Sanguinamento emorroidario
Buonasera, ho 50 anni e soffro di emorroidi da molto tempo anche se tranne che per sporadici periodi, non mi hanno dato molta noia.
Fino ad un anno fa, quando hanno cominciato a sanguinare, talvolta in maniera piuttosto copiosa.
Ho effettuato visita proctologica nella quale mi sono state diagnosticate emorroidi di 3-4 grado.
Per circa un mese e mezzo ho preso venosmine (con cui non ho notato alcun miglioramento) mi sono subito attenuta ad una dieta adatta, e dopo circa tre mesi hanno smesso di sanguinare.
Questa estate, forse a causa di lievi (ma davvero lievi!) stravizi, hanno ripreso a sanguinare.
Dopo circa 20 giorni ho effettuato una colonscopia che è risultata negativa e che ha evidenziato un colon lungo e tortuoso e due piccoli diverticoli che, a quanto spiegatomi dal dottore, non destavano alcuna preoccupazione.
Dalla colonscopia in poi, si è scatenato l'inferno: data l'irritazione le emorroidi hanno nuovamente cominciato a sanguinare e a farmi male, dopo circa una settimana si è presentato il primo fecaloma che si è finalmente rotto (dopo aver provato lassativi orali e una supposta) solo dopo due microclismi fleet.
La procedura ha ovviamente riacutizzato tanto il dolore, quanto il sanguinamento.
Pur evacuando ogni giorno, ho avuto altri due episodi di fecaloma, a questo punto non so se perché non mi svuoto completamente e quindi senza che me ne accorga, da un giorno all'altro mi ritrovo con feci durissime impossibili da espellere.
Ho preso daflon per circa un mese e mezzo senza reali miglioramenti.
Ho assunto psyllogel ma dato che aumenta il volume delle feci andavo di corpo 3 /4 volte al giorno con feci acide che mi creavano bruciore per cui ho smesso.
Dopo un po' che avevo smesso anche il daflon (che non mi sembra abbia avuto effetti) la situazione si è normalizzata, per circa tre settimane non ho avuto sanguinamenti, sono sempre stata regolare e nell'ultima settimana stavo meglio anche con il dolore.
Giovedì scorso altro episodio di feci impossibili da espellere che mi hanno costretta a microclisma.
La situazione è tornata quella iniziale con perdite di sangue copiose.
Sono allo stremo, innanzitutto vorrei poter fermare questo sanguinamento continuo, mettere a posto il problema defecatorio senza una soluzione al quale temo che qualunque cosa faccia mi riporti al punto iniziale.
Due ulteriori domande: il sanguinamento mi appare decisamente copioso ma non so quanto lo sia o quanto mi sembri.
C'è qualcosa che mi può fare capire che il sanguinamento è eccessivo e che è necessario recarsi al pronto soccorso?
Inoltre come è possibile che il sanguinamento sia copioso quando le feci sono morbide e nullo o veramente esiguo quando sono durissime?
Fino ad un anno fa, quando hanno cominciato a sanguinare, talvolta in maniera piuttosto copiosa.
Ho effettuato visita proctologica nella quale mi sono state diagnosticate emorroidi di 3-4 grado.
Per circa un mese e mezzo ho preso venosmine (con cui non ho notato alcun miglioramento) mi sono subito attenuta ad una dieta adatta, e dopo circa tre mesi hanno smesso di sanguinare.
Questa estate, forse a causa di lievi (ma davvero lievi!) stravizi, hanno ripreso a sanguinare.
Dopo circa 20 giorni ho effettuato una colonscopia che è risultata negativa e che ha evidenziato un colon lungo e tortuoso e due piccoli diverticoli che, a quanto spiegatomi dal dottore, non destavano alcuna preoccupazione.
Dalla colonscopia in poi, si è scatenato l'inferno: data l'irritazione le emorroidi hanno nuovamente cominciato a sanguinare e a farmi male, dopo circa una settimana si è presentato il primo fecaloma che si è finalmente rotto (dopo aver provato lassativi orali e una supposta) solo dopo due microclismi fleet.
La procedura ha ovviamente riacutizzato tanto il dolore, quanto il sanguinamento.
Pur evacuando ogni giorno, ho avuto altri due episodi di fecaloma, a questo punto non so se perché non mi svuoto completamente e quindi senza che me ne accorga, da un giorno all'altro mi ritrovo con feci durissime impossibili da espellere.
Ho preso daflon per circa un mese e mezzo senza reali miglioramenti.
Ho assunto psyllogel ma dato che aumenta il volume delle feci andavo di corpo 3 /4 volte al giorno con feci acide che mi creavano bruciore per cui ho smesso.
Dopo un po' che avevo smesso anche il daflon (che non mi sembra abbia avuto effetti) la situazione si è normalizzata, per circa tre settimane non ho avuto sanguinamenti, sono sempre stata regolare e nell'ultima settimana stavo meglio anche con il dolore.
Giovedì scorso altro episodio di feci impossibili da espellere che mi hanno costretta a microclisma.
La situazione è tornata quella iniziale con perdite di sangue copiose.
Sono allo stremo, innanzitutto vorrei poter fermare questo sanguinamento continuo, mettere a posto il problema defecatorio senza una soluzione al quale temo che qualunque cosa faccia mi riporti al punto iniziale.
Due ulteriori domande: il sanguinamento mi appare decisamente copioso ma non so quanto lo sia o quanto mi sembri.
C'è qualcosa che mi può fare capire che il sanguinamento è eccessivo e che è necessario recarsi al pronto soccorso?
Inoltre come è possibile che il sanguinamento sia copioso quando le feci sono morbide e nullo o veramente esiguo quando sono durissime?
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A questo punto, penso, che per risolvere definitivamente il suo problema non resta altro che la chirurgia. Ulteriori tentativi farmacologici, con un prolasso di 3/4 grado, potrebbero risultare vani.
Con l' esame del sangue potrà capire l'entità delle sue perdite.
Cordiali saluti.
Con l' esame del sangue potrà capire l'entità delle sue perdite.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 29/11/2020.
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