Tenesmo rettale
buon giorno mi chiamo S.e ho un amico che ha fatto un esame per:PANCS?.motivo: TENESMO RETTALE.vorrei che qualcuno mi puo spiegare in termini piu apropiati a noi gente comune.il reperto:ES.ESTERNO E DIGITALE DELL RETTO:LA PARETE POSTERIOREDELL'AMPOLLA RETTALE è RIGIDA,IRREGOLARE,MAMMELLONATA,FACILMENTE SANGUINANTE.L'INTRODUZIONE DELLO STRUMENTO SUSCITA DISCERTA DOLORABILITA'PER CUI SI RIESCE AD ESPLORARE FINO AL COLON TRASVERSO DISTALE.NELL'AMPOLLA RETTALE IN CONTIGUITA'CON IL CANALE ANALE E NELLA SUA EMICIRCONFERENZA POSTERIORE LA MUCOSA APPARE RILEVATA,RIGIDA,ESTESAMENTE EROSA,FACILMENTE SANGUINANTE,RICOPERTA DA FIBRINA E DI CONSISTENZA DURO-LIGNEA(5 BIO).IL COLON ESPLORATO APPARE DIFFUSAMENTE SPASTICO MA APP.TE INDENNE DA LESIONI MACROSCOPICHE,poi hanno scrito come diagnosi:SOSP.DISCARIOCINESI DELL'AMPOLLA RETTALE.mio amico ha dolori per cui sta predendo l'antidolorifico ed e multo spaventato .cortezemente mi potrete spiegare qulche cosa cosi lui sara piu tranquillo.grazie per il tempo acordato.
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Gentile Utente,
consigli al Suo amico di contattare il Medico di fudicia al fine di fargli leggere il referto endoscopico che in base a quanto da Lei riportato depone per 'sospetta neoplasia dell'ampolla rettale' (in attesa dell'esame istologico - effettuate 5 biopsie ?)
Sicuramente il medico gli indicherà una struttura ospedaliera e/o specialista in grado di indirizzarlo verso trattamento adeguato (es. radioterapia, trattamento chirurgico, ...)
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
consigli al Suo amico di contattare il Medico di fudicia al fine di fargli leggere il referto endoscopico che in base a quanto da Lei riportato depone per 'sospetta neoplasia dell'ampolla rettale' (in attesa dell'esame istologico - effettuate 5 biopsie ?)
Sicuramente il medico gli indicherà una struttura ospedaliera e/o specialista in grado di indirizzarlo verso trattamento adeguato (es. radioterapia, trattamento chirurgico, ...)
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
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cara Utente, il quadro endoscopico non è chiaro, dovrà attendere la risposta dell'esame istologico che sarà dirimente per la diagnosi.
saluti
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
[#4]
Ex utente
Salve di nuovo .Mi rivolgo di nuovo a voi con la speranza di un aiuto.Il mio amico ha fatto la biopsia dell'ampolla rettale è oggi ha ricevuto la risposta.La diagnosi istopatologica:FRAMENTI DI ADENOCARCINOMA MUCINOSO ULCERATO.LI all ospedale gli hanno spegato cosi:che ha un tumore e si deve operare.Io mi rivolgo a voi perche il mio amico ha 30 anni e si deve sposare il mese di settembre e tutto programato.io non so' piu che cosa scrivere.vi dico solamente grazie.
[#6]
Gentile signora
credo che la cosa più importante in questo momento sia quella di pensare alla salute del suo amico ed affidarsi alle cure mediche che dovrà affrontare, vista la diagnosi che conferma quanto espresso dai colleghi che mi hanno preceduto.
Cerchi di informarsi adeguatamente sulle proposte terapeutiche considerando che in alcuni casi potrebbe essere di ausilio una terapia integrata preoperatoria (radioterapia) che renda il tumore più facilmente aggredibile chirurgicamente.
Cordiali saluti
credo che la cosa più importante in questo momento sia quella di pensare alla salute del suo amico ed affidarsi alle cure mediche che dovrà affrontare, vista la diagnosi che conferma quanto espresso dai colleghi che mi hanno preceduto.
