Macchie dopo defecazione e sensazioni di incompleto svuotamento
Buongiorno gentilissimi,
Ho 21 anni e Vi scrivo riguardo a un problema piuttosto recente, che però deriva sicuramente da una condizione pregressa nata appena un anno e mezzo fa.
Dopo un brutto caso di fecaloma dovuto molto probabilmente a forte stress che, ingenuamente, ho espulso con spinte forti e continue invece di ricorrere a un lassativo, ho sviluppato un paio di emorroidi, che ho provato a curare con daflon e supposte prescritte dal gastroenterologo di cui sinceramente non ricordo la marca, senza successo. In quel periodo ho fatto anche una rettoscopia perché spesso sanguinavo durante la defecazione, e mia madre ha insistito per farmela fare, perché particolarmente ansiosa. (Lo eravamo un po' tutti dal momento che mia nonna solo due anni prima è stata operata per cancro al colon). E lì mi sono state riscontrate solo due emorroidi.
Dopo un po' di mesi la situazione si è placata da quando ho scoperto Antrolin. Tuttavia non le ho eliminate del tutto, perché talvolta tornano ad infiammarsi probabilmente a causa di un eccessivo consumo di grassi o altri alimenti irritanti in quel determinato periodo. Ritengo di avere un'alimentazione piuttosto sana e senza eccessi, mi concedo qualcosa di più ogni tanto, finché il metabolismo veloce me lo consente :D
Cerco di bere il più possibile durante la giornata, puntando al litro e mezzo.
La cosa che però mi desta più dubbi e mi infastidisce di più, è la sensazione che ho da allora che la defecazione non sia più quella di una volta. Ho come sviluppato una sorta d'insensibilità saltuaria (questo solo quando le feci sono di piccole dimensioni) a livello dello sfintere, al contrario, questo succede sempre, sento come se i muscoli non lavorassero bene, tant'è che spesso ricorro alla contrattura degli addominali bassi per aiutarmi nell'espulsione. Di conseguenza la sensazione è quella di non aver espulso tutto, ho sempre l'impressione di non esser riuscita ad espellere i residui più piccoli. Non avverto altri stimoli, dopo.
Tuttavia se lontana dalla defecazione posiziono parzialmente il dito all'interno dell'ano, stringendo e rilassando, non sento anomalie.
Infatti, ultimamente mi accade di macchiare leggermente gli slip un po' più aderenti dopo la defecazione, nonostante mi sia pulita a dovere.
Da prendere in considerazione il fatto che ho avuto degli episodi di diarrea la scorsa settimana e probabilmente le feci non hanno ancora raggiunto una consistenza ottimale.
La cosa che mi spaventa è un eventuale prolasso, anche se non credo di manifestare i tipici sintomi quali prurito, umidità. Li ho avuti in rare occasioni, specialmente quando avevo le emorroidi un po' infiammate. Ma sono durati veramente poco, dubito siano rilevanti.
Consapevole che senza una visita diretta è difficile stabilire una diagnosi, vi chiedo, nell'attesa, se possiate fornirmi delle indicazioni su come dovrei comportarmi e affrontare questi disturbi, le possibili cause e se sono reversibili.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità!
Ho 21 anni e Vi scrivo riguardo a un problema piuttosto recente, che però deriva sicuramente da una condizione pregressa nata appena un anno e mezzo fa.
Dopo un brutto caso di fecaloma dovuto molto probabilmente a forte stress che, ingenuamente, ho espulso con spinte forti e continue invece di ricorrere a un lassativo, ho sviluppato un paio di emorroidi, che ho provato a curare con daflon e supposte prescritte dal gastroenterologo di cui sinceramente non ricordo la marca, senza successo. In quel periodo ho fatto anche una rettoscopia perché spesso sanguinavo durante la defecazione, e mia madre ha insistito per farmela fare, perché particolarmente ansiosa. (Lo eravamo un po' tutti dal momento che mia nonna solo due anni prima è stata operata per cancro al colon). E lì mi sono state riscontrate solo due emorroidi.
Dopo un po' di mesi la situazione si è placata da quando ho scoperto Antrolin. Tuttavia non le ho eliminate del tutto, perché talvolta tornano ad infiammarsi probabilmente a causa di un eccessivo consumo di grassi o altri alimenti irritanti in quel determinato periodo. Ritengo di avere un'alimentazione piuttosto sana e senza eccessi, mi concedo qualcosa di più ogni tanto, finché il metabolismo veloce me lo consente :D
Cerco di bere il più possibile durante la giornata, puntando al litro e mezzo.
La cosa che però mi desta più dubbi e mi infastidisce di più, è la sensazione che ho da allora che la defecazione non sia più quella di una volta. Ho come sviluppato una sorta d'insensibilità saltuaria (questo solo quando le feci sono di piccole dimensioni) a livello dello sfintere, al contrario, questo succede sempre, sento come se i muscoli non lavorassero bene, tant'è che spesso ricorro alla contrattura degli addominali bassi per aiutarmi nell'espulsione. Di conseguenza la sensazione è quella di non aver espulso tutto, ho sempre l'impressione di non esser riuscita ad espellere i residui più piccoli. Non avverto altri stimoli, dopo.
Tuttavia se lontana dalla defecazione posiziono parzialmente il dito all'interno dell'ano, stringendo e rilassando, non sento anomalie.
Infatti, ultimamente mi accade di macchiare leggermente gli slip un po' più aderenti dopo la defecazione, nonostante mi sia pulita a dovere.
Da prendere in considerazione il fatto che ho avuto degli episodi di diarrea la scorsa settimana e probabilmente le feci non hanno ancora raggiunto una consistenza ottimale.
La cosa che mi spaventa è un eventuale prolasso, anche se non credo di manifestare i tipici sintomi quali prurito, umidità. Li ho avuti in rare occasioni, specialmente quando avevo le emorroidi un po' infiammate. Ma sono durati veramente poco, dubito siano rilevanti.
Consapevole che senza una visita diretta è difficile stabilire una diagnosi, vi chiedo, nell'attesa, se possiate fornirmi delle indicazioni su come dovrei comportarmi e affrontare questi disturbi, le possibili cause e se sono reversibili.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità!
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Gentile utente, le misure che ha posto in essere sono giuste, ma probabilmente ha la necessità di introdurre una terapia che solo un proctologo dopo una visita potrà indicarle con specificità. Non mi sembra comunque un quadro particolarmente preoccupante per patologie più impegnative.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 05/07/2019.
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