Operazione dopo metodo longo
Buongiorno Egregi Dottori,
volevo una vostra opinione per un problema che mi sta tormentando. Nel 2011 solo stata operata con Metodo Longo, ho avuto comunque degli episodi emorroidali più o meno 1 volta all'anno, soprattutto dopo l'uso di antinfiammatori. In quei casi le emorroidi fuoriuscivano, facevo trattamento con Arvenum e pomata/supposte, riuscendo a risolvendo dopo 10/15 giorni. Nel 2016 ho avuto una recidiva importante durata un mese e mezzo complicata da infiammazione vaginale, curate entrambe dalla ginecologa.
Purtroppo a settembre 2018 dopo un incidente ho fatto uso prolungato di antinfiammatori e successivamente anche di antibiotico e cortisone, ecco comparire le emorroidi prolassate che dopo una quindicina di giorni di terapia sono ritornare in sede, lasciando però un bruciore furibondo, mai provato in tanti anni. Questo bruciore, che nella sua fase acuta, si irradia a tutto il pavimento pelvico sino alla vescica, non mi abbandona in tutta la giornata, spesso si calma verso sera, sempre che io non abbia necessità di andare in bagno, in quel caso certamente passerò la notte in bianco.
A gennaio sono andata da un proctologo che ha emesso questa diagnosi: Presenza di voluminosi gavoccioli emorroidari, congesti ed edematosi alle ore III VII XI . Terapia prescritta: 20 giorni si e 20 no per sei mesi, oralmente con due integratori Vitix complex e Ortles (successivamente sostituiti da Emortrofina plus) e una terapia locale con due tipi di supposte e due tipi di pomate differenti la mattina e la sera. Alla mia richiesta se si poteva fare un ulteriore intervento chirurgico mi ha risposto che dopo il metodo Longo non si poteva intervenire senza creare complicazioni nel tempo.
La terapia fatta, seguendo la dieta non ha ancora sortito nessuna miglioria in questi tre mesi. Il dolore continuo e persistente è snervante e ne porta con sé altri: non posso più guidare, perché la posizione del sedile dell’auto peggiora il bruciore (anche con la ciambella); non posso neanche stare troppo in piedi perché oltre al fuoco ho la sensazione di peso/strappo; non posso camminare per più di un quarto d’ora perché lo sfregamento mi accentua il bruciore. La mia vita sta diventando invivibile.
Qualche giorno fa, ho ricontattato il medico che ha detto che dovrò operarmi! Al: mi aveva detto di no , mi ha spiegato che avevo male interpretato le sue parole, e che un intervento sulle emorroidi dopo uno con il Metodo Longo è sì fattibile, solo più complicato.
Ora, sono qui a chiedervi intanto se: 1) dopo sei mesi di integratori, pomate e quant'altro sia ancora possibile che io abbia delle emorroidi, che a differentemente dalle altre volte, non escono dalla loro sede, non sanguinano, ma persista un bruciore infernale 2)se nella vostra esperienza avete già riscontrato casi simili al mio ed effettuato operazioni successive al Metodo Longo e quali ripercussioni possono sopravvenire. Cosa mi consigliate di fare?
Attendo con profonda trepidazione.
volevo una vostra opinione per un problema che mi sta tormentando. Nel 2011 solo stata operata con Metodo Longo, ho avuto comunque degli episodi emorroidali più o meno 1 volta all'anno, soprattutto dopo l'uso di antinfiammatori. In quei casi le emorroidi fuoriuscivano, facevo trattamento con Arvenum e pomata/supposte, riuscendo a risolvendo dopo 10/15 giorni. Nel 2016 ho avuto una recidiva importante durata un mese e mezzo complicata da infiammazione vaginale, curate entrambe dalla ginecologa.
Purtroppo a settembre 2018 dopo un incidente ho fatto uso prolungato di antinfiammatori e successivamente anche di antibiotico e cortisone, ecco comparire le emorroidi prolassate che dopo una quindicina di giorni di terapia sono ritornare in sede, lasciando però un bruciore furibondo, mai provato in tanti anni. Questo bruciore, che nella sua fase acuta, si irradia a tutto il pavimento pelvico sino alla vescica, non mi abbandona in tutta la giornata, spesso si calma verso sera, sempre che io non abbia necessità di andare in bagno, in quel caso certamente passerò la notte in bianco.
A gennaio sono andata da un proctologo che ha emesso questa diagnosi: Presenza di voluminosi gavoccioli emorroidari, congesti ed edematosi alle ore III VII XI . Terapia prescritta: 20 giorni si e 20 no per sei mesi, oralmente con due integratori Vitix complex e Ortles (successivamente sostituiti da Emortrofina plus) e una terapia locale con due tipi di supposte e due tipi di pomate differenti la mattina e la sera. Alla mia richiesta se si poteva fare un ulteriore intervento chirurgico mi ha risposto che dopo il metodo Longo non si poteva intervenire senza creare complicazioni nel tempo.
La terapia fatta, seguendo la dieta non ha ancora sortito nessuna miglioria in questi tre mesi. Il dolore continuo e persistente è snervante e ne porta con sé altri: non posso più guidare, perché la posizione del sedile dell’auto peggiora il bruciore (anche con la ciambella); non posso neanche stare troppo in piedi perché oltre al fuoco ho la sensazione di peso/strappo; non posso camminare per più di un quarto d’ora perché lo sfregamento mi accentua il bruciore. La mia vita sta diventando invivibile.
Qualche giorno fa, ho ricontattato il medico che ha detto che dovrò operarmi! Al: mi aveva detto di no , mi ha spiegato che avevo male interpretato le sue parole, e che un intervento sulle emorroidi dopo uno con il Metodo Longo è sì fattibile, solo più complicato.
Ora, sono qui a chiedervi intanto se: 1) dopo sei mesi di integratori, pomate e quant'altro sia ancora possibile che io abbia delle emorroidi, che a differentemente dalle altre volte, non escono dalla loro sede, non sanguinano, ma persista un bruciore infernale 2)se nella vostra esperienza avete già riscontrato casi simili al mio ed effettuato operazioni successive al Metodo Longo e quali ripercussioni possono sopravvenire. Cosa mi consigliate di fare?
Attendo con profonda trepidazione.
[#1]
Improbabile.
Si certo.
Probabilmente un nuovo intervento. Prego.
Si certo.
Probabilmente un nuovo intervento. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Intendevo dire che verosimilmente la sintomatologia ed in particolare il bruciore dipendono dalla malattia emorroidaria residua e che la soluzione chirurgica migliore richiede una visita per essere scelta. Prego.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 27/03/2019.
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