Impossibilità ad evacuare post emorroidectomia
Salve gentili dottori, martedì 20 ottobre ho eseguito un intervento di emorroidectomia secondo Milligan Morgan, a distanza di 3-4 giorni, nonostante una corretta alimentazione e l'ausilio di lassativi e olio di vasellina, permane per via del dolore l'impossibilità di evacuare.
Nell'ultimo tentativo, mentre cercavo l'atto defecatorio, ho infilato nel retto con un guanto il dito indice, evidenziando la completa presenza di feci al livello dell'ampolla rettale, di consistenza abbastanza morbida.
Quindi ho il retto pieno di feci, ma anche se spingo non riesco proprio ad espellerle, l'ano non si dilata quasi per nulla, il dolore è intenso.
La pazienza sta vacillando, in quanto la presenza delle feci nel retto è manifesta anche quando sono allungato o in piedi provocando la sensazione di dover andare in bagno di continuo (simil tenesmo) senza però riuscirci.
Avete un consiglio per tentare di liberarmi?
Ringrazio anticipatamente
Nell'ultimo tentativo, mentre cercavo l'atto defecatorio, ho infilato nel retto con un guanto il dito indice, evidenziando la completa presenza di feci al livello dell'ampolla rettale, di consistenza abbastanza morbida.
Quindi ho il retto pieno di feci, ma anche se spingo non riesco proprio ad espellerle, l'ano non si dilata quasi per nulla, il dolore è intenso.
La pazienza sta vacillando, in quanto la presenza delle feci nel retto è manifesta anche quando sono allungato o in piedi provocando la sensazione di dover andare in bagno di continuo (simil tenesmo) senza però riuscirci.
Avete un consiglio per tentare di liberarmi?
Ringrazio anticipatamente
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Se é riuscito ad infilare il dito probabilmente non è per il dolore, che non riesce a defecare , ma per la massa di feci accumulata nel retto.
Provi ,con molta cautela, con un clisterino da 120 ml.
Prego.
Provi ,con molta cautela, con un clisterino da 120 ml.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
La ringrazio inanzitutto per la celere risposta, ho provato ad utilizzare un clisterino questa notte, non riuscivo a dormire per via della costante sensazione di andare in bagno. Sono riuscito a defecare qualcosa, che però è irrisorio paragonato alla quantità di feci accumulate nel retto. Adesso ogni ora circa sto provando ad andare in bagno, così volta per volta da svuotare il retto.
Mi chiedo se non ci sono controindicazioni nel comportarmi così, non so se questi ripetuti tentativi ostacolano il processo di cicatrizzazione delle ferite. Inoltre continuo con i lassativi per ammorbidire le feci? (movicol e cinereg forte). Ho pensato anche di mangiare di meno fintanto che non svuoto il retto.
Grazie davvero per la pazienza e professionalità.
Mi chiedo se non ci sono controindicazioni nel comportarmi così, non so se questi ripetuti tentativi ostacolano il processo di cicatrizzazione delle ferite. Inoltre continuo con i lassativi per ammorbidire le feci? (movicol e cinereg forte). Ho pensato anche di mangiare di meno fintanto che non svuoto il retto.
Grazie davvero per la pazienza e professionalità.
[#4]
Utente
Grazie dottore, oggi sono riuscito in diverse occasioni a defecare e finalmente ho svuotato il retto.
Una domanda avrei da porle: per quanti giorni è consentito o raccomandabile l'utilizzo del toradol? L'uso che ne faccio è per soffrire di meno durante l'evacuazione, prendo 15 ggt due volte al giorno. Il bugiardino indica di non superare i 5 giorni ed io sono al quinto. Nella lettera di dimissione della UOC non è stato riportato questo dato. Premetto che non ho alcuna patologia cardiovascolare o renale, grazie tante per la disponibilità
Una domanda avrei da porle: per quanti giorni è consentito o raccomandabile l'utilizzo del toradol? L'uso che ne faccio è per soffrire di meno durante l'evacuazione, prendo 15 ggt due volte al giorno. Il bugiardino indica di non superare i 5 giorni ed io sono al quinto. Nella lettera di dimissione della UOC non è stato riportato questo dato. Premetto che non ho alcuna patologia cardiovascolare o renale, grazie tante per la disponibilità
[#6]
Utente
Salve gentili dottori, a distanza di 40 giorni dall'intervento la mia condizione clinica è sicuramente migliorata dai primissimi giorni di calvario; persiste però dolore alla defecazione, dolore localizzato in un solo lato, che corrisponde all'area dove avevo il gavocciolo emorroidario più grande, e che quindi immagino sia stata l'area maggiormente cruentata dall'intervento chirurgico. Ad ogni evacuazione ho comunque lievi perdite di sangue che riscontro anche nelle feci. L'ultima visita chirurgica ha evidenziato durante l'esplorazione rettale che il lato che è ancora dolorante presenta una ferita ancora leggermente edematosa. Esternamente sono quasi del tutto rimarginate. A detta del chirurgo comunque il quadro è compatibile con la normale tempistica dell'intervento. So che devo pazientare e che ci vorranno mesi prima che tutto torni alla normalità.
Mi chiedevo nel mentre: il continuo traumatismo mediato dalle feci sulla ferita ad ogni evacuazione, come permette il rimarginamento della stessa? Sono un pò demoralizzato dal fatto che continuo ad avere dolore e sangue alla defecazione.
Grazie per chi saprà rispondere alle mie domande.
Mi chiedevo nel mentre: il continuo traumatismo mediato dalle feci sulla ferita ad ogni evacuazione, come permette il rimarginamento della stessa? Sono un pò demoralizzato dal fatto che continuo ad avere dolore e sangue alla defecazione.
Grazie per chi saprà rispondere alle mie domande.
[#7]
Siamo ancora nei tempi richiesti per una "spontanea" cicatrizzazione.
Solo con una visita, che permetta una valutazione della ferita residua dopo emorroidectomia, é possibile dispensare consigli farmacologici e fare previsioni.
Cordiali saluti.
Solo con una visita, che permetta una valutazione della ferita residua dopo emorroidectomia, é possibile dispensare consigli farmacologici e fare previsioni.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.4k visite dal 24/10/2020.
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