Fistola perianale

Buongiorno.
Ho effettuato una risonanza magnetica perianale per un ascesso nella parte bassa al gluteo sinistro, interno, quasi impercettibile se non per una sensazione di "tumefazione" sottopelle. L'ascesso ha avuto un drenaggio spontaneo pertanto al momento non è stato inciso e continua a drenare.
Dalla RM:
L'esame RM dimostra la presenza di un tramite fistoloso localizzato in corrispondenza della porzione distale del canale anale.
Il tramite origina ad ore 12, a circa 7-8 mm di distanza dal margine anale esterno, misura circa 6 mm di calibro e si estende verso sinistra attraversando la fionda sfinteriale esterna e giungendo in corrispondenza della regione ischio-rettale omolaterale.
In tale sede la fistola continua con una raccolta a contenuto fluido-corpuscolato, di verosimile significato flogistico-ascessuale, che misura circa 24x15 mm di diametro trasverso massimo e si estende caudalmente per circa 10 mm fino a giungere in prossimità dei piani cutanei della regione interna del gluteo sinistro.
La raccolta mostra inoltre lieve estensione anche verso l'alto, lungo il profilo del muscolo sfintere esterno sinistro. All'interno della raccolta si riconoscono alcune aree ipointense nelle sequenze T2 e T1 pesate, pertanto verosimilmente gassose.
Si associa la presenza di diffusi fenomeni edemigeni reattivi in corrispondenza dei tessuti molli limitrofi all'alterazione descritta, i quali giungono ad interessare in maniera estesa i piani adiposi del gluteo di sinistra sul versante posteriore e le radici del corpi cavernosi e del corpo spongioso dell'uretra sul versante anteriore.
Sfumati fenomeni reattivi si estendono anteriormente fino a giungere in prossimità del canale inguinale di sinistra.

tale fistola può essere definita semplice da operare.
Il medico che ha effettuato la risonanza mi ha riassicurato affermando che la fistola terminava al di sotto dello sfintere e pertanto non lo coinvolgeva in alcun modo e che pertanto non potevano esserci problemi di incontinenza post intervento.
Il chirurgo ha deciso di effettuare l'applicazione del setone in anestesia spinale.

1) Tale fistola può essere definita semplice da operare?
2)L'intervento non dovrebbe essere effettuato in anestesia locale, essendo semplice?
3) Il setone è consigliato in questi casi?

Grazie infinite
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Dalla descrizione non sembrerebbe tanto semplice: attraversa la fionda sfinterica, ascesso Ischio rettale estensione verso il basso e perirettale.
Al momento,per la presenza dell'ascesso, è condivisibile ill programma di posizionamento di un setone drenante in attesa di un eventuale secondo intervento sulla fistola che residuerà.
Prego

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la cortese risposta.
Secondo lei il setone avrà una funzione unicamente drenante e/o anche tagliente?
Ho timore che il setone possa "sezionare" lo sfintere e creare eventuali problemi di incontinenza.
Da come mi ha scritto, Lei ritiene che l'intervento sarà fatto in due tempi, quindi doppio intervento?

Consiglierebbe in un caso analogo l'utilizzo della tecnica VAAFT o ritiene più opportuna altra tecnica?

La ringrazio per il suo tempo.
[#3]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Che dirle?
Questo lo deve chiedere al suo curante, dipende dal tipo di setone e da come viene applicato.

Dopo il drenaggio dell'ascesso e sua trasformazione in tragitto fistoloso si provvederà al trattamento della fistola

Al momento nessuna indicazione alla VAAFT.
Prego.
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dott.re la ringrazio nuovamente per la risposta e mi scuso se le mie domande le saranno sembrate magari un po' banali.. Purtroppo il medico lo vedrò fra una 15cina di giorni ma naturalmente alla prossima visita lo bombarderò con le domande al fine di chiarire i miei dubbi e perplessità.
Credo di aver capito dalle sue parole che la tecnica da applicare per rimuovere l'eventuale tramite fistoloso residuo si dovrà valutare solo in seguito all'evoluzione post drenaggio dell'ascesso.

Saluti e grazie.
[#5]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Ha ben compreso!
Cordiali saluti
Prego
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore.
Volevo aggiornarla.
Ho effettuato l'intervento. Mi è stato inserito, come lei aveva giustamente previsto, un setone drenante (credo un filo non elastico). Mi è stato detto di tirarlo su e giù per far drenare il materiale sieroso.
Volevo farle 2 domande, se è possibile:
a) se non muovo il setone su e giù l'ascesso guarisce comunque anche se magari in più tempo? Mi fa male, non riesco a muoverlo.
b) quando l'ascesso sarà drenato mi è stato detto che sarà rimosso questo setone e sarà inserito uno tagliente, (legando il setone tagliente al setone drenante e tirandolo lungo la fistola) lei condivide?
La ringrazio per il suo tempo.
Cordiali saluti
[#7]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
La funzione del setone drenante è quella di permattere la trasformazione dell' ascesso(cavità)in fistola(aspetto tubuliforme).

Con delicatezza e senza fretta.

Si! La procedura è corretta.
Prego.
[#8]
Utente
Utente
La ringrazio dottore!
Cordiali saluti