Dolore anale e trombi emorroidali
Salve, sono una ragazza di 26 anni.Premetto che non ritengo di essere stitica anzi regolare con defecazione giornaliera e che però svolgo un lavoro di ufficio che mi costringe a stare seduta mattina e pomeriggio,attualmente non pratico sport.Ho cominciato qualche anno fa ad avere dei piccoli disturbi riconducibili ad un problema di emorroidi, sporadicamente fuoriusciva dall'ano un rigonfiamento bluastro fastidioso che rientrava da solo semplicemente dopo una notte di riposo,raramente sangue nelle feci,nessun farmaco utilizzato se non qualche pomatina tipo Ruscoroid.Da Luglio scorso la situazione è degenerata,il rigonfiamento permaneva ma il dolore acuto durante la defecazione mi ha portato a consultare il mio medico generico,dopo una curetta con Proctosedyl crema e poi con Asacol supposte, nulla risolvendo, mi sono sottoposta ad opportuna visita proctologica.Dall'anoscopia è emersa una trombosi emorroidaria e altre emorroidi di 1° e 2° grado, nessuna ragade, (per il medico nulla di allarmante), suggerimenti per la dieta per rendere morbide le feci,suggerito utilizzo sapone di marsiglia per i lavaggi,cura per 10gg. con compresse di Alvenex e Pentacol 500 gel (suggerito ma sconsigliato l'utilizzo in quella fase temendo che potesse darmi fastidi quali bruciore).La situazione da Luglio ad oggi permane, il trombo riscontrato durante la visita si è poi riassorbito ma a mio dire se ne sono creati altri che continuamente fanno il loro fastidioso decorso.L'ano esternamente non ha più visibili rigonfiamenti ma poco più dentro avverto la presenza di un piccolo rigonfiamento doloroso.Ultimamente ho avuto un pò di sanguinamento nelle feci ma la cosa che più mi disturba è il dolore tagliente al passaggio delle feci accompagnato anche dalla paura che ogni giorno ho nell'andare in bagno, le feci non sono affatto dure,lo stimolo è quotidiano e regolare.Durante il giorno, stando seduta avverto un fastidio che mi innervosisce molto, dolore e pesantezza.Ho volontariamente ripreso la cura con Alvenex, Pentacol 500 gel e Benefibra.In famiglia ho zii che soffrono del problema ma sono 50enni!Vorrei capire se questi problemi possono essere legati alla sedentarietà,se sì che sport sono consigliati,se è il caso di ripetere una visita e se si interviene chirurgicamente anche in casi ritenuti dal medico "banali" che però da mesi mi rendono le giornate odiose. Grazie.
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L'indicazione all'intervento deve essere posta dal Chirurgo che la operera', perche' ogni caso e' diverso da un altro. Anche se il suo problema e' stato definito "banale" e' sicuramente possibile operare ma, come le ripeto, il suo caso deve essere verificato "in diretta". Anche per comprendere, a fronte dei rischi che qualunque intervento chirurgico comporta, quali sono i benefici che ci si puo' attendere, e fare quindi una scelta ponderata in merito.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Condivido, con il collega Spina, la necessità di una visita coloproctologica per una rivalutazione della sua malattia emorroidaria, che in questi ultimi mesi sembra non darle pace, nonostante le varie cure mediche. La terapia della malattia emorroidaria, tranne in quello che viene ancora definito I grado, è chirurgica. La chirurgia è indicata anche in questo quando la sintomatologia(sanguinamento,trombosi,dolore)non regredisce. La terapia farmacologica, nella malattia emorroidaria, serve solo a lenire la sintomatologia delle complicanze, rappresentate da congestione, prurito, sanguinamento, trombosi. Non esiste nessun farmaco capace di riportare in sede il tessuto emorroidario prolassato. Quindi la sola presenza del prolasso rappresenta già una indicazione all'intervento, il quando intervenire? invece è strettamente legata all'intensità e alla frequenza della sintomatologia e quanto questa influisce sulla qualità della vita del paziente. In relazione alle sue parole "da mesi mi rendono le giornate odiose" penso che sia giunto il momento.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Direi di si. Anche perche', come accennato anche dal Collega, la situzione potrebbe essersi evoluta rispetto al suo ultimo controllo, ed e' quindi necessario un aggiornamento, al fine di poter basare le conseguenti decisioni su elementi clinici "freschi".
