mentre mi è stata consigliata ecografia endoanale.

Venendo ai trattamenti proposti, uno dei due medici mi propone la dilatazione pneumatica per trattare l'ipertono (per evitare rischi di incontinenza), l'altro invece la classica sfinterotomia con correzione della ragade e della cicatrice fibrotica.

A questo punto sono piuttosto confuso. Avendo già subito due interventi non risolutivi lo scorso anno, non vorrei peggiorare ancora di più la situazione con un nuovo intervento. Premesso che probabilmente sentirò anche un terzo parere, mi chiedo se la dilatazione pneumatica può essere tentata come step intermedio prima della sfinterotomia o se questo non ha senso.

Grazie e buona giornata
[#7]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376
A distanza non posso dirle che cosa è più utile nel suo caso.
La dilatazione pneumatica é una delle procedure per il trattamento della ragade anale associata ad ipertono, se sarà valida nel suo caso non posso confermarlo, ma con questa tecnica è possibile affermare che "il tentare non nuoce"
Cordiali saluti.