Nuova tecnica emorroidi
Salve,
scrivo per conto di mia madre 45enne che ha emorroidi con prolasso.
Purtroppo non ha effettuato un trattamento adeguato.
Adesso è costretta ad eseguire un intervento chirurgico.
Ho letto l'articolo del Dott.Giovanni Salamina circa una tecnica "taglia e cuci", molto efficace e "rivoluzionaria".
Non sappiamo proprio a chi rivolgerci, siamo di Firenze, e mi chiedevo se avete conoscenze di chirurghi validi che eseguono tale tecnica o comunque qualche recapito da consigliarci nella zona.
Ringrazio per l'attenzione.
Rimango in attesa di risposta,
giada-f
scrivo per conto di mia madre 45enne che ha emorroidi con prolasso.
Purtroppo non ha effettuato un trattamento adeguato.
Adesso è costretta ad eseguire un intervento chirurgico.
Ho letto l'articolo del Dott.Giovanni Salamina circa una tecnica "taglia e cuci", molto efficace e "rivoluzionaria".
Non sappiamo proprio a chi rivolgerci, siamo di Firenze, e mi chiedevo se avete conoscenze di chirurghi validi che eseguono tale tecnica o comunque qualche recapito da consigliarci nella zona.
Ringrazio per l'attenzione.
Rimango in attesa di risposta,
giada-f
[#1]
Puo' controllare su questo stesso sito quali sono i Proctologi di Medicitalia attivi in provincia di Firenze, visitando i link https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/ oppure https://www.medicitalia.it/specialisti/
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#3]
Normalmente non diamo indicazioni di un nome in particolare... L'Utente puo' consultare le schede dei Colleghi che esercitano a Firenze e decidere in piena autonomia dopo aver verificato come opera ognuno dei suddetti. E' anche facile trovare link ai siti personali dei singoli Professionisti, che a volte sono ancora piu' esplicativi, e anche agli articoli della sezione MinForma, che in genere forniscono le migliori delucidazioni riguardo le tecniche chirurgiche utilizzate.
Nel caso di sua madre, in particolare sarebbe inoltre necessario conoscere molti particolari in piu' su cio' che e' stato fatto in passato, cosa che e' possibile soltanto a seguito di una visita diretta effettuata da un Chirurgo Proctologo: solo allora sara' possibile proporle l'eventuale soluzione e quindi, se opportuno e a seconda dei casi, ricercare il Centro Ospedaliero di riferimento piu' adatto.
Cordiali saluti
Nel caso di sua madre, in particolare sarebbe inoltre necessario conoscere molti particolari in piu' su cio' che e' stato fatto in passato, cosa che e' possibile soltanto a seguito di una visita diretta effettuata da un Chirurgo Proctologo: solo allora sara' possibile proporle l'eventuale soluzione e quindi, se opportuno e a seconda dei casi, ricercare il Centro Ospedaliero di riferimento piu' adatto.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente
Mi associo alla richiesta del collega Spina sulla necessità di avere maggiori notizie su quello che lei definisce trattamento non adeguato nella correzione del prolasso emorroidario. In ogni caso una recdidiva o un residuo di malattia emorroidaria, escludendo situazioni particolari, deve essere trattata con la tecnica che il collega Salamina ha descritto. Questa tecnica(tecnica di Longo), che non è tanto nuova, infatti i primi interventi risalgono al 1994, l'intervento eseguito con una stapler circolare è stato standardizzato nel 1998 con l’avvento del kit PPH (EES), strumenti progettati e brevettati dallo stesso Longo e costruiti in USA.
Quando ho scritto che la malattia emorroidaria, alla prima diagnosi, o in caso di recidiva, o di residuo deve essere trattata con tale tecnica e per affermare il principio, condiviso dal mondo scientifico, che la patologia emorroidaria è sempre secondaria al prolasso rettale interno, il prolasso origina dalla mucosa rettale e tutti i sintomi della malattia emorroidaria sono causati dal questo. Quindi è nei confronti del prolasso interno che bisogna agire chirurgicamente e non sul tessuto emorroidario. La tecnica di Longo soddisfa tale esigenza. Questo intervento è talmente diffuso, che troverà a Firenze più di una struttura e di un collega che la eseguono.
In attesa di ulteriori notizie la saluto cordialmente
Mi associo alla richiesta del collega Spina sulla necessità di avere maggiori notizie su quello che lei definisce trattamento non adeguato nella correzione del prolasso emorroidario. In ogni caso una recdidiva o un residuo di malattia emorroidaria, escludendo situazioni particolari, deve essere trattata con la tecnica che il collega Salamina ha descritto. Questa tecnica(tecnica di Longo), che non è tanto nuova, infatti i primi interventi risalgono al 1994, l'intervento eseguito con una stapler circolare è stato standardizzato nel 1998 con l’avvento del kit PPH (EES), strumenti progettati e brevettati dallo stesso Longo e costruiti in USA.
Quando ho scritto che la malattia emorroidaria, alla prima diagnosi, o in caso di recidiva, o di residuo deve essere trattata con tale tecnica e per affermare il principio, condiviso dal mondo scientifico, che la patologia emorroidaria è sempre secondaria al prolasso rettale interno, il prolasso origina dalla mucosa rettale e tutti i sintomi della malattia emorroidaria sono causati dal questo. Quindi è nei confronti del prolasso interno che bisogna agire chirurgicamente e non sul tessuto emorroidario. La tecnica di Longo soddisfa tale esigenza. Questo intervento è talmente diffuso, che troverà a Firenze più di una struttura e di un collega che la eseguono.
In attesa di ulteriori notizie la saluto cordialmente
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.9k visite dal 26/02/2009.
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