Nelle fasi dinamiche evacuative si osserva circolare sfiancamento ampollare con rettocele anteriore
Buongiorno io ho dei grossi problemi evacuativi di stipsi e dolori addominali con forte meteorismo perdurante per tutto il giorno
mi sono sottoposta a cisto-colpo-defecografia con questo referto:
Referto:
si procede con assunzione di pasto baritato per os e, in sede di esame, ad introduzione di mezzo di contrasto non baritato in vescica e di pasto baritato in cavità vaginale ed ampollare.
Piano perineale in sede e a riposo e discendente OLTRE i limiti di norma sotto sforzo.
Vescica in sede e a riposo e sotto sforzo.
in ponzamento si apprezza valida ma incompleta evacuazione portata a termine con clisma evacuativo.
nelle fasi dinamiche evacuative si osserva circolare sfiancamento ampollare con rettocele anteriore di 2 cm.
nelle fasi terminali evacuative si assiste a multiple invaginazioni retto ampollari ed in canale anale con procidenza di 1 cm.
apprezzabile notevole enterocele statico ed incidente sulla dinamica evacuativa.
il retto appare di lunghezza aumentata e con decorso tortuoso e ridondante.
volevo capire meglio col vostro aiuto la problematica che mi coinvolge e quale terapia si potrebbe fare per curarla? sarebbe possibile eventualmente correggere la problematica chirurgicamente?
grazie
mi sono sottoposta a cisto-colpo-defecografia con questo referto:
Referto:
si procede con assunzione di pasto baritato per os e, in sede di esame, ad introduzione di mezzo di contrasto non baritato in vescica e di pasto baritato in cavità vaginale ed ampollare.
Piano perineale in sede e a riposo e discendente OLTRE i limiti di norma sotto sforzo.
Vescica in sede e a riposo e sotto sforzo.
in ponzamento si apprezza valida ma incompleta evacuazione portata a termine con clisma evacuativo.
nelle fasi dinamiche evacuative si osserva circolare sfiancamento ampollare con rettocele anteriore di 2 cm.
nelle fasi terminali evacuative si assiste a multiple invaginazioni retto ampollari ed in canale anale con procidenza di 1 cm.
apprezzabile notevole enterocele statico ed incidente sulla dinamica evacuativa.
il retto appare di lunghezza aumentata e con decorso tortuoso e ridondante.
volevo capire meglio col vostro aiuto la problematica che mi coinvolge e quale terapia si potrebbe fare per curarla? sarebbe possibile eventualmente correggere la problematica chirurgicamente?
grazie
[#1]
Non è possibile rispondere alle sue domande sulla sola base a distanza dell' esito del' esame eseguito: è indispensabile una valutazione specialistica, una obiettivita' e l' integrazione con eventuali altre indagini strumentali.La terapia puo' variare molto in base a questi elementi, credo quindi sia indispendabile mostrare l' esito al collega che ha richiesto l' esame ed ascoltare il suo parere. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
buongiorno capisco ciò che lei mi dsice ma volevo dirle che qui ho scritto semplicemente l'esito della defecografia ma ho fatto anche altri post dove spiego bene la mia patologia e le diverse analisi precedentemente fatte quali manometria e colonscopia ed altri esami..
ho cmq scritto il referto perchè volevo anche semplicemente una spiegazione più esemplificata del referto x poterlo comprendere al meglio soprattutto per ad esempio cosa significava invaginazione retto ampollare, rettocele enterocele..
sono un po' preoccupata e mi avrebbero fatto piacere delle delucidazioni in merito
grazie distinti saluti
ho cmq scritto il referto perchè volevo anche semplicemente una spiegazione più esemplificata del referto x poterlo comprendere al meglio soprattutto per ad esempio cosa significava invaginazione retto ampollare, rettocele enterocele..
sono un po' preoccupata e mi avrebbero fatto piacere delle delucidazioni in merito
grazie distinti saluti
[#3]
Ho capito, tuttavia non avendo letto i post precedenti non ho visto i dati precedentemente indicati.
Posso spiegarle senza problema il significato dei termini tecnici che riferisce,ad esempio il termine rettocele che indica una protrusione dell parete anteriore del retto verso la vagina al momento del ponzamento,non credo sia tuttavia particolarmente utile definire dei termini tecnici la cui comprensione è di competenza specialistica,ad esempio io non chiederei di spiegarmi a un muratore che mi sta costruendo la casa la composizione del cemento che usa perchè le informazioni che mi fornirebbe sarebbero al di la delle mie capacità di comprensione, mi affiderei invece ad un professionista competente del quale mi fido per eseguire il lavoro che gli compete.Credo quindi che l'interpretazione dell' esame eseguito sia di competenza del collega che la segue, senza preoccuparsi.
Posso spiegarle senza problema il significato dei termini tecnici che riferisce,ad esempio il termine rettocele che indica una protrusione dell parete anteriore del retto verso la vagina al momento del ponzamento,non credo sia tuttavia particolarmente utile definire dei termini tecnici la cui comprensione è di competenza specialistica,ad esempio io non chiederei di spiegarmi a un muratore che mi sta costruendo la casa la composizione del cemento che usa perchè le informazioni che mi fornirebbe sarebbero al di la delle mie capacità di comprensione, mi affiderei invece ad un professionista competente del quale mi fido per eseguire il lavoro che gli compete.Credo quindi che l'interpretazione dell' esame eseguito sia di competenza del collega che la segue, senza preoccuparsi.
