Ragade anale recidiva come curarla

Gentili Dottori,

Scrivo sperando di avere qualche delucidazione in più in merito al male che purtroppo mi affligge. Lo scorso anno, durante il periodo estivo, ho iniziato ad avvertire fastidi in area anale che si sono poi trasformati in vero e proprio dolore. Dopo poco, questo dolore è divenuto tremendo e lancinante -quasi insopportabile- durante e dopo la defecazione. Soffrendo di stipsi fin da piccola ho continuato ad andare avanti senza chiedere un consulto, aggravando la situazione (avevo delle scadenze da rispettare e ho resistito più che potevo). Un giorno però ho iniziato a sanguinare modestamente e il dolore era così acuto che mi hanno portato al pronto soccorso. Li il medico (non certo della diagnosi, ha scritto presunta patologia emorroidaria) mi ha prescritto cicatridina per 3 giorni, antrolin per 1 mese.
Sono poi andata dallo specialista proctologo, su consiglio del medico del pronto soccorso, che mi ha diagnosticato una ragade e mi ha detto di continuare la cura con antrolin e, date le emorroidi ingrossate, mi ha prescritto anche un integratore di bioflavonoidi. Premetto che non rimasi molto colpita, ancor prima di visitarmi paventava un intervento chirurgico. Dopo l’esame ha però affermato che la ragade avrebbe potuto guarire da sola. E così è stato, per più di un anno nemmeno un sintomo.
Fino ad ora. Intorno al 22-23 agosto ho iniziato ad avere fastidio e dal 26 ho di nuovo bruciore durante e dopo la defecazione. Il dolore è notevolmente inferiore rispetto alla scorsa volta e i sintomi meno gravi (non c’è sanguinamento). Tuttavia, sta di nuovo compromettendo in maniera rilevante la mia vita. Ora come ora, sto seguendo una dieta ricca di fibre, crusca abbondante la mattina, bevo 1, 5 litri di acqua al giorno. Cammino per un’oretta la sera e la mattina se il dolore lo permette. Per la cura, sto replicando cicatridina alla sera e 2 volte antrolin + gli integratori. La mia domanda è: sto facendo la cosa giusta? Dovrei riandare dal medico? Sono molto giovane e vorrei evitare la chirurgia. Speravo di riprendermi di nuovo, ma sono ormai 10 giorni che passo le mie giornate sdraiata e vorrei riprendere la mia vita normale. Dovrei sforzarmi e uscire? Passare lo stesso delle ore seduta? Ho molta resistenza ma questa situazione è provante. Ci tengo inoltre a precisare che non ho mai preso antidolorifici di sorta ne la scorsa volta (nonostante un mese di agonia) ne ora.. . ma sto valutando di prendere qualcosa di leggero (ad es. Moment act, Oki ecc) per rilassarmi almeno qualche ora.
Spero abbiate qualche consiglio e vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Per rispondere alla sua domanda dovrei visitarla.
Dalle caratteristiche della ragade, evidenziate alla visita, scaturisce l'opportuna terapia, medica o chirurgica.
Va visitata da un proctologo.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com