Stitichezza dopo lassativi
Buongiorno,
sono una ragazza di 22 anni in salute. Da piccola soffrivo di stitchezza solo in vacanza, mentre nella normalità evacuavo feci normali. Ciò è accaduto fino ai 17 anni, quando ho sofferto per un anno di anoressia (non ho mai vomitato in modo indotto, nè mai sono stata ricoverata, ho avuto solo un periodo in cui ho mangiato molto poco e raggiunto i 59 kg per 1.80 e assenza di ciclo per 6 mesi, dopo ne sono uscita praticamente da sola raggiungendo il mio peso attuale di 65 kg stabile ormai da anni). Durante quel periodo avevo iniziato ad andare in bagno di meno e ricordo che usavo quasi ogni sera (non ricordo per quanto tempo, ma "di seguito" massimo un mese) una tisana lassativa alla senna che mi faceva defecare il giorno dopo (praticamente diarrea). Essendo tale pratica dannosa, ho smesso di utilizzarla e ho cominciato ad usare ed abusare di microclismi alla glicerina, prima uno ogni 3 giorni, poi negli anni sono arrivata a doverne introdurre due e aumentare la frequenza per defecare, smettendo di defecare in modo naturale, o comunque facendolo pochissime volte. Negli ultimi sei mesi la situazione è decisamente peggiorata, invece dei microclismi ho iniziato a farmi dei clisteri (120 ml) di acqua tiepida del rubinetto, poichè meno costosi (praticamente 0 euro) e senza sostanze "chimiche" come la glicerina. Il problema è che mi sono accorta di non sentire più lo stimolo ad andare in bagno perchè lo "anticipo", dato che non sopporto di essere "piena", anche se molte volte questa pienezza non la sento neanche e faccio il clistere giusto per farlo e dire "almeno sono andata". Ho deciso di non poter andare avanti così. Mi vergogno molto a parlare di queste problematiche con i miei famigliari e con il mio medico, così, da sola, ho iniziato ad assumere Onligol (macrogol 4000, 20g/die) da una settimana a questa parte, ma non riesco ad aspettare che faccia effetto, non aspetto lo stimolo e pocedo sempre prima con il clistere (che i fa evacquare, con Macrogol, feci acquose o molto molli). Preciso dicendo che, dopo il periodo di "anoressia", l'uso di lassativi "forti" (guttalax, grani di fiuggi, dulcolax) è stato molto limitato, praticamente solo nelle situazioni estreme o lontano da casa. Ho una dieta varia (mangio frutta verdura, legumi, pasta, carni bianche), bevo 3 litri di acqua al giorno, non faccio particolari sport ma cammino molto.
Dunque volevo chiedere: ho tanta paura che il mio intestino sia danneggiato per colpa dei clisteri e non tornerò mai più a sentire lo stimolo, la mia paura è quella di avere un prolasso rettale. Inoltre, la "cura" con il macrogol può funzionare? Come posso fare ad aspettare lo stimolo senza ricorrere al clistere? Ormai è diventata praticamente un'ossessione. Grazie
sono una ragazza di 22 anni in salute. Da piccola soffrivo di stitchezza solo in vacanza, mentre nella normalità evacuavo feci normali. Ciò è accaduto fino ai 17 anni, quando ho sofferto per un anno di anoressia (non ho mai vomitato in modo indotto, nè mai sono stata ricoverata, ho avuto solo un periodo in cui ho mangiato molto poco e raggiunto i 59 kg per 1.80 e assenza di ciclo per 6 mesi, dopo ne sono uscita praticamente da sola raggiungendo il mio peso attuale di 65 kg stabile ormai da anni). Durante quel periodo avevo iniziato ad andare in bagno di meno e ricordo che usavo quasi ogni sera (non ricordo per quanto tempo, ma "di seguito" massimo un mese) una tisana lassativa alla senna che mi faceva defecare il giorno dopo (praticamente diarrea). Essendo tale pratica dannosa, ho smesso di utilizzarla e ho cominciato ad usare ed abusare di microclismi alla glicerina, prima uno ogni 3 giorni, poi negli anni sono arrivata a doverne introdurre due e aumentare la frequenza per defecare, smettendo di defecare in modo naturale, o comunque facendolo pochissime volte. Negli ultimi sei mesi la situazione è decisamente peggiorata, invece dei microclismi ho iniziato a farmi dei clisteri (120 ml) di acqua tiepida del rubinetto, poichè meno costosi (praticamente 0 euro) e senza sostanze "chimiche" come la glicerina. Il problema è che mi sono accorta di non sentire più lo stimolo ad andare in bagno perchè lo "anticipo", dato che non sopporto di essere "piena", anche se molte volte questa pienezza non la sento neanche e faccio il clistere giusto per farlo e dire "almeno sono andata". Ho deciso di non poter andare avanti così. Mi vergogno molto a parlare di queste problematiche con i miei famigliari e con il mio medico, così, da sola, ho iniziato ad assumere Onligol (macrogol 4000, 20g/die) da una settimana a questa parte, ma non riesco ad aspettare che faccia effetto, non aspetto lo stimolo e pocedo sempre prima con il clistere (che i fa evacquare, con Macrogol, feci acquose o molto molli). Preciso dicendo che, dopo il periodo di "anoressia", l'uso di lassativi "forti" (guttalax, grani di fiuggi, dulcolax) è stato molto limitato, praticamente solo nelle situazioni estreme o lontano da casa. Ho una dieta varia (mangio frutta verdura, legumi, pasta, carni bianche), bevo 3 litri di acqua al giorno, non faccio particolari sport ma cammino molto.
Dunque volevo chiedere: ho tanta paura che il mio intestino sia danneggiato per colpa dei clisteri e non tornerò mai più a sentire lo stimolo, la mia paura è quella di avere un prolasso rettale. Inoltre, la "cura" con il macrogol può funzionare? Come posso fare ad aspettare lo stimolo senza ricorrere al clistere? Ormai è diventata praticamente un'ossessione. Grazie
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La stipsi puo' essere un problema complesso da gestire. Si affidi a uno specialista con esperienza nel campo. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 11/03/2019.
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