Cerchi di informarsi adeguatamente sulle proposte terapeutiche considerando che in alcuni casi potrebbe essere di ausilio una terapia integrata preoperatoria (radioterapia) che renda il tumore più facilmente aggredibile chirurgicamente.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#7]
Ex utente
buon giorno .vi scrivo di nuovo.il mio amico e stato ricoverato per una setimana.ha fatto tutti gli esame..e la diagnosi ADC(mucinoso ulcerato)del retto basso.adesso lui inizia per 5 setimane la radiochimioterapia(ma e posibile che la chimioterapia la deve fare ogni santo giorno per 5 setimane?)ho letto tantisimmo su questa malatia e ad eserne sincera non ho capito piu di tanto(esendo straniera).per favore ditemi qualcosa di piu che io posa capire...poi per tutti gli dolori che ha lui prende PATROL(37,5mg)piu(325mg)è la tachipirina 1000mg è paraffina liquida f.u. pero i dolori li passa al momento .io vorrei sapere quando fara la chimioterapia 'li pasera i dolore? perche ha dei'dolori fortisimi.io vi dico grazie e scusate la mia sritura non molto buona.buona serata
[#8]
Gentile signora
la radio-chemioterapia è indispensabile nel caso del suo amico per cercare di ridurre le dimensioni del tumore e renderlo possibilmente operabile. La radioterapia stessa dovrebbe ridurre i dolori.
Il farmaco che lei ha citato è una associazione di Tachipirina e Tramadololo molto valido nel controllo dei dolori neoplastici.
Maggiori chiarimenti sulla malattia li potrà chiedere ai medici che lo hanno in cura e che le potranno rispondere in base anche alle sue condizioni cliniche.
Cordiali saluti
la radio-chemioterapia è indispensabile nel caso del suo amico per cercare di ridurre le dimensioni del tumore e renderlo possibilmente operabile. La radioterapia stessa dovrebbe ridurre i dolori.
Il farmaco che lei ha citato è una associazione di Tachipirina e Tramadololo molto valido nel controllo dei dolori neoplastici.
Maggiori chiarimenti sulla malattia li potrà chiedere ai medici che lo hanno in cura e che le potranno rispondere in base anche alle sue condizioni cliniche.
Cordiali saluti
[#9]
Ex utente
buona sera.io ho qualche domanda da fare e vorrei gentilmente le risposte chiare. il mio amico e stato operato la settimana scorsa.parlando con il professore mi ha detto che la situazione e molto grave.che ha le metastasis in tuto corpo.che se infiltrato nell osso dell' bacino e che a attaccato gli nervo dell erezione e della vescica.gli hanno tolto tutto'l retto perchè era tutto coperto del tumore.adesso io voglio sapere se il mio amico sa che ha metastase nell corpo e se infiltrato nell osso perche lui non parla si comporta come non sapesse,io voglio sapere in questi casi delicati quando una persona si deve operare il medico viene e spiega quale sono gli rischi lo informa??perche non sapiamo come comportarci.Le metastase sono delle cellule cancerogene?se si, possono attaccare in qualsiasi momento qualche organo??Si puo estendere in tute le ossa??Quando avranno gli risultati dell esame istologico e il tumore non e stato esportato in totale ce il rischio per riaprirlo??la chemio terapia sara piu forte ?Ci sta un altro trattamento per le metastase??(con gli anti corpi?)Il cancro come si presenta cioe in quante fasi e fatto.Io vi ringrazio moltissimo e aspetterò le vostre risposte.qualunque sia .GRAZIE.
[#10]
Le sue domande richiederebbero pagine e pagine di spiegazioni. Mi limitero' a pochi concetti tentando di risponderle con ordine e chiarezza ed evitando spiegazioni troppo tecniche che finirebbero per disorientarla.
- Il Chirurgo ha il dovere di informare il paziente circa il suo stato di malattia, le conseguenze e le possibili terapie. Se il paziente ritiene di non avere ben compreso ha tutto il diritto di richiedere ulteriori spiegazioni.
- Le metastasi sono delle ripetizioni del tumore a distanza; che si localizano cioe' in un organo diverso e non necessariamente vicino all'organo colpito in origine. - In linea teorica le metastasi possono aggredire qualsiasi organo in qualsiasi momento, anche se in realta' le statistiche ci insegnano che per ogni tumore ci sono degli organi piu' colpiti di altri.
- Le metastasi alle ossa sono particolarmente temibili, anche perche' causano dolori molto importanti.
- Il rischio di un re-intervento e' teoricamente possibile, ma per rispondere a questa domanda, oltre al risultato dell'istologico definitivo, bisognerebbe conoscere molto di piu' riguardo il caso specifico e le modalita' dell'intervento.
