Prolasso rettale interno e sesso anale: proctopessi o resezione del retto?
Buongiorno,
sono un uomo omosessuale di 34 anni.
Da anni soffro di un prolasso rettale interno che è peggiorato nel tempo portando ad avere fastidio e bruciori nella defecazione e nel sesso anale passivo, tanto da evitare di praticarlo.
Ho eseguito visita proctologica, portando a questi esiti:
"Esame: ispezione anale regolare, tono sfinterico regolare con buona coordinazione motoria del perineo, canale anale e parete rettale risultano regolari.
Anoscopia: emorroidi di 1 grado, prolasso interno e circonferenziale del retto distale con intussuscezione retto-anale nel ponzonamento.
Conclusioni: la sintomatologia appare attribuibile al prolasso rettale cui concorre verosimilmente una iniziale neuropatia del pudendo, secondaria al prolasso rettale. Si propone proctopessia mucosa con tecnica ERODE, possibile si renda necessario un trattamento fisioterapico della neuropatia del pudendo. "
In alternativa alla proctopessi, mi è stato detto della possibilità di intervenire con una resezione del retto, ma con maggiore invasività a livello di intervento.
Ben conscio che la priorità vada alla migliore tecnica che possa portare benefici di salute, volevo capire se le due tecniche prese in considerazione possano essere una migliore rispetto all'altra riguardo ad un'eventuale ripresa di attività sessuale anale (con le dovute prudenze, attenzioni e precauzioni), in caso di buona riuscita e guarigione post-intervento.
Ringrazio in anticipo alla disponibilità di chi voglia dare un parere o consiglio.
sono un uomo omosessuale di 34 anni.
Da anni soffro di un prolasso rettale interno che è peggiorato nel tempo portando ad avere fastidio e bruciori nella defecazione e nel sesso anale passivo, tanto da evitare di praticarlo.
Ho eseguito visita proctologica, portando a questi esiti:
"Esame: ispezione anale regolare, tono sfinterico regolare con buona coordinazione motoria del perineo, canale anale e parete rettale risultano regolari.
Anoscopia: emorroidi di 1 grado, prolasso interno e circonferenziale del retto distale con intussuscezione retto-anale nel ponzonamento.
Conclusioni: la sintomatologia appare attribuibile al prolasso rettale cui concorre verosimilmente una iniziale neuropatia del pudendo, secondaria al prolasso rettale. Si propone proctopessia mucosa con tecnica ERODE, possibile si renda necessario un trattamento fisioterapico della neuropatia del pudendo. "
In alternativa alla proctopessi, mi è stato detto della possibilità di intervenire con una resezione del retto, ma con maggiore invasività a livello di intervento.
Ben conscio che la priorità vada alla migliore tecnica che possa portare benefici di salute, volevo capire se le due tecniche prese in considerazione possano essere una migliore rispetto all'altra riguardo ad un'eventuale ripresa di attività sessuale anale (con le dovute prudenze, attenzioni e precauzioni), in caso di buona riuscita e guarigione post-intervento.
Ringrazio in anticipo alla disponibilità di chi voglia dare un parere o consiglio.
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Quelle indicate sono due tecniche di trattamento del prolasso rettale interno; la prima, con lo strumento ERODe EndoRectal Operative Device, permette la correzione del prolasso eseguedo una serie di plicatura sulla parete rettale esuberante prolassata, la seconda lo reseca con l'aiuto di una suturatrice taglia e cuci circolare.
Il risultato finale è: nell' Erode un manicotto interno, frutto delle plicatura della parete rettale; nella resezione, la presenza di una cicatrice circolare con punti metallici che cadranno spontaneamente.
Se il suo prolasso è di notevole dimensioni il manicotto creato con la Erode potrebbe interferire con i rapporti anali.
A distanza non possiamo dirle quale, tra le due tecniche sarà più indicata nel suo caso.
Prego
Il risultato finale è: nell' Erode un manicotto interno, frutto delle plicatura della parete rettale; nella resezione, la presenza di una cicatrice circolare con punti metallici che cadranno spontaneamente.
Se il suo prolasso è di notevole dimensioni il manicotto creato con la Erode potrebbe interferire con i rapporti anali.
A distanza non possiamo dirle quale, tra le due tecniche sarà più indicata nel suo caso.
Prego
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.4k visite dal 14/02/2020.
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