Emorride esterna molto dolorante
Salve gentili dottori, sono un ragazzo di 20 anni, e da circa 4 soffro di una patologia emorroidaria.
Mi spiego meglio: 4 anni fa ebbi una gastroenterite virale che mi portò a frequenti defecazioni durante il giorno (perdonate la terminologia), e di conseguenza, per la prima volta in assoluto, mi uscì un'emorroide all'esterno.
Ebbi 7-8 giorni di dolore intenso che poi si risolse autonomamente.
Solo che da quell'episodio, ho notato che qualcosa è cambiato.
Ho una sensazione di persistente umidità nella zona, non penso sia sudore, e purtroppo, cosa che mi imbarazza molto, un odore terribilmente sgradevole nonostante la costante igiene intima (almeno 4 bidet al giorno).
Dopo la defecazione inoltre, anche se le feci sono perfettamente morbide, ho sempre un dolore nella zona dell'ano che si risolve stando sdraiato per 5/10 minuti sul letto.
Ad agosto di quest'anno, circa 1 mese fa, mi capitò un episodio di stipsi (non andavo al bagno da 4 giorni, nonostante ci andassi una volta al giorno sempre) ed ecco che mi è uscita un'emorroide, che stavolta è rimasta dolorante per circa 3 settimane, per poi sparire completamente.
Ma non appena è scomparsa quella, l'altro ieri me n'è uscita un'altra dal lato opposto dell'ano.
Stando seduto molte ore al giorno causa studio, capirete che ho una vita piuttosto sedentaria.
Mi sono fatto controllare dal medico curante tempo fa, e mi disse di trattarle con daflon e proctolyn, ma detto sinceramente, penso siano andate via autonomamente.
Al momento sono sul letto con un dolore lancinante che non mi permette di alzarmi.
Volevo chiedervi, visto che sto considerando un opzione chirurgica perché così non riesco più a vivere, quale tipologia di intervento dovrei affrontare (so che sono varie tecniche) e vorrei anche chiedervi, cortesemente, se potreste spiegarmi il post operatorio delle emorroidi come funziona.
Perdonate il papiro, ma sono emotivamente distrutto.
Vi ringrazio infinitamente per il vostro tempo e la vostra attenzione.
Buon lavoro!
Mi spiego meglio: 4 anni fa ebbi una gastroenterite virale che mi portò a frequenti defecazioni durante il giorno (perdonate la terminologia), e di conseguenza, per la prima volta in assoluto, mi uscì un'emorroide all'esterno.
Ebbi 7-8 giorni di dolore intenso che poi si risolse autonomamente.
Solo che da quell'episodio, ho notato che qualcosa è cambiato.
Ho una sensazione di persistente umidità nella zona, non penso sia sudore, e purtroppo, cosa che mi imbarazza molto, un odore terribilmente sgradevole nonostante la costante igiene intima (almeno 4 bidet al giorno).
Dopo la defecazione inoltre, anche se le feci sono perfettamente morbide, ho sempre un dolore nella zona dell'ano che si risolve stando sdraiato per 5/10 minuti sul letto.
Ad agosto di quest'anno, circa 1 mese fa, mi capitò un episodio di stipsi (non andavo al bagno da 4 giorni, nonostante ci andassi una volta al giorno sempre) ed ecco che mi è uscita un'emorroide, che stavolta è rimasta dolorante per circa 3 settimane, per poi sparire completamente.
Ma non appena è scomparsa quella, l'altro ieri me n'è uscita un'altra dal lato opposto dell'ano.
Stando seduto molte ore al giorno causa studio, capirete che ho una vita piuttosto sedentaria.
Mi sono fatto controllare dal medico curante tempo fa, e mi disse di trattarle con daflon e proctolyn, ma detto sinceramente, penso siano andate via autonomamente.
Al momento sono sul letto con un dolore lancinante che non mi permette di alzarmi.
Volevo chiedervi, visto che sto considerando un opzione chirurgica perché così non riesco più a vivere, quale tipologia di intervento dovrei affrontare (so che sono varie tecniche) e vorrei anche chiedervi, cortesemente, se potreste spiegarmi il post operatorio delle emorroidi come funziona.
Perdonate il papiro, ma sono emotivamente distrutto.
Vi ringrazio infinitamente per il vostro tempo e la vostra attenzione.
Buon lavoro!
[#1]
Prima di parlare di intervento e di tipo di intervento é necessaria una diagnosi di certezza e del grado del suo problema emorroidario.
Dalla descrizione sembrerebbe più un ematoma perianale che un problema legato al tessuto emorroidario.
Indispensabile, per chiarire il tutto, una visita proctologica.
Cordiali saluti.
Dalla descrizione sembrerebbe più un ematoma perianale che un problema legato al tessuto emorroidario.
Indispensabile, per chiarire il tutto, una visita proctologica.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Quella pallina potrebbe essere un ematoma perianale, stravaso ematico e trombosi che si realizza a carico di vene presenti sul margine anale, questa spesso viene confusa con una trombosi del tessuto emorroidario, questa differenza è sostanziale perché il trattamento chirurgico non è lo stesso
Quindi, solo dopo una diagnosi di certezza si potrà affrontare il discorso sulla necessità o meno di intervenire chirurgicamente e con quale tecnica.
Cordiali saluti.
Quindi, solo dopo una diagnosi di certezza si potrà affrontare il discorso sulla necessità o meno di intervenire chirurgicamente e con quale tecnica.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 727 visite dal 22/09/2020.
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