- La chemioterapia segue dei protocolli stabiliti che, per quel tipo di tumore, hanno dimostrato maggiori percentuali di efficacia nei pazienti precedentemente trattati.
Cordiali saluti
- Il Chirurgo ha il dovere di informare il paziente circa il suo stato di malattia, le conseguenze e le possibili terapie. Se il paziente ritiene di non avere ben compreso ha tutto il diritto di richiedere ulteriori spiegazioni.
- Le metastasi sono delle ripetizioni del tumore a distanza; che si localizano cioe' in un organo diverso e non necessariamente vicino all'organo colpito in origine. - In linea teorica le metastasi possono aggredire qualsiasi organo in qualsiasi momento, anche se in realta' le statistiche ci insegnano che per ogni tumore ci sono degli organi piu' colpiti di altri.
- Le metastasi alle ossa sono particolarmente temibili, anche perche' causano dolori molto importanti.
- Il rischio di un re-intervento e' teoricamente possibile, ma per rispondere a questa domanda, oltre al risultato dell'istologico definitivo, bisognerebbe conoscere molto di piu' riguardo il caso specifico e le modalita' dell'intervento.
- La chemioterapia segue dei protocolli stabiliti che, per quel tipo di tumore, hanno dimostrato maggiori percentuali di efficacia nei pazienti precedentemente trattati.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#11]
Gentile Utente,
Mi unisco al coro dei Colleghi stimatissimi che mi hanno preceduto apportando il mio spero gradito contributo come specialista in oncologia medica.
Deduco che sia stata eseguita una TC total body con mezzo di contrasto per asserire che ci sono metastasi in altri distretti corporei. Quindi l'indicazione principale è per una chemioterapia sistemica. Se vi è tessuto che infiltra localmente, nella pelvi, si può procedere anche con delle applicazioni di radioterapia a scopo antalgico-palliativo. In sostanza le cellule tumorali che costituiscono le metastasi sono derivazioni di quelle del tumore originario ma spesso presentano delle caratteristiche cellulari differenti che le rendono capaci di invadere altri organi. Ogni tumore ha la potenzialità di metastatizzare ovunque ma presenta una predilezione biologicamente stabilita per alcuni tessuti. La chemioterapia andrà mirata sulle caratteristiche molecolari delle cellule analizzate all'esame istologico. I farmaci più impiegati nelle neoplasie del retto sono il 5-fu in abbinamento con oxaliplatino od irinotecan magari affinacando uno dei cosiddetti farmaci di nuova generazione a bersaglio molecolare. Ripeto: il tipo di terapia medica è funzione delle caratteristiche delle cellule che verranno evidenziate dall'esame istologico. Assai raramente un tumore del retto diffonde massivamente nello scheletro; più di frequente infiltra le strutture muscolari o scheletriche contigue alla sede di malattia. Un suggerimento pratico è l'impianto di un dispositivo di infusione denominato port-a-cath che consente l'infusione dei farmaci senza rischio di stravaso, cosa che può avvenire somministrando sulle vene periferiche. Inoltre il port-a-cath può tornare utile per la terapia di supporto.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Mi unisco al coro dei Colleghi stimatissimi che mi hanno preceduto apportando il mio spero gradito contributo come specialista in oncologia medica.