[#4]
Utente
non le permetto di darmi dell'ignorante anche se lo ha fatto in modo molto distinto ... forse mi sono spiegata male io conoscono abbastanza sull'argomento da poter comprendere abbastanza non i significati delle parole in sè. quello che era di mio interesse sapere non erano i significati delle aprole in sè stessi ma quanto questi problemi riscontratisi un rettocele anteriore di 2 cm , delle invaginazioni multiple ecc.. nell'insieme fossero gravi e avere un quadro più chiaro della situazione da parte di un esperto.
naturalmente era solo un parere in più a cui fare riferimento che non toglie la visita specialistica
naturalmente era solo un parere in più a cui fare riferimento che non toglie la visita specialistica
[#6]
Gentile Signora
Vorrei stemperare i toni di questa discussione. A distanza non è sempre possibile dare delle risposte chiare, spesso si incorre nel rischio di sminuire un problema o di esagerarlo. Nel suo caso è necessario abbinare all'esame strumentale una visita ed un perticolareggiato interrogatorio sulla sua sintomatologia. Il solo esame cistocolpodefecografico, non abbinato a chiari sintomi clinici di ostruita defecazione, non ci permette di poter indicare un preciso percorso terapeutico. Inoltre non è da escludere che la stipsi possa essere di tipo "misto", rallentato transito + ostruita defecazione. In merito alla referto defecografico e al significato delle alterazioni anatomiche evidenziate, possiamo dire che la presenza di un rettocele di piccole dimensioni è un reperto frequente e non sempre significativo, mentre riteniamo più importante, se abbinato ad una sintomatologia, la presenza del prolasso retto-rettale(ampollare) e rettoanale con procidenza. La presenza di questo "ingombro" alla defecazione lo riscontriamo spesso in quei pazienti che presentano una sintomatologia da ostruita defecazione. Lo studio del piccolo intestino, con il bario assunto per bocca, ha evidenziato nel suo caso un enterocele stabile. L'eterocele ,cioè l'interposizione di anse tra la parete del retto e la parete vaginale, può essere mobile o stabile, anche questo può essere un reperto poco significativo se non è presente una sintomatologia e se non bisogna intervenire chirurgicamente. Perchè, nel caso di un intervento chirurgico per ostruita defecazione, bisognererà stare molto attenti, durante la resezione della parete rettale interessata dal rettocele e dai prolassi, a non danneggiare le anse intestinali che costituiscono l'enterocele. Solo dopo una visita specialistica, come sollecitata dal collega Favara, che conferma la presenza di una sindrome da ostruita defecazione da imputare al rettocele, al prolasso rettale e rettoanale, potrà essere presa in considerazione la terapia chirurgica. La correzione viene eseguita per via transanale con l'ausilio di suturatrici meccaniche. Per quanto riguarda il perineo discendente, una terapia riabilitativa (ginnastica del pavimento pelvico),pre e post operatoria ,è sicuramente utile nelle pazienti che presentano tale quadro defecografico.
Vorrei stemperare i toni di questa discussione. A distanza non è sempre possibile dare delle risposte chiare, spesso si incorre nel rischio di sminuire un problema o di esagerarlo. Nel suo caso è necessario abbinare all'esame strumentale una visita ed un perticolareggiato interrogatorio sulla sua sintomatologia. Il solo esame cistocolpodefecografico, non abbinato a chiari sintomi clinici di ostruita defecazione, non ci permette di poter indicare un preciso percorso terapeutico. Inoltre non è da escludere che la stipsi possa essere di tipo "misto", rallentato transito + ostruita defecazione. In merito alla referto defecografico e al significato delle alterazioni anatomiche evidenziate, possiamo dire che la presenza di un rettocele di piccole dimensioni è un reperto frequente e non sempre significativo, mentre riteniamo più importante, se abbinato ad una sintomatologia, la presenza del prolasso retto-rettale(ampollare) e rettoanale con procidenza. La presenza di questo "ingombro" alla defecazione lo riscontriamo spesso in quei pazienti che presentano una sintomatologia da ostruita defecazione. Lo studio del piccolo intestino, con il bario assunto per bocca, ha evidenziato nel suo caso un enterocele stabile. L'eterocele ,cioè l'interposizione di anse tra la parete del retto e la parete vaginale, può essere mobile o stabile, anche questo può essere un reperto poco significativo se non è presente una sintomatologia e se non bisogna intervenire chirurgicamente. Perchè, nel caso di un intervento chirurgico per ostruita defecazione, bisognererà stare molto attenti, durante la resezione della parete rettale interessata dal rettocele e dai prolassi, a non danneggiare le anse intestinali che costituiscono l'enterocele. Solo dopo una visita specialistica, come sollecitata dal collega Favara, che conferma la presenza di una sindrome da ostruita defecazione da imputare al rettocele, al prolasso rettale e rettoanale, potrà essere presa in considerazione la terapia chirurgica. La correzione viene eseguita per via transanale con l'ausilio di suturatrici meccaniche. Per quanto riguarda il perineo discendente, una terapia riabilitativa (ginnastica del pavimento pelvico),pre e post operatoria ,è sicuramente utile nelle pazienti che presentano tale quadro defecografico.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 10k visite dal 06/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.