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Gentile Utente,
la patologia emorroidaria non è solo età dipendente, pertanto o 25 o 50 anni se esiste e si presenta anche con le complicanze ( trombosi) qualcosa si deve pure fare.
Contatti il collega e valuti con lui, la necessità di correggere la sua situazione, che, le rammento potrà solo peggiorare nel tempo e non ridursi.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
la patologia emorroidaria non è solo età dipendente, pertanto o 25 o 50 anni se esiste e si presenta anche con le complicanze ( trombosi) qualcosa si deve pure fare.
Contatti il collega e valuti con lui, la necessità di correggere la sua situazione, che, le rammento potrà solo peggiorare nel tempo e non ridursi.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
[#9]
Gentile utente
Se dobbiamo credere alla diagnosi fatta nella prima richiesta di consulto ,risalente al 12 marzo: Dall'anoscopia è emersa una trombosi emorroidaria e altre emorroidi di 1° e 2° grado, nessuna ragade, (per il medico nulla di allarmante))possiamo considerare tale ragade come una fissurazione insorta di recente. Quindi le posso confermare che, se la sua ragade ha le caratteristiche di una ragade acuta, ci sono buone possibilità che guarisca con la terapia farmacologica e dilatativa.
Auguri
Se dobbiamo credere alla diagnosi fatta nella prima richiesta di consulto ,risalente al 12 marzo: Dall'anoscopia è emersa una trombosi emorroidaria e altre emorroidi di 1° e 2° grado, nessuna ragade, (per il medico nulla di allarmante))possiamo considerare tale ragade come una fissurazione insorta di recente. Quindi le posso confermare che, se la sua ragade ha le caratteristiche di una ragade acuta, ci sono buone possibilità che guarisca con la terapia farmacologica e dilatativa.
Auguri
[#12]
Gentile Utente
I dilatatori anali rappresentano un presidio terapeutico importante ed efficace nel trattamento dell'ipertono dello sfintere anale. Il loro uso, in abbinamento alla terapia farmacologica, permette di ottenere una riduzione significativa del tono sfinteriale e quindi, indirettamente, un significativo numero di guarigione di ragadi anali.
I dilatatori anali rappresentano un presidio terapeutico importante ed efficace nel trattamento dell'ipertono dello sfintere anale. Il loro uso, in abbinamento alla terapia farmacologica, permette di ottenere una riduzione significativa del tono sfinteriale e quindi, indirettamente, un significativo numero di guarigione di ragadi anali.
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Utente
E' una terapia che posso intraprendere da sola, questa dei dilatatori? Cioè vado in farmacia e li compro? In tal caso non ho problemi a farla, sono decisa di provarle tutte prima di ricorrere ad un intervento. Non capisco perchè il medico non l'abbia assegnata (l'ha solo accennata passando subito al prescrivermi il farmaco).
[#15]
Gentile Utente
Ho indicato i dilatatori, perchè ritengo utile il loro uso e come sottolineava il collega Spina: e' da considerarsi un metodo naturale molto piu' di un qualsiasi farmaco...Ma spetta al suo curante la prescrizione, anche in merito al calibro del dilatatore ed alla frequenza delle applicazioni. Ne parli con il suo Coloproctologo che, come lei ha scritto, aveva già accennato alla possibilità di utilizzarli.
Cordiali Saluti
Ho indicato i dilatatori, perchè ritengo utile il loro uso e come sottolineava il collega Spina: e' da considerarsi un metodo naturale molto piu' di un qualsiasi farmaco...Ma spetta al suo curante la prescrizione, anche in merito al calibro del dilatatore ed alla frequenza delle applicazioni. Ne parli con il suo Coloproctologo che, come lei ha scritto, aveva già accennato alla possibilità di utilizzarli.
Cordiali Saluti
[#16]
Utente
Buongiorno a tutti, con l'utilizzo di rectogesic (senza alcun effetto collaterale previsto) la ragade sembra essere guarita. Già dalla seconda settimana di utilizzo i dolori sono scomparsi, sto ultimando il tubetto come da indicazione medica e continuerò con l'assunzione di benefibra, tra circa un mese farò un controllo, volevo chiedere che probabilità di recidive ci sono (la ragade può riaprirsi nello stesso posto???)
[#17]
Le recidive sono sempre possibili, nello stesso posto ma anche in un altro settore. L'utilizzo dei dilatatori anali, anche nel lungo periodo e naturalmente solo se propostole dal Proctologo che la segue, puo' ridurre i rischi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 19.5k visite dal 12/03/2009.
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