Deduco che sia stata eseguita una TC total body con mezzo di contrasto per asserire che ci sono metastasi in altri distretti corporei. Quindi l'indicazione principale è per una chemioterapia sistemica. Se vi è tessuto che infiltra localmente, nella pelvi, si può procedere anche con delle applicazioni di radioterapia a scopo antalgico-palliativo. In sostanza le cellule tumorali che costituiscono le metastasi sono derivazioni di quelle del tumore originario ma spesso presentano delle caratteristiche cellulari differenti che le rendono capaci di invadere altri organi. Ogni tumore ha la potenzialità di metastatizzare ovunque ma presenta una predilezione biologicamente stabilita per alcuni tessuti. La chemioterapia andrà mirata sulle caratteristiche molecolari delle cellule analizzate all'esame istologico. I farmaci più impiegati nelle neoplasie del retto sono il 5-fu in abbinamento con oxaliplatino od irinotecan magari affinacando uno dei cosiddetti farmaci di nuova generazione a bersaglio molecolare. Ripeto: il tipo di terapia medica è funzione delle caratteristiche delle cellule che verranno evidenziate dall'esame istologico. Assai raramente un tumore del retto diffonde massivamente nello scheletro; più di frequente infiltra le strutture muscolari o scheletriche contigue alla sede di malattia. Un suggerimento pratico è l'impianto di un dispositivo di infusione denominato port-a-cath che consente l'infusione dei farmaci senza rischio di stravaso, cosa che può avvenire somministrando sulle vene periferiche. Inoltre il port-a-cath può tornare utile per la terapia di supporto.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#12]
Ex utente
Buona sera innanzitutto vorrei ringraziare ai stimatissimi dottori che mi hanno risposto alle mie domande nel modo più comprensibile.adesso però ho bisogno di voi come mai.ho il risultato dell esame istologico,credetemi lo letto 20 volte però non riesco a capire quindi vi chiedo dal profondo dell mio cuore aiutatemi a capire.MATERIALE INVIATO:1)LINFONODI PRE-AORTICI;2)COLON SINISTRO,RETTO E ANO. MOTIVAZIONE CLINICA:adc del retto con infiltrazione dei puborettali.radiochemioneoadiuvante. DIAGNOSI:Descrizione macroscopica:1) Frammenti di tessuto fibroadiposo nel cui ambito sirepertano 5 linfonodi.A:3 linfonodi;B:2 linfonodi;C:2 linfonodi. 2)Tratto intestinale della lunghezza complessiva di cm 27(retto della lunghezza di cm 8)in continuita con canale anale,della lunghezza di cm 3 .In corrispondenza del tratto distale del retto,lungo la parete posteriore,si reperta una neoformazione ulcerata,a margini netti,che si estende sino alla porzione superiore dell'ano.La neoformazione infiltra la parete rettale a tutto spessore,ivi compreso il margine di resezione rettale.A:margine prossimale;B:margine anale;C-D-E-F:Neoplasia massima infiltrazione;G:neoplasia versi parete colica adiacente;H-I-L:Neoformazione verso la parete anale(unica sezione);M:3 linfonodi;N:5 linfonodi;O:3 linfonodi. DIAGNOSI ISTOLOGICA::1:N.7 linfonodi esenti da metastasi con ectasia dei seni. 2:Adenocarcinoma mucinoso-colloide del retto,con rari residui gruppi di celule neoplastiche,del tipo a cellule ad anello con castone, e prevalenza di laghi di muco,acellulari,come per pregressa terapia adivuante,infiltrante la parete rettale fino alla tonaca sottosierosa ed estendentesi al canale anale,con interessamento del muscolo del canale anale.Degli undici linfonodi rinvenuti nel tessuto adiposo perirettale otto sono sede di estesa sostituzione neoplastica metastatica prevalentemente rappresentata da laghi di muco,con associate alcune cellule neoplastiche,del tipo ad anello con castone.Margini diresezione chirurgica prosimale,colico,e distale,anale,esenti da infiltrazione neoplastica. ypT3,pN2,pMx:R1(TRG SYSTEM:2).IO vi ringrazio moltisimmo e aspetero la vostra risposta,Con tanta stima vi saluto.
[#13]
Sembra che il tumore sia stato asportato completamente: lo testimonia il fatto che i margini di resezione sono esenti da infiltrazione neoplastica. Inoltre i linfonodi preaortici sembra non siano stati interessati da metastasi.
L'unico dubbio interpretativo e' relativo alla frase che lei ha riportato all'inizio: "La neoformazione infiltra la parete rettale a tutto spessore,ivi compreso il margine di resezione rettale", che non saprei come mettere in relazione con quanto invece descritto successivamente nel referto. Consiglio vivamente il suo amico di recarsi dal Chirurgo che l'ha operato affinche' valuti anche la possibilita' di effettuare ulterori terapie e pianificare tutti i controlli del caso.
Cordiali saluti
L'unico dubbio interpretativo e' relativo alla frase che lei ha riportato all'inizio: "La neoformazione infiltra la parete rettale a tutto spessore,ivi compreso il margine di resezione rettale", che non saprei come mettere in relazione con quanto invece descritto successivamente nel referto. Consiglio vivamente il suo amico di recarsi dal Chirurgo che l'ha operato affinche' valuti anche la possibilita' di effettuare ulterori terapie e pianificare tutti i controlli del caso.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 21.9k visite dal 20/03/2